di Redazione, 02-01-2025 ore 17:45 |
L’inizio del 2025 sembra voler lasciare il segno con una fase meteorologica all’insegna del freddo e della neve. Dopo l’Epifania, l’Italia si prepara a fare i conti con un’ondata di gelo artico che investirà l’intero Paese, da Nord a Sud, portando nevicate diffuse anche a quote molto basse. Ecco il dettaglio di cosa ci aspetta nei prossimi giorni. Il freddo artico e la bassa pressione al Nord-Ovest Già nelle giornate immediatamente successive al 6 gennaio, una massa d’aria gelida di origine artica comincerà a scendere dalle alte latitudini, puntando verso l’Europa occidentale e successivamente il Mediterraneo centrale. Questo afflusso freddo sarà accompagnato dalla formazione di una bassa pressione che si collocherà inizialmente tra la Francia e il Nord-Ovest dell’Italia. Il risultato? Le prime nevicate si manifesteranno soprattutto nelle regioni nord-occidentali, con accumuli significativi già a partire dai 200-300 metri di quota, e localmente anche in pianura, specialmente su Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia occidentale. Torino, Alessandria e forse persino Milano potrebbero svegliarsi sotto un candido manto bianco tra il 7 e l’8 gennaio. L’impostazione a blocco e il coinvolgimento del Centro-Sud Tuttavia, il vero cuore di questa irruzione fredda si farà sentire nella seconda settimana di gennaio. Tra il 9 e il 15/16 gennaio, infatti, la situazione meteorologica sull’Europa cambierà ulteriormente con l’instaurarsi di un cosiddetto “blocco”. Questo termine indica una configurazione atmosferica in cui l’alta pressione si posiziona stabilmente su alcune aree, costringendo le masse d’aria fredda a concentrarsi in altre zone. Nel nostro caso, l’alta pressione si collocherà tra l’Atlantico e l’Europa centro-settentrionale, favorendo la discesa di correnti gelide verso il Mediterraneo. Questo pattern atmosferico farà sì che il freddo si propaghi rapidamente anche alle regioni del Centro-Sud, accompagnato da nuove nevicate. Le regioni appenniniche saranno le prime a essere colpite, con nevicate a quote via via più basse: in Toscana, Umbria e Marche, la neve potrebbe scendere fin verso i 200-300 metri di altitudine, mentre nel Lazio e in Abruzzo non si escludono fiocchi anche nelle vallate più interne. Leggi anche: TEMPERATURE ESTREME in ARRIVO Neve a bassa quota anche al Sud Entro la metà di gennaio, il freddo artico raggiungerà anche il Sud Italia, dove sono attese nevicate che potrebbero interessare località solitamente poco abituate a questo fenomeno. Calabria e Basilicata, in particolare, potrebbero vedere la neve scendere fin sotto i 500 metri, mentre in Puglia e Campania si registreranno piogge miste a neve persino nelle zone costiere. Le temperature subiranno un deciso crollo, con minime che potrebbero toccare i -5°C nelle zone interne del Centro-Sud e valori prossimi agli zero gradi anche lungo le coste. Un gennaio da ricordare? L’ipotesi di una lunga fase fredda e nevosa non è affatto rara in questo periodo dell’anno, ma la possibile estensione del fenomeno su gran parte del Paese e a quote così basse lo renderebbe un evento di rilievo. I modelli meteorologici, infatti, confermano una configurazione favorevole a ulteriori irruzioni di aria fredda anche nella seconda metà del mese, mantenendo alta la probabilità di nevicate fino a quote pianeggianti. In definitiva, l’Italia si prepara ad affrontare una settimana all’insegna del gelo e della neve. La magia del paesaggio imbiancato sarà senza dubbio affascinante, ma occorrerà prestare attenzione a eventuali disagi legati al traffico e ai servizi essenziali. Prepariamoci, dunque, a un gennaio che potrebbe regalarci scenari da cartolina, ma anche qualche difficoltà. La raccomandazione è di restare aggiornati attraverso i bollettini meteorologici ufficiali e di adottare tutte le precauzioni necessarie per affrontare al meglio questo periodo di freddo intenso.