Meteo: Vortice Polare in frantumi. Split improvviso, gelo estremo e neve in arrivo su Europa e Italia


di  Redazione, 31-12-2024 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Gli ultimi aggiornamenti meteorologici portano con sé scenari di grande interesse per il mese di gennaio 2025. I modelli numerici stanno iniziando a delineare la possibilità di uno split del Vortice Polare, un fenomeno raro e potenzialmente devastante che potrebbe aprire le porte a un’ondata di gelo estremo e neve su gran parte dell’Europa e dell’Italia.

Cos’è il Vortice Polare e cosa significa uno split?

Il Vortice Polare è una vasta area di bassa pressione e aria molto fredda situata sopra il Polo Nord, confinata da un potente flusso di venti chiamato jet stream polare. In condizioni normali, questo sistema rimane compatto e mantiene l’aria gelida circoscritta alle regioni artiche.

Uno split del Vortice Polare si verifica quando il vortice si indebolisce a causa di un forte riscaldamento della stratosfera polare, noto come riscaldamento stratosferico improvviso (SSW, Sudden Stratospheric Warming). Questo fenomeno può causare la divisione del vortice in due o più “lobi”, che si spostano verso le medie latitudini.

In altre parole, lo split rompe l’equilibrio del Vortice Polare, permettendo all’aria gelida di fuoriuscire dal suo confine naturale e di invadere aree come l’Europa, l’Asia e il Nord America.

Possibile split del Vortice Polare a gennaio 2025

Secondo le ultime proiezioni, uno split del Vortice Polare potrebbe verificarsi proprio all’inizio della seconda decade di gennaio 2025, innescando un cambiamento radicale nelle condizioni atmosferiche. Gli indici teleconnettivi, come l’AO (Oscillazione Artica) e la NAO (Oscillazione Nord Atlantica), stanno mostrando segnali di debolezza, aumentando la probabilità di un evento di questo tipo.

Il risultato di uno split sarebbe l’espansione di una massa d’aria gelida di origine artica o siberiana verso le medie latitudini. In questo contesto, l’Europa e, in particolare, l’Italia potrebbero essere tra le aree maggiormente colpite da un’ondata di freddo intenso e nevicate diffuse.

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Le conseguenze di uno split del Vortice Polare

Se lo scenario di uno split dovesse concretizzarsi, le conseguenze meteorologiche sarebbero significative:
    1.    Crollo termico
Le temperature potrebbero scendere ben al di sotto delle medie stagionali, con valori estremamente bassi in molte aree d’Europa e d’Italia. Si parla di minime sotto lo zero anche in pianura e gelate diffuse, con punte di freddo intenso nelle zone interne e montuose.
    2.    Nevicate diffuse
L’arrivo di aria fredda, combinato con la formazione di sistemi depressionari sul Mediterraneo, potrebbe portare nevicate a quote molto basse, se non in pianura. Le regioni adriatiche, le aree interne del Centro-Sud e parte del Nord Italia sarebbero le più esposte.
    3.    Persistenza del freddo
Gli effetti di uno split del Vortice Polare tendono a durare settimane. Gennaio potrebbe quindi trasformarsi in un mese caratterizzato da un inverno crudo e prolungato, con difficoltà nei trasporti, disagi energetici e impatti sull’agricoltura.
    4.    Eventi estremi
Oltre al gelo e alla neve, potrebbero verificarsi episodi di venti forti, mareggiate lungo le coste e fenomeni meteorologici intensi, tipici di un’atmosfera particolarmente dinamica.

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L’Italia sotto la lente: cosa aspettarsi

Nel caso in cui lo split del Vortice Polare coinvolga direttamente il nostro Paese, ecco cosa potrebbe accadere:
    •    Nord Italia: Possibili nevicate anche in pianura, specialmente nelle regioni di nord-est e nella Pianura Padana. Le Alpi vedrebbero accumuli importanti di neve fresca.
    •    Centro Italia: Neve a quote molto basse sui versanti adriatici e appenninici. Le aree interne di Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo potrebbero vivere giorni di gelo intenso.
    •    Sud Italia: Il Sud sarebbe colpito da nevicate significative soprattutto nelle zone interne e sui rilievi, ma non si esclude la neve anche lungo le coste adriatiche e ioniche. La Puglia, il Molise e la Basilicata sarebbero particolarmente a rischio.
    •    Isole maggiori: Sardegna e Sicilia potrebbero vedere episodi di neve nelle zone montuose e temperature insolitamente basse.

Quando potrebbe verificarsi lo scenario più freddo?

Secondo le attuali proiezioni, il periodo più a rischio per un’ondata di gelo causata dallo split del Vortice Polare si collocherebbe tra il 10 e il 20 gennaio 2025, con un possibile picco di freddo intorno alla metà del mese.

Monitoraggio costante per conferme definitive

Va sottolineato che, nonostante i segnali attuali siano chiari, le dinamiche atmosferiche sono estremamente complesse e soggette a variazioni. La precisione delle previsioni migliorerà man mano che ci avviciniamo all’evento, grazie a nuovi dati dai modelli numerici e agli aggiornamenti degli indici teleconnettivi.

Conclusioni

Uno split del Vortice Polare è un fenomeno raro, ma con effetti di grande impatto sull’inverno europeo e italiano. Se dovesse concretizzarsi, gennaio 2025 potrebbe essere ricordato come uno dei mesi più freddi e nevosi degli ultimi anni, con condizioni meteorologiche estreme e anomalie termiche marcate.

L’Italia potrebbe trovarsi nel pieno di un inverno crudo, con gelo intenso, nevicate diffuse e disagi significativi. Gli appassionati di meteorologia e non solo sono già in attesa di conferme definitive, pronte a vivere uno spettacolo invernale che potrebbe scrivere una pagina importante nella storia climatica recente.




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