Meteo: gelo e neve, gennaio 2025 ci farà tornare al passato. Neve dalle steppe siberiane


di  Redazione, 02-01-2025 ore 09:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il gennaio 2025 si preannuncia come un mese da ricordare, segnando un ritorno a quei gelidi inverni del passato che molti avevano quasi dimenticato. Gli esperti meteorologi concordano nel sottolineare che quest’anno potrebbe rappresentare un’anomalia rispetto alle tendenze più recenti, caratterizzate da inverni miti e spesso privi di significativi episodi di neve su gran parte del territorio italiano.

Le proiezioni dei modelli numerici più avanzati parlano chiaro: un blocco di aria gelida proveniente dalle steppe russe e siberiane potrebbe invadere l’Europa centrale e il bacino del Mediterraneo, portando con sé un’ondata di freddo intenso e abbondanti nevicate. Questo scenario richiama i vecchi inverni degli anni ’50 e ’60, quando la neve era un elemento comune in città come Milano, Roma e perfino Napoli.

Un gennaio come quelli di una volta

La configurazione atmosferica attesa per gennaio 2025 è particolarmente interessante. La presenza di un robusto anticiclone sul Nord Europa potrebbe favorire la discesa di masse d’aria gelida verso sud-ovest, coinvolgendo pienamente l’Italia. Questo fenomeno, noto come “blocco scandinavo”, è spesso associato a eventi di gelo e neve di portata eccezionale nel nostro Paese.

Secondo i meteorologi, le temperature potrebbero scendere di diversi gradi sotto la media stagionale, soprattutto al Nord e nelle aree interne del Centro-Sud. Le nevicate, inizialmente limitate alle Alpi e agli Appennini, potrebbero estendersi rapidamente fino alle pianure e, in alcune circostanze, raggiungere le coste.

L’impatto del freddo siberiano

L’aria gelida delle steppe siberiane, tra le più fredde e secche del pianeta, diventa particolarmente insidiosa quando si scontra con le masse d’aria più umide del Mediterraneo. Questo contrasto termico genera ciclogenesi esplosive, con la formazione di intense depressioni che alimentano precipitazioni nevose su vasta scala.

Il rischio è che città come Bologna, Firenze e perfino Roma possano trovarsi imbiancate, come accadde in storiche ondate di freddo del passato. Non si escludono, inoltre, nevicate sulle coste dell’Adriatico e del Tirreno, fenomeno ormai raro ma non impossibile in condizioni così estreme.

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Un ritorno al passato che divide

Mentre molti vedono in questo possibile gennaio nevoso un affascinante ritorno ai vecchi inverni, altri temono i disagi che il gelo e la neve possono comportare. Traffico paralizzato, difficoltà nei trasporti ferroviari e aerei, e problemi nella distribuzione energetica sono solo alcune delle possibili conseguenze di un’ondata di freddo intenso e persistente.

D’altra parte, per gli appassionati di montagna e sport invernali, il gennaio 2025 potrebbe essere un mese d’oro. Le località sciistiche, dopo alcune stagioni difficili a causa della scarsità di neve naturale, si preparano a un potenziale afflusso record di turisti, attratti dalle abbondanti nevicate previste.

Cosa aspettarci nelle prossime settimane?

Sebbene le proiezioni attuali siano chiare nell’indicare un trend di freddo e neve, è importante ricordare che la meteorologia è una scienza probabilistica. La precisione dei modelli numerici migliora con l’avvicinarsi dell’evento, quindi ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni saranno fondamentali per definire meglio l’entità e la durata dell’ondata di gelo.

Quello che sembra certo, però, è che gennaio 2025 sarà un mese che farà parlare di sé. Dopo anni di inverni anonimi, con temperature spesso superiori alla media e nevicate ridotte al minimo, il ritorno di gelo e neve su gran parte d’Italia rappresenta un evento raro e, per molti, emozionante.

Gli esperti consigliano di prepararsi a ogni eventualità, soprattutto nelle regioni più esposte al rischio di nevicate. È importante dotarsi di pneumatici invernali, avere a disposizione riserve di cibo e acqua in caso di emergenza e seguire costantemente gli aggiornamenti meteo per restare informati sulle evoluzioni.

Insomma, gennaio 2025 potrebbe davvero farci riscoprire il fascino (e i disagi) di un inverno vero, riportandoci a quel passato in cui la neve era una presenza comune e attesa con trepidazione.




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