Meteo: bello a Capodanno, ma la Niña irrompe. Gelo Artico e Bufere di Neve, Vortice Polare in crisi ed inverno Estremo


di  Redazione, 28-12-2024 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il Capodanno 2024-2025 sarà caratterizzato da condizioni meteorologiche tranquille e favorevoli per festeggiamenti all’aperto. Tuttavia, non bisogna farsi ingannare dalla calma apparente: dopo l’Epifania, l’inverno potrebbe scatenarsi con tutto il suo potenziale, portando gelo e nevicate diffuse, complici dinamiche atmosferiche di portata globale, tra cui l’influenza della Niña.

San Silvestro e Capodanno: alta pressione e clima mite

Per San Silvestro e Capodanno, l’Italia sarà sotto l’egida di un potente campo di alta pressione che garantirà condizioni anticicloniche diffuse su gran parte del territorio. Il tempo sarà prevalentemente stabile, con cieli sereni o poco nuvolosi, e temperature diurne miti, specie nelle regioni settentrionali e tirreniche.

Le aree del Nord Italia e le coste tirreniche potranno godere di giornate luminose e piacevoli, con valori termici al di sopra delle medie stagionali durante il giorno. Ad esempio, città come Milano, Firenze e Roma potrebbero registrare massime tra i 12 e i 15 gradi, regalando un’atmosfera ideale per pranzi all’aperto e passeggiate invernali senza il peso di un clima rigido.

Di notte, invece, complice l’irraggiamento notturno favorito dai cieli sereni, le temperature tenderanno a scendere, con minime prossime allo zero nelle zone interne e nei fondovalle. Non mancheranno le nebbie nelle pianure del Nord, in particolare lungo il Po, che potrebbero creare qualche disagio per chi si sposterà in auto durante le celebrazioni.

La calma prima della tempesta: il ruolo della Niña

Se le feste natalizie e di Capodanno saranno dominate dall’alta pressione, le proiezioni meteorologiche per gennaio 2025 dipingono tutt’altro scenario. Uno degli elementi chiave sarà l’influenza della Niña, un fenomeno climatico globale che si verifica quando le temperature superficiali del Pacifico equatoriale orientale sono inferiori alla media. Questo fenomeno, che altera i pattern atmosferici globali, potrebbe giocare un ruolo cruciale nel determinare un inverno particolarmente rigido per l’Europa e l’Italia.

Con la Niña in azione, le correnti zonali – quelle che scorrono da ovest verso est e garantiscono il normale flusso di perturbazioni atlantiche – potrebbero subire un significativo rallentamento. Questo allentamento favorirebbe la formazione di blocchi atlantici imponenti, ossia aree di alta pressione che si estendono verso nord, deviando le masse d’aria fredda e instabile verso le latitudini più basse.

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Dopo l’Epifania: gelo e bufere di neve

Le previsioni a lungo termine indicano che, subito dopo l’Epifania, l’inverno potrebbe entrare nel vivo. Masse d’aria gelida di origine artica o siberiana potrebbero riversarsi sull’Europa, raggiungendo l’Italia con tutta la loro intensità.

Le regioni più esposte al freddo saranno probabilmente quelle settentrionali e centrali, ma anche il Sud Italia, specialmente lungo la dorsale appenninica, potrebbe sperimentare condizioni di gelo intenso e nevicate abbondanti. Episodi di neve in pianura non sono esclusi, con la possibilità di accumuli significativi su città come Milano, Torino, Bologna e, in casi eccezionali, persino Roma.

Le perturbazioni in arrivo dal Nord Atlantico, trovando un Mediterraneo carico di energia, potrebbero dar vita a violente tempeste di neve, con venti forti e temperature ben al di sotto delle medie stagionali. Località montane come l’Appennino e le Alpi potrebbero assistere a nevicate copiose, contribuendo a uno scenario d’inverno “d’altri tempi”.

Prepararsi a un gennaio di grande impatto

Se il Capodanno si prospetta sereno e mite, gennaio 2025 potrebbe invece riservare numerose sfide, dai disagi per i trasporti alle difficoltà per le infrastrutture. Tuttavia, questo inverno potrebbe rappresentare un’opportunità per le attività turistiche legate alla neve, con stazioni sciistiche pronte ad accogliere appassionati e famiglie in cerca di paesaggi imbiancati e divertimento sulla neve.

In conclusione, dopo un inizio anno tranquillo, l’inverno 2025 potrebbe mostrarsi nella sua forma più spettacolare e rigida, riportandoci a scenari climatici che sembravano ormai un ricordo del passato. Prepariamoci a un gennaio che promette di farci battere i denti, ma anche di regalarci paesaggi fiabeschi e un’autentica atmosfera invernale.




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