Meteo: tempesta di neve all’Epifania. Possibile ondata di gelo prepotente sull’Italia. La pesante tendenza


di  Redazione, 26-12-2024 ore 12:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime proiezioni meteo stanno alimentando l’attenzione degli esperti e degli appassionati di meteorologia: l’Epifania 2025 potrebbe essere caratterizzata da un’ondata di gelo particolarmente intensa, accompagnata da nevicate anche abbondanti su alcune aree dell’Italia. Questo scenario sarebbe legato a un evento meteorologico globale noto come stratwarming, che, pur essendo ancora in fase di sviluppo, potrebbe iniziare a mostrare i suoi effetti proprio nei giorni a cavallo tra il 5 e il 7 gennaio.

Stratwarming: un fenomeno da monitorare

Lo stratwarming è un riscaldamento improvviso della stratosfera terrestre, particolarmente marcato nelle regioni polari. Questo fenomeno può alterare significativamente la circolazione atmosferica a livello globale, influenzando in particolare il Vortice Polare, la struttura ciclonica che normalmente mantiene il freddo estremo confinato alle latitudini più alte.

In questi giorni, i modelli meteorologici stanno monitorando un episodio di stratwarming di tipo minor, che, pur non essendo di intensità eccezionale, potrebbe destabilizzare il Vortice Polare. La conseguenza diretta sarebbe un afflusso di aria gelida verso le medie latitudini, con l’Europa e l’Italia in prima linea per ricevere il cosiddetto “attacco del freddo”.

La configurazione barica: gelo e neve sull’Italia

Gli effetti di questo stratwarming potrebbero iniziare a manifestarsi proprio durante l’Epifania, con una configurazione atmosferica favorevole all’arrivo di correnti gelide di origine artico-marittima dapprima, seguite da un’ulteriore irruzione di aria fredda di origine continentale. Questo doppio attacco potrebbe portare un’ondata di gelo prepotente sull’Italia, con nevicate diffuse e temperature in forte calo.

Secondo i modelli attuali, l’aria fredda artico-marittima potrebbe essere la prima a raggiungere l’Italia, portando neve fino a quote basse, specialmente sulle regioni adriatiche e sul Sud. Successivamente, con l’arrivo del freddo continentale dall’Europa orientale, il quadro meteorologico potrebbe peggiorare ulteriormente, con nevicate più estese e un calo termico generalizzato su tutto il territorio nazionale.

Possibili effetti sul territorio

Se questa tendenza fosse confermata, le regioni più colpite dalle nevicate sarebbero inizialmente quelle del versante adriatico, dove l’interazione tra l’aria fredda e il Mar Adriatico potrebbe innescare precipitazioni nevose anche lungo le coste. Marche, Abruzzo, Molise e Puglia potrebbero vedere scenari da cartolina, con accumuli significativi persino in città solitamente poco abituate alla neve.

Successivamente, il gelo continentale potrebbe estendere gli effetti nevosi anche alle pianure del Nord e alle regioni interne del Centro-Sud. In particolare, la Pianura Padana potrebbe trovarsi sotto la morsa del gelo, con temperature minime che potrebbero scendere sotto i -5°C in diverse località. Anche le città come Roma e Firenze potrebbero sperimentare episodi di neve o gelo, mentre al Sud il freddo intenso potrebbe raggiungere anche le coste tirreniche e ioniche.

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Un Epifania dal sapore invernale

Se queste proiezioni si confermeranno, l’Epifania 2025 potrebbe essere ricordata come uno degli eventi invernali più significativi degli ultimi anni. Non solo per la neve, ma anche per le temperature estremamente basse che potrebbero interessare tutto il territorio italiano, con minime sottozero anche in località costiere.

Le città potrebbero ritrovarsi imbiancate, creando scenari suggestivi ma anche disagi, soprattutto per quanto riguarda la viabilità. Le gelate notturne, infatti, potrebbero complicare la situazione sulle strade, rendendo necessario un intervento tempestivo per la gestione dell’emergenza.

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Previsioni ancora in evoluzione

Va sottolineato che, al momento, questa è una tendenza basata sui modelli meteorologici attuali, e la situazione potrebbe ancora subire variazioni. Lo stratwarming è un fenomeno complesso e non sempre i suoi effetti si manifestano in modo chiaro e diretto. Tuttavia, gli indizi attuali indicano un cambiamento significativo nello scenario meteorologico proprio nei giorni dell’Epifania, con un’alta probabilità di un’ondata di freddo marcata.

Gli appassionati di neve e inverno possono iniziare a sperare in una settimana epifanica all’insegna del bianco, mentre chi teme il freddo dovrebbe prepararsi a temperature decisamente rigide.

Conclusione

L’Epifania 2025 potrebbe segnare un ritorno dell’inverno più autentico, con un’ondata di gelo e neve che avrebbe origine dallo stratwarming in atto. La possibilità di un doppio attacco freddo, prima artico-marittimo e poi continentale, rende questa tendenza particolarmente interessante e meritevole di attenzione.

In attesa di conferme dai modelli nei prossimi giorni, prepariamoci a un inizio di gennaio che potrebbe sorprendere per intensità e spettacolarità, regalando all’Italia un’atmosfera epifanica dal sapore invernale.




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