di Redazione, 30-12-2024 ore 17:30 |
L’inizio del 2025 si sta preparando a regalare una sorpresa meteo che, sebbene inaspettata, potrebbe trasformarsi in un evento significativo per il Centro-Sud Italia. Un fenomeno atmosferico di particolare interesse, noto come “goccia artica”, sembra destinato a colpire il nostro Paese tra venerdì 3 e domenica 5 gennaio. Si tratta di una rapida irruzione di aria fredda proveniente dal nord Europa, che scenderà rapidamente verso il Mediterraneo, portando con sé un abbassamento delle temperature e, soprattutto, nevicate a bassa quota. Sebbene le previsioni siano ancora in fase di aggiornamento e con un’incertezza notevole, è già possibile delineare le zone più a rischio e il possibile impatto di questo fenomeno. Cos’è una goccia artica e perché è importante La “goccia artica” è un termine usato per descrivere un’irruzione di aria gelida che, a differenza delle tradizionali ondate di freddo, non proviene da un vasto anticiclone ma da un piccolo nucleo di aria fredda che si stacca da un’area più ampia, solitamente a nord dell’Europa, e si dirige verso il basso, verso il Mediterraneo. Questo fenomeno è particolarmente pericoloso per la sua rapidità e per la capacità di abbassare le temperature in tempi molto brevi. Le gocce artiche, infatti, possono portare a forti abbassamenti termici anche in pieno inverno, ma con una durata relativamente breve, spesso di solo un paio di giorni. Nel caso di questa imminente goccia artica, la sua traiettoria la porterà a interessare principalmente il Centro-Sud Italia, con particolare attenzione alle regioni adriatiche, dove le condizioni saranno favorevoli per l’arrivo della neve a quote anche basse. Si prevede che questo fenomeno possa manifestarsi tra il 3 e il 5 gennaio, con un rapido calo delle temperature che potrebbe portare con sé una serie di nevicate a bassa quota, un evento che potrebbe cogliere di sorpresa molti. Le zone maggiormente a rischio: le regioni adriatiche in prima linea L’area più coinvolta dall’arrivo della goccia artica sarà quella del Centro-Sud, in particolare le regioni adriatiche, che si troveranno sotto la direzione della massa d’aria fredda in arrivo. Le zone che potrebbero essere maggiormente colpite da questo fenomeno sono: Leggi anche: gennaio da gelo furioso, potrebbe riscriversi la storia Cosa aspettarsi da questa irruzione di freddo? L’impatto della goccia artica sarà evidente soprattutto dal punto di vista delle temperature. Dopo una fase di stabilità e di condizioni atmosferiche relativamente miti, il freddo si farà sentire con un abbassamento delle temperature che potrebbe superare i 10 gradi in meno rispetto ai valori medi stagionali. Le temperature minime potrebbero scendere anche sotto lo zero, soprattutto nelle aree interne e montuose, con rischio di gelate notturne che potrebbero rendere pericolosi gli spostamenti sulle strade.
• Abruzzo e Molise: Le regioni appenniniche e le aree interne di Abruzzo e Molise sono quelle che rischiano maggiormente di vedere nevicate anche a quote collinari, con accumuli che potrebbero risultare significativi nelle zone più alte. Anche le città costiere, come Pescara e Termoli, potrebbero sperimentare rovesci di neve, anche se in modo più sporadico e di breve durata.
• Marche: Le Marche saranno tra le prime regioni a subire l’impatto della goccia artica, con una rapida discesa delle temperature e la possibilità di nevicate su gran parte del territorio. Anche qui, la neve potrebbe arrivare fino alle pianure, ma i fenomeni più intensi si concentreranno nelle zone interne e sulle colline. Le città di Ancona e Ascoli Piceno potrebbero essere coinvolte in una leggera imbiancata, con temperature che scenderanno sotto lo zero durante la notte.
• Puglia: Sebbene le regioni meridionali siano solitamente meno coinvolte da nevicate invernali, questa volta la Puglia potrebbe essere colpita da un’ondata di freddo che porterà la neve a quote più basse. Le zone interne della Puglia, in particolare quelle del Gargano e delle Murge, potrebbero vedere nevicate anche in pianura. Bari, Foggia e altre città della regione potrebbero svegliarsi con un paesaggio invernale, sebbene le nevicate siano attese di breve durata e con accumuli non troppo significativi.
• Campania: Le zone interne della Campania, soprattutto in provincia di Avellino e Benevento, potrebbero vedere l’arrivo della neve a quote collinari, mentre la costa, da Napoli a Salerno, rimarrà al riparo da fenomeni nevosi diretti, ma potrebbe comunque registrare temperature decisamente più basse del solito.