Meteo: Ondata di Gelo Siberiano in Arrivo. Neve in Pianura e Temperature da Record, Italia nel Congelatore


di  Redazione, 01-01-2025 ore 12:15      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno si prepara a colpire con tutta la sua forza. Dopo un inizio di gennaio relativamente movimentato, le proiezioni meteo per il periodo tra il 9 e il 15/16 gennaio delineano uno scenario che potrebbe riportare l’Italia sotto un’ondata di gelo di stampo siberiano. Le dinamiche atmosferiche a livello emisferico sembrano infatti predisporre un importante blocco anticiclonico sull’Atlantico settentrionale, destinato a deviare i flussi di aria fredda dalla Russia direttamente verso il nostro Paese.

Il blocco atlantico e il richiamo dell’aria siberiana

A rendere possibile questa configurazione sarà l’espansione di un robusto anticiclone sull’Atlantico, che fungerà da “muro” per le correnti miti occidentali. Questo blocco anticiclonico, in combinazione con una depressione attiva sull’Europa orientale, favorirà un continuo richiamo di aria gelida dal cuore della Siberia verso l’Europa centro-meridionale.

Nelle prime fasi, tra il 9 e l’11 gennaio, l’aria fredda che raggiungerà l’Italia sarà di origine artica-marittima, con temperature in netto calo e prime nevicate a quote collinari. Tuttavia, con il passare dei giorni, il richiamo di aria sempre più gelida dalla Russia intensificherà il freddo, trasformandolo in un’ondata di gelo di stampo siberiano. Questo porterà a un ulteriore abbassamento delle temperature e, con ogni probabilità, a nevicate diffuse anche in pianura.

Le regioni più colpite: focus sulle Adriatiche

Secondo le ultime previsioni, le regioni più esposte a questa ondata di gelo saranno quelle del versante adriatico. L’effetto dello “stau” indotto dai venti gelidi di Bora e Grecale potrebbe generare nevicate significative lungo la costa e nell’entroterra.

Le Marche, l’Abruzzo e il Molise saranno le aree maggiormente coinvolte, con nevicate che potrebbero interessare non solo le zone collinari, ma anche le pianure costiere. La Puglia settentrionale, in particolare il Gargano e il Subappennino Dauno, potrebbe vedere fiocchi fino al livello del mare. Anche la Basilicata e la Calabria settentrionale non saranno immuni a questo peggioramento, con accumuli di neve a partire dai 300-400 metri e possibili sconfinamenti nelle zone pianeggianti.

Al Centro-Nord, l’Emilia Romagna e il Veneto orientale potrebbero essere interessati da nevicate a bassa quota, mentre in Toscana, Umbria e Lazio il freddo si farà sentire soprattutto con gelate diffuse, ma con fenomeni nevosi più localizzati. Al Sud, la neve potrebbe fare la sua comparsa anche sulle coste della Puglia meridionale e del Tarantino, mentre le zone interne della Campania e della Basilicata vedranno accumuli più consistenti.

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Temperature da record: Italia nel congelatore

L’arrivo dell’aria siberiana determinerà un drastico calo delle temperature su tutta la Penisola. Valori minimi ampiamente sottozero saranno registrati non solo nelle aree montane e collinari, ma anche in pianura. Al Nord, la Pianura Padana orientale potrebbe toccare punte di -8/-10°C nelle ore notturne, mentre nelle vallate interne dell’Appennino centrale e meridionale i termometri scenderanno fino a -12/-14°C.

Anche al Sud e sulle coste le temperature saranno eccezionalmente rigide, con minime prossime allo zero o poco sotto in molte località costiere. L’effetto del vento di Grecale e Bora renderà il freddo ancora più intenso, con una percezione termica molto inferiore ai valori reali.

Nevicate diffuse: ipotesi sempre più concreta

Se le attuali previsioni trovassero conferma, l’Italia potrebbe essere investita da un evento nevoso di ampia portata, con accumuli significativi anche in pianura. Le regioni adriatiche sono, al momento, le principali candidate per fenomeni nevosi diffusi, ma non si esclude un interessamento più ampio, che potrebbe coinvolgere anche altre aree del Centro-Sud e parte del Nord.

Le nevicate potrebbero estendersi fino alle coste, trasformando molte città italiane in paesaggi innevati. Tra le città più a rischio neve troviamo Pescara, Ancona, Bari e Termoli, ma anche città dell’entroterra come L’Aquila, Campobasso e Potenza potrebbero vedere accumuli importanti.

Possibili disagi e raccomandazioni

Un’ondata di gelo e neve di questa portata potrebbe causare disagi significativi alla circolazione, sia stradale che ferroviaria. Le gelate diffuse e le nevicate, anche in pianura, richiederanno particolare attenzione da parte degli automobilisti, soprattutto nelle regioni montane e collinari. Si raccomanda di dotarsi di gomme invernali o catene e di evitare spostamenti non necessari durante i giorni più critici.

Inoltre, il freddo intenso potrebbe mettere a dura prova le reti idriche, con il rischio di tubature congelate, e causare problemi di approvvigionamento energetico, soprattutto nelle aree più isolate.

Conclusioni

L’ondata di gelo siberiano attesa tra il 9 e il 15/16 gennaio potrebbe rappresentare uno degli eventi invernali più significativi degli ultimi anni per l’Italia. Se confermata, porterà gelo e neve su gran parte della Penisola, trasformando il nostro Paese in un paesaggio tipicamente invernale. Restate aggiornati per ulteriori dettagli, poiché le previsioni potrebbero ulteriormente affinarsi nei prossimi giorni.




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