Meteo: Doppio attacco artico in arrivo. Neve al Nord, poi al Centro-Sud e in Puglia. Freddo polare alle porte


di  Redazione, 02-01-2025 ore 12:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il 2025 inizia all’insegna del gelo: l’Italia si prepara ad affrontare un doppio attacco artico che porterà neve e freddo intenso su gran parte della Penisola. Le condizioni meteo saranno caratterizzate da un primo impulso artico al Nord, con possibilità di nevicate anche a bassa quota subito dopo l’Epifania, seguito da un secondo fronte che colpirà il Centro-Sud e la Puglia con ulteriori precipitazioni nevose. Ecco il dettaglio di ciò che ci aspetta.

Primo attacco artico: neve al Nord

A partire dai giorni immediatamente successivi all’Epifania, le regioni settentrionali saranno le prime a subire l’impatto della massa d’aria gelida proveniente dall’Artico. Un flusso di correnti polari si insinuerà sul Mediterraneo centrale, alimentando una configurazione barica favorevole alla formazione di precipitazioni, con temperature in deciso calo.

La neve farà la sua comparsa inizialmente sulle Alpi e sulle Prealpi, ma le condizioni saranno favorevoli per accumuli anche a quote più basse, localmente fino in pianura, specie tra Piemonte, Lombardia e Emilia occidentale. Anche città come Milano, Torino e Bologna potrebbero vedere fiocchi di neve cadere, seppur con accumuli limitati in alcune aree urbane. Questo scenario sarà accompagnato da venti gelidi di Bora e Tramontana, che contribuiranno ad abbassare ulteriormente le temperature percepite.

Gli effetti del primo attacco artico non si limiteranno solo al Nord. Anche parte del Centro, specialmente l’Appennino settentrionale, potrebbe assistere a fenomeni nevosi a quote collinari.

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Secondo attacco artico: neve al Centro-Sud e in Puglia

Dopo il passaggio del primo impulso gelido, la configurazione barica evolverà ulteriormente, predisponendo l’arrivo di un secondo fronte artico che colpirà le regioni centro-meridionali e la Puglia. Questo secondo attacco, previsto tra il 7 e il 10 gennaio, sarà caratterizzato da un ulteriore abbassamento delle temperature e da precipitazioni diffuse.

Le correnti fredde provenienti dai Balcani e dall’Europa orientale si scontreranno con l’aria più mite presente sul Mediterraneo, generando un’instabilità marcata. La neve sarà protagonista su molte regioni del Centro, con accumuli significativi lungo l’Appennino, dai settori toscani fino al Lazio e all’Abruzzo, dove le precipitazioni potrebbero spingersi fino a quote collinari o, in caso di intensità maggiore, localmente fino alle pianure interne.

Particolare attenzione va data al Sud e alla Puglia. Qui, l’azione combinata di venti freddi e umidi da est potrebbe portare nevicate anche in zone insolite. La neve potrebbe cadere sulle Murge, sul Gargano e perfino a bassa quota lungo la fascia adriatica, con città come Bari e Lecce che potrebbero risvegliarsi imbiancate. Le temperature polari faranno il resto, mantenendo un clima rigido anche nelle ore centrali del giorno.

Freddo polare: temperature ai minimi

Oltre alla neve, il freddo polare sarà il vero protagonista di questo doppio attacco artico. I valori termici scenderanno ben al di sotto delle medie stagionali su tutto il Paese. Al Nord si prevedono minime intorno ai -5/-7°C nelle pianure interne, con gelate estese. Al Centro-Sud, invece, le temperature potrebbero sfiorare gli 0°C anche lungo le coste, con picchi negativi nelle zone interne.

L’effetto wind chill (freddo percepito) amplificherà la sensazione di gelo, con venti sostenuti che soffieranno da nord-est, rendendo le condizioni ancora più rigide. Le coste adriatiche e quelle del basso Tirreno saranno particolarmente esposte a venti forti, che potrebbero causare mareggiate e disagi.

Conclusioni: prepararsi al gelo

La combinazione di due impulsi artici così ravvicinati rende questa ondata di maltempo particolarmente significativa. Si raccomanda la massima prudenza, soprattutto alla guida, per possibili disagi causati dalla neve e dal ghiaccio sulle strade. È consigliabile prestare attenzione agli aggiornamenti meteo locali, in quanto le previsioni potrebbero subire variazioni in base alla traiettoria delle correnti artiche.

Questo doppio attacco artico è un chiaro segnale dell’intensità dell’inverno in corso. Con un’Italia che si appresta a vivere giorni di neve e gelo, lo scenario è destinato a rimanere interessante anche nelle settimane successive, con possibili ulteriori incursioni fredde. La parola d’ordine è dunque prepararsi: il 2025 ci mette subito alla prova con un inverno che non passa inosservato.




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