Meteo: stratwarming imminente, vortice polare in tilt. Un pezzo di Polo punta l’Italia con freddo e neve molto presto


di  Redazione, 26-12-2024 ore 17:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime analisi meteorologiche confermano un evento di grande rilevanza in atto nella stratosfera: uno stratwarming, o riscaldamento stratosferico, di tipo minor sta interessando il vortice polare. Questo fenomeno, pur non essendo eccezionalmente intenso, potrebbe avere ripercussioni significative sul tempo in Europa e in Italia, con effetti che potrebbero manifestarsi proprio attorno all’Epifania. Secondo i modelli attuali, una parte del freddo artico potrebbe scivolare verso le medie latitudini, puntando direttamente il nostro Paese, portando freddo intenso e neve diffusa.

Cos’è lo stratwarming e perché è importante

Lo stratwarming è un fenomeno meteorologico che si verifica nella stratosfera, il livello atmosferico sopra la troposfera, dove avvengono i fenomeni meteorologici che percepiamo quotidianamente. Durante uno stratwarming, la temperatura della stratosfera aumenta rapidamente, soprattutto sopra la regione polare. Questo riscaldamento può destabilizzare il vortice polare, una grande area di bassa pressione che si trova sopra il Polo Nord e che mantiene confinato il freddo estremo.

Quando il vortice polare si indebolisce o si divide, come potrebbe accadere nei prossimi giorni, l’aria gelida che normalmente resta confinata alle alte latitudini può fuoriuscire e spingersi verso le medie latitudini, interessando l’Europa e, in particolare, l’Italia. Questo evento, pur essendo complesso e non sempre prevedibile nei suoi dettagli, è spesso associato a episodi di freddo intenso e nevicate abbondanti nelle zone interessate.

Le ripercussioni in Italia: freddo e neve in arrivo

Le conseguenze dello stratwarming in corso potrebbero manifestarsi attorno all’Epifania, con un pezzo di Polo che punterebbe direttamente il Mediterraneo centrale, portando un’ondata di gelo sull’Italia. Gli effetti potrebbero essere duplici: un calo termico significativo, con temperature sotto la media stagionale, e il ritorno di nevicate anche a bassa quota.

Secondo le attuali proiezioni, l’irruzione fredda potrebbe interessare inizialmente le regioni del Nord e del Centro, per poi estendersi al Sud. Le aree più esposte sarebbero quelle del versante adriatico, dove il contrasto tra l’aria fredda in arrivo e il mare Adriatico relativamente mite potrebbe favorire precipitazioni nevose fino alle coste. Marche, Abruzzo, Molise e Puglia potrebbero vivere giorni di neve abbondante, creando scenari da vero inverno.

Al Nord, la Pianura Padana potrebbe ritrovarsi sotto la morsa del gelo, con temperature minime che potrebbero scendere ben al di sotto dello zero e con la possibilità di neve, soprattutto lungo le aree orientali. Anche nelle regioni tirreniche, come Toscana e Lazio, potrebbero verificarsi episodi di neve a quote basse, mentre al Sud e sulle isole maggiori il freddo si farebbe sentire con venti intensi e un calo termico significativo.

Un’Epifania dal sapore polare

Se la tendenza attuale fosse confermata, l’Epifania potrebbe segnare l’inizio di una fase invernale particolarmente rigida per l’Italia. Le temperature minime potrebbero crollare su tutto il territorio, con valori negativi anche lungo le coste e possibili gelate diffuse. Le città del Centro-Sud, solitamente meno abituate al freddo intenso, potrebbero sperimentare giornate di ghiaccio, con scenari suggestivi ma anche disagi, soprattutto per la viabilità.

Le nevicate, inoltre, potrebbero assumere carattere abbondante in alcune aree, con accumuli significativi sulle colline e nelle zone interne, ma anche in pianura nelle regioni adriatiche e del Nord-Est. L’interazione tra il freddo in arrivo e le depressioni sul Mediterraneo potrebbe generare ciclogenesi capaci di portare nevicate estese e persistenti.

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Prepararsi al grande freddo

Con l’arrivo di un’ondata di gelo come quella prospettata, è importante prepararsi a condizioni meteorologiche che potrebbero risultare estreme. Le gelate notturne rappresenteranno un rischio concreto per la viabilità, soprattutto nelle zone interne e nelle aree montane. È quindi fondamentale monitorare costantemente le previsioni e seguire eventuali avvisi di allerta meteo.

Per chi vive nelle aree soggette a nevicate, sarà importante prestare attenzione alla manutenzione di strade e infrastrutture, garantendo la disponibilità di mezzi per la rimozione della neve e l’uso di sale per prevenire la formazione di ghiaccio. Anche l’abbigliamento dovrà essere adeguato, considerando che il freddo potrebbe essere accompagnato da venti forti che aumenterebbero la sensazione di gelo.

Conclusioni

Lo stratwarming in atto nei giorni attuali potrebbe avere ripercussioni significative sul meteo italiano, con effetti che si manifesterebbero attorno all’Epifania. Un pezzo di Polo sembra puntare l’Italia, portando freddo e neve in modo deciso su gran parte del territorio. Sebbene le previsioni a lungo termine possano subire variazioni, il quadro attuale indica un inizio di gennaio dal sapore invernale, con gelo e scenari nevosi che potrebbero conquistare il Paese.

Sarà importante seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni per comprendere meglio la portata e la traiettoria di questa possibile irruzione artica. L’inverno, dopo un avvio incerto, sembra finalmente pronto a mostrare il suo lato più rigido.




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