di Redazione, 28-12-2024 ore 12:00 |
Le ultime analisi meteorologiche delineano uno scenario sempre più affascinante e sorprendente per il mese di gennaio 2025. I segnali provenienti dai principali modelli globali suggeriscono che il mese in arrivo potrebbe essere caratterizzato da un crescendo di freddo e neve sull’Italia, con ripercussioni che troverebbero la loro origine già negli ultimi giorni di dicembre 2024. Lo stratwarming: un evento cruciale Alla base di questa tendenza c’è l’ormai sempre più probabile verificarsi di uno stratwarming, un riscaldamento stratosferico, sebbene di tipo “minor”, previsto verso la fine di dicembre 2024. Questo fenomeno consiste in un improvviso aumento delle temperature nella stratosfera, la fascia dell’atmosfera situata sopra la troposfera, e spesso porta a una destabilizzazione del vortice polare. Nel caso specifico, questo stratwarming potrebbe non portare a uno split completo del vortice polare, ma basterebbe a indebolirlo sufficientemente da consentire una discesa di masse d’aria gelida verso latitudini più basse. L’Europa e, di conseguenza, l’Italia, potrebbero essere tra le principali aree coinvolte da questa dinamica atmosferica. Gennaio: un crescendo di freddo e neve Le ripercussioni dello stratwarming in troposfera non sono mai immediate, ma i modelli indicano che a partire dall’Epifania, ovvero dal 6 gennaio 2025, l’Italia potrebbe iniziare a sentire gli effetti di un raffreddamento progressivo. Non possiamo ancora entrare nei dettagli Sebbene le previsioni a medio e lungo termine mostrino una traiettoria chiara, è importante mantenere un certo grado di prudenza. La meteorologia, soprattutto quando si tratta di eventi complessi come quelli legati allo stratwarming, è soggetta a molte variabili. Al momento, non è possibile stabilire con precisione i dettagli, come le zone più colpite o l’intensità delle precipitazioni nevose. Tuttavia, la tendenza generale è sempre più chiara: gennaio 2025 potrebbe essere segnato da un’ondata di freddo e neve che riporterà l’inverno al centro della scena meteorologica italiana. LEGGI ANCHE: ARRIVA il BURIAN, NEVE furiosa sull'ITALIA a GENNAIO Una strada tracciata verso il gelo Gli scenari più recenti indicano che il mese di gennaio si prospetta molto dinamico e interessante, con una configurazione atmosferica che sembra ormai indirizzata verso il freddo e la neve. L’Italia potrebbe vivere un periodo di gelo significativo, accompagnato da nevicate diffuse che potrebbero interessare anche aree solitamente meno colpite, come le pianure del Centro e del Sud. La natura di questi eventi sarà sicuramente monitorata attentamente nei prossimi giorni, ma le premesse lasciano immaginare un gennaio 2025 che farà battere i denti e che potrebbe sorprendere anche gli appassionati di meteorologia più esperti. Conclusione Se le previsioni trovassero conferma, gennaio 2025 potrebbe entrare negli annali come uno dei mesi invernali più interessanti degli ultimi anni. Sarà un crescendo di gelo e neve, iniziando con l’Epifania e proseguendo con eventi sempre più intensi nei giorni successivi. Non resta che attendere gli aggiornamenti dei modelli, che potrebbero fornire ulteriori dettagli e confermare l’arrivo di un inverno davvero memorabile per l’Italia.
• Fase iniziale: Nella prima metà di gennaio, le temperature potrebbero subire un graduale calo, con un aumento della possibilità di nevicate, inizialmente concentrate sulle regioni del Nord e sulle aree interne del Centro. Le Alpi e l’Appennino potrebbero ricevere accumuli significativi, mentre non si escludono fiocchi a bassa quota, specialmente nelle pianure settentrionali.
• Fase successiva: Nei giorni successivi all’Epifania, un ulteriore rafforzamento del blocco atlantico potrebbe favorire l’arrivo di correnti gelide dall’Europa orientale. Queste correnti, provenienti dal cuore del continente russo, sarebbero accompagnate da aria molto fredda e instabile, creando le condizioni ideali per nevicate diffuse, anche nelle pianure del Centro-Sud e lungo le coste adriatiche.