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Le proiezioni dei modelli meteorologici per gennaio 2025 continuano a delineare un quadro decisamente invernale per l’Italia, con un evento freddo di portata notevole in arrivo. Si parla di un doppio attacco gelido: il primo impulso arriverà dalla Russia intorno al periodo dell’Epifania, seguito da una seconda e più intensa ondata di aria gelida direttamente dalla Siberia. Questo scenario potrebbe portare condizioni meteo estreme su gran parte della Penisola, con particolare coinvolgimento delle regioni adriatiche e del Centro-Sud. Primo impulso: aria fredda dalla Russia intorno all’Epifania Il primo attacco gelido è previsto per il periodo dell’Epifania, tra il 5 e il 7 gennaio 2025. In questa fase, un flusso di aria fredda proveniente dalla Russia dovrebbe dirigersi verso il Mediterraneo centrale, trovando una via privilegiata per raggiungere l’Italia. Le temperature subiranno un calo significativo, riportando il gelo su molte regioni del Nord e del Centro-Sud. Le correnti fredde, incontrando l’umidità del mare Adriatico, potrebbero dar luogo a nevicate a bassa quota lungo le regioni costiere adriatiche, dalla Romagna fino alla Puglia, con accumuli anche significativi nelle aree interne. Le regioni più esposte in questa prima fase saranno: Secondo impulso: aria gelida dalla Siberia Dopo l’Epifania, il gelo sembra destinato a intensificarsi. Intorno alla metà di gennaio, una seconda ondata di aria gelida, questa volta proveniente direttamente dalla Siberia, potrebbe raggiungere l’Italia. Questa nuova massa d’aria andrebbe a sommarsi al freddo già presente, rafforzando ulteriormente l’effetto invernale e prolungando le condizioni di gelo. Questa fase sarà probabilmente più intensa della precedente, con un calo termico generalizzato su tutto il Paese e un rischio elevato di nevicate diffuse, anche a quote molto basse. Le regioni adriatiche e il Centro-Sud rimangono le più esposte, ma questa volta anche le aree del Sud Italia potrebbero essere maggiormente coinvolte. LEGGI ANCHE: ARRIVA il BURIAN, NEVE furiosa sull'ITALIA a GENNAIO Le regioni più a rischio Se queste proiezioni troveranno conferma, le regioni adriatiche saranno le principali protagoniste di questo doppio attacco gelido. Tuttavia, il freddo e le precipitazioni potrebbero estendersi anche alle zone interne del Centro-Sud e, in misura minore, al Nord Italia. Un gennaio che promette gelo e neve Il mese di gennaio 2025 si sta delineando come uno dei più invernali degli ultimi anni, con condizioni atmosferiche che potrebbero riportare alla memoria gli inverni più rigidi del passato. L’evento freddo previsto potrebbe portare non solo gelo, ma anche nevicate diffuse e persistenti, aumentando il rischio di disagi alla circolazione stradale e ai trasporti. Ancora presto per i dettagli Nonostante le indicazioni siano sempre più chiare, è fondamentale sottolineare che i dettagli di questi eventi rimangono incerti. La traiettoria precisa delle masse d’aria fredda e l’esatta distribuzione delle nevicate dipenderanno da numerose variabili, che verranno meglio definite nei prossimi giorni. Conclusione Con il doppio attacco gelido dalla Russia e dalla Siberia, gennaio 2025 si prepara a offrire un inverno spettacolare per gli amanti del freddo e della neve. Le regioni adriatiche e il Centro-Sud sembrano destinate a essere protagoniste, con gelo e nevicate che potrebbero rendere questo mese memorabile. Tuttavia, l’evoluzione atmosferica necessita ancora di conferme, e sarà fondamentale monitorare gli aggiornamenti dei modelli per comprendere l’effettiva portata di questo evento invernale.
• Emilia-Romagna e Marche: Possibili nevicate fino in pianura.
• Abruzzo e Molise: Nevicate più abbondanti nelle zone collinari e montuose, ma non si escludono fiocchi sulle spiagge.
• Puglia: Fenomeni più localizzati, ma con possibilità di neve anche sulle coste.
• Abruzzo, Molise e Puglia: Nevicate abbondanti, con accumuli importanti nelle zone interne e possibili fiocchi lungo le coste.
• Basilicata e Campania: Precipitazioni nevose fino a quote collinari, con un netto calo delle temperature.
• Calabria e Sicilia: Anche le regioni meridionali potrebbero vedere la neve, specie nelle aree interne.