di Redazione, 31-12-2024 ore 06:07 |
Il mese di gennaio 2025 si preannuncia particolarmente dinamico dal punto di vista meteorologico per l’Italia, con una sequenza di eventi distinti che porteranno a significativi sbalzi termici e condizioni atmosferiche variegate. Gli esperti delineano tre fasi principali: un primo afflusso di aria fredda nel weekend del 3-4 gennaio, seguito da una breve parentesi anticiclonica in concomitanza con l’Epifania, e infine l’arrivo di un’ondata di gelo siberiano nella seconda settimana del mese. Prima Fase: Freddo e Neve nel Primo Weekend di Gennaio A partire da venerdì 3 gennaio, una lieve saccatura di origine artica interesserà l’Italia, causando un peggioramento delle condizioni meteorologiche, soprattutto sulle regioni del medio e basso Adriatico. Questo afflusso di aria fredda porterà a un calo delle temperature e a precipitazioni diffuse, con possibili temporali lungo le coste adriatiche. Le nevicate sono attese a quote relativamente basse: intorno ai 400-500 metri sull’Appennino centrale e sui 600 metri su quello meridionale. Località come Pescara, Ancona e Bari potrebbero assistere a fenomeni nevosi nelle aree collinari circostanti. Questa fase sarà caratterizzata da un clima tipicamente invernale, con venti freddi provenienti da nord-est che accentueranno la sensazione di freddo, soprattutto lungo le coste adriatiche. Le temperature massime difficilmente supereranno i 6-8°C nelle regioni centrali adriatiche, mentre le minime potranno scendere vicino allo zero, favorendo la formazione di gelate nelle zone interne. Seconda Fase: Anticiclone e Rialzo Termico per l’Epifania In coincidenza con l’Epifania, il 6 gennaio, si prevede un temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche grazie all’espansione di un campo di alta pressione sull’Italia. Questo anticiclone porterà stabilità atmosferica e un rialzo delle temperature, soprattutto nelle ore diurne. Le giornate saranno prevalentemente soleggiate, con temperature massime che potranno raggiungere i 12-14°C al Centro-Sud e valori leggermente inferiori al Nord. Tuttavia, nelle ore notturne e al primo mattino, le inversioni termiche favoriranno la formazione di nebbie nelle pianure del Nord e nelle valli interne del Centro, con possibili riduzioni della visibilità. Le temperature minime rimarranno basse, con gelate notturne nelle aree interne, ma complessivamente il clima sarà più mite rispetto ai giorni precedenti. Leggi anche: aria siberiana diretta sull'ITALIA, ecco quando Terza Fase: Gelo Siberiano e Neve a Bassa Quota nella Seconda Settimana di Gennaio Dopo la breve parentesi anticiclonica, le proiezioni meteorologiche indicano l’arrivo di un’ondata di gelo di origine siberiana che interesserà gran parte dell’Europa e, successivamente, l’Italia. Un blocco atlantico favorirà la discesa di masse d’aria estremamente fredde dall’Artico verso il continente europeo, con effetti significativi anche sul nostro Paese. A partire dal 7-8 gennaio, le temperature subiranno un drastico calo, con valori ben al di sotto delle medie stagionali. Le regioni settentrionali saranno le prime a essere colpite dal freddo intenso, con minime che potranno scendere fino a -5°C o inferiori in pianura, e massime che difficilmente supereranno lo zero. Le nevicate potranno interessare le pianure del Nord, con accumuli significativi in città come Milano, Torino e Bologna. Successivamente, l’aria gelida si sposterà verso il Centro-Sud, portando neve a bassa quota lungo il versante adriatico e, in un primo momento, anche su quello tirrenico. Città come Firenze, Roma e Napoli potrebbero assistere a episodi nevosi, soprattutto nelle zone periferiche e collinari. Le temperature rimarranno rigide, con massime che difficilmente supereranno i 5°C al Centro e i 7-8°C al Sud. Sbalzi Termici ed Estremi Climatici Questa successione di eventi meteorologici comporterà notevoli sbalzi termici sull’Italia. Il passaggio da una fase fredda a una più mite, seguito da un’ondata di gelo intenso, metterà a dura prova l’adattabilità del territorio e della popolazione. Gli sbalzi termici possono avere effetti sulla salute, aumentando il rischio di malattie da raffreddamento, e sull’agricoltura, con possibili danni alle colture a causa delle gelate improvvise. Conclusioni Il mese di gennaio 2025 si prospetta estremamente variabile e caratterizzato da eventi meteorologici significativi. La successione di fasi fredde, periodi miti e ondate di gelo richiede una particolare attenzione da parte della popolazione e delle autorità, al fine di mitigare gli eventuali disagi e garantire la sicurezza di tutti.