Meteo: svolta decisiva, gelo tremendo verso l’Italia. Anche il Centro-Sud e la Puglia a rischio bufere di neve


di  Redazione, 31-12-2024 ore 07:15      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inizio del 2025 si prepara a offrire uno scenario meteorologico estremamente interessante e potenzialmente significativo per l’Italia. I modelli numerici continuano a oscillare tra configurazioni che suggeriscono un’atmosfera più stabile e anticiclonica e altre che invece prospettano un drastico cambio di scenario, con il ritorno del freddo intenso e della neve. Al momento, l’ipotesi più probabile sembra essere quella di un’ondata di gelo importante, che potrebbe interessare l’Italia dopo l’Epifania, coinvolgendo dapprima l’Europa e poi espandendosi sul nostro Paese grazie al ruolo determinante dell’anticiclone delle Azzorre.

Una configurazione emisferica in evoluzione

Dopo un periodo di relativa stabilità atmosferica, il quadro meteo a livello emisferico sembra destinato a cambiare. L’anticiclone delle Azzorre, uno degli attori principali delle dinamiche meteorologiche invernali, potrebbe infatti entrare in gioco con una mossa decisiva: posizionandosi a blocco verso l’Atlantico settentrionale, favorirebbe la discesa di masse d’aria gelida dal Polo Nord verso l’Europa e successivamente sull’Italia.

Questa configurazione, nota come “blocco a omega”, è una delle più favorevoli per la formazione di ondate di freddo invernale. L’aria artica, una volta scesa sul continente europeo, troverebbe un percorso libero verso il Mediterraneo, portando con sé un drastico abbassamento delle temperature e condizioni favorevoli per nevicate a quote molto basse.

Quando potrebbe arrivare il gelo sull’Italia

Secondo le attuali proiezioni, l’arrivo del gelo sull’Italia potrebbe verificarsi a partire da pochi giorni dopo l’Epifania, quindi tra il 7 e l’8 gennaio, con un picco di freddo che potrebbe protrarsi fino alla metà del mese. Questo periodo sarebbe caratterizzato da un progressivo abbassamento delle temperature su tutto il territorio nazionale, con un impatto particolarmente marcato sul Centro-Sud, compresa la Puglia.

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Le regioni più a rischio: neve e gelo anche a bassa quota

Se questa configurazione si concretizzasse, l’Italia potrebbe trovarsi a fronteggiare un’ondata di freddo che non risparmierebbe nessuna regione, con effetti particolarmente intensi nelle zone del Centro-Sud.
    •    Centro Italia (Marche, Abruzzo, Molise): Le regioni del versante adriatico saranno tra le prime a risentire degli effetti del gelo. Qui, le condizioni atmosferiche potrebbero favorire nevicate diffuse fino a quote molto basse, con accumuli significativi nelle aree interne e collinari. Località come Pescara, Ancona e Campobasso potrebbero vedere neve anche lungo le coste, trasformando il paesaggio in un vero scenario invernale.
    •    Sud Italia (Puglia, Basilicata, Calabria): Anche il Sud sarà direttamente coinvolto dall’arrivo del freddo. La Puglia, in particolare, potrebbe trovarsi al centro dell’azione, con nevicate che potrebbero interessare le zone interne del Gargano e delle Murge, ma anche le pianure e le città costiere come Bari, Brindisi e Lecce. Le bufere di neve, accompagnate da venti gelidi, rappresentano un rischio concreto, specialmente nelle aree esposte.
    •    Nord Italia: Sebbene il freddo sarà meno intenso rispetto al Centro-Sud, anche il Nord Italia potrebbe sperimentare un abbassamento significativo delle temperature, con nevicate possibili lungo l’arco alpino e nelle zone più vicine all’Appennino settentrionale.

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Cosa aspettarsi dal punto di vista meteorologico

L’impatto di questa ondata di gelo potrebbe essere rilevante sotto diversi aspetti. Le temperature, soprattutto nelle ore notturne, potrebbero scendere ben al di sotto dello zero, con gelate diffuse che potrebbero interessare sia le aree urbane che quelle rurali. Le nevicate, pur non abbondanti, potrebbero essere sufficienti a creare disagi alla circolazione, soprattutto lungo le principali arterie stradali e autostradali.

I venti freddi, che accompagnano tipicamente le irruzioni artiche, aumenteranno la sensazione di freddo, rendendo il clima particolarmente rigido anche durante le ore diurne. Le condizioni meteo potrebbero inoltre favorire la formazione di bufere di neve, con visibilità ridotta e accumuli localizzati, specialmente nelle regioni adriatiche e nelle aree montuose del Centro-Sud.

L’incertezza dei modelli e la necessità di aggiornamenti

Nonostante le proiezioni attuali sembrino favorire uno scenario di gelo intenso, gli esperti meteo invitano alla cautela. I modelli numerici continuano a proporre scenari altalenanti, alternando configurazioni più fredde a situazioni di maggiore stabilità atmosferica. Tuttavia, l’ipotesi di un’irruzione artica resta la più accreditata, e sarà fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti per avere un quadro più chiaro e dettagliato.

La traiettoria dell’anticiclone delle Azzorre e la sua capacità di bloccare le correnti atlantiche saranno determinanti per stabilire l’entità e la distribuzione degli effetti del freddo sull’Italia. Se questa configurazione si realizzerà, potremmo trovarci di fronte a una delle più intense ondate di gelo degli ultimi anni.

Conclusioni

In sintesi, il meteo per il mese di gennaio 2025 potrebbe riservare una svolta decisiva, con il gelo tremendo che sembra destinato a raggiungere l’Italia subito dopo l’Epifania. Il Centro-Sud, e in particolare la Puglia, saranno le aree più esposte, con possibilità di neve a quote molto basse e bufere che potrebbero colpire anche le pianure.

Nonostante l’incertezza dei modelli numerici, gli indizi attuali lasciano pensare che il freddo e la neve potrebbero fare il loro ingresso in scena nei giorni successivi all’Epifania, trasformando il nostro Paese in un paesaggio tipicamente invernale. Rimane fondamentale attendere ulteriori aggiornamenti per avere conferme definitive e per prepararsi al meglio a questo possibile evento meteorologico.




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