Meteo: crisi del vortice polare. Ruggisce l’inverno: gelo e neve in arrivo. Segnate questa data


di  Redazione, 28-12-2024 ore 18:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Dopo un avvio di stagione invernale relativamente tranquillo, l’inverno 2025 sembra destinato a mostrare il suo lato più severo e spettacolare. A partire dall’Epifania, infatti, l’Europa e l’Italia potrebbero essere protagoniste di un’intensa ondata di freddo e neve, come raramente si è visto negli ultimi anni. Le condizioni atmosferiche indicano che il vortice polare, una struttura fondamentale per il clima invernale dell’emisfero nord, sta entrando in una fase di crisi, con conseguenze potenzialmente estreme.

Crisi del vortice polare: cosa significa?

Il vortice polare è un’area di bassa pressione situata sopra il Polo Nord, circondata da venti che mantengono intrappolata l’aria fredda nelle regioni artiche. Quando questo sistema è stabile, il freddo rimane confinato nelle alte latitudini. Tuttavia, eventi di riscaldamento stratosferico improvviso (Sudden Stratospheric Warming) possono indebolire o frammentare il vortice, permettendo alle masse d’aria gelida di scivolare verso le latitudini più basse, colpendo Europa, Asia e Nord America.

Le proiezioni attuali suggeriscono che proprio a gennaio 2025 assisteremo a un evento del genere. Il vortice polare potrebbe frammentarsi, con un suo “pezzo” che si riverserà sull’Europa. Le mappe meteorologiche mostrano infatti la formazione di imponenti blocchi atlantici, strutture di alta pressione che deviano i flussi perturbati e favoriscono l’afflusso di aria artica o siberiana verso l’Europa e il Mediterraneo.

Dall’Epifania: l’inizio di un inverno da manuale

Le prime avvisaglie di questo cambio di rotta si avranno già nei primi giorni di gennaio, ma sarà subito dopo l’Epifania che la situazione potrebbe evolvere rapidamente verso scenari invernali estremi. Gli esperti prevedono l’arrivo di correnti gelide provenienti dalla Russia, che investiranno dapprima l’Europa orientale e settentrionale, per poi raggiungere anche l’Italia.

Secondo le ultime analisi, le regioni più colpite nel nostro Paese potrebbero essere quelle del Nord e del Centro, ma anche il Sud, in particolare le aree appenniniche, potrebbe vivere giornate di freddo intenso e nevicate fino a bassa quota. Il Mediterraneo stesso potrebbe trasformarsi in una sorta di “corridoio” per l’ingresso di perturbazioni cariche di aria fredda e neve.

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Gennaio 2025: un mese “d’altri tempi”

Gennaio si prospetta dunque come un mese eccezionale per gli amanti dell’inverno. Non si escludono episodi di neve in pianura su città come Milano, Torino, Bologna e, in caso di configurazioni particolarmente favorevoli, persino Roma. La colonnina di mercurio potrebbe scendere ben al di sotto delle medie stagionali, con temperature rigide che faranno letteralmente “battere i denti”.

Le caratteristiche di questo inverno ricordano le grandi stagioni del passato, come quella del 1985, quando l’Italia fu investita da un’ondata di gelo storica. Non si tratta di allarmismo, ma di una concreta possibilità basata sulle attuali previsioni a lungo termine.

I rischi e le opportunità

Un inverno così rigido porta con sé implicazioni importanti. Da un lato, c’è il rischio di disagi per i trasporti, difficoltà per le infrastrutture e possibili problemi energetici, soprattutto in caso di un aumento della domanda di riscaldamento. Dall’altro, la neve rappresenta una risorsa preziosa per il turismo invernale e per le riserve idriche, fondamentali per affrontare le stagioni più calde.

In conclusione, tenete d’occhio le previsioni meteo e preparatevi: gennaio 2025 potrebbe essere il mese in cui l’inverno si farà davvero sentire, riportandoci in un’atmosfera “d’altri tempi”, con paesaggi imbiancati e temperature polari. Segnate la data e preparate cappotti e guanti: il gelo sta arrivando!




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