di Redazione, 25-12-2024 ore 13:30 |
L’inverno sembra voler fare sul serio, e lo scenario meteorologico per la fine di dicembre e l’inizio di gennaio si sta delineando con una prospettiva che non lascia spazio a dubbi: il freddo vero potrebbe arrivare proprio nel periodo che va da San Silvestro a Capodanno, con un’ulteriore intensificazione nei giorni a ridosso dell’Epifania. Stiamo parlando di una possibile irruzione di aria gelida artica, che potrebbe ricordare eventi storici come quello del gennaio 2017. Freddo in arrivo: quando inizierà a farsi sentire? Secondo i modelli matematici più recenti, il freddo potrebbe cominciare a preparare la sua strada già tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Tuttavia, è importante sottolineare che ciò non implica un arrivo immediato del gelo proprio in quei giorni, ma piuttosto un progressivo consolidamento delle condizioni atmosferiche favorevoli all’irruzione di aria artica. Gli ultimi aggiornamenti indicano una crescente possibilità di un blocco anticiclonico sull’Europa occidentale, che potrebbe favorire una discesa di aria molto fredda di origine artico-marittima e artico-continentale verso l’Europa centrale e il Mediterraneo. Questo quadro sinottico è tipico di ondate di gelo significative e, se confermato, potrebbe portare un cambiamento drastico delle condizioni meteo anche in Italia. San Silvestro e Capodanno: il preludio del gelo Le prime avvisaglie di questa possibile svolta meteorologica potrebbero iniziare proprio a cavallo tra San Silvestro e Capodanno. In questo periodo, l’atmosfera sembra destinata a subire un’importante riorganizzazione, con l’anticiclone delle Azzorre che si spingerà verso nord, isolandosi sull’Atlantico settentrionale. Questo movimento favorirebbe l’apertura di un corridoio freddo, in grado di trasportare aria artica verso il cuore dell’Europa. In Italia, le regioni settentrionali e quelle adriatiche sarebbero le prime a risentire di un eventuale calo termico, con un aumento del rischio di nevicate anche a bassa quota. Al momento, però, le temperature potrebbero rimanere ancora relativamente miti sul resto della Penisola, in attesa dell’arrivo dell’aria più fredda previsto per i primi giorni di gennaio. Leggi anche: gennaio un mese tutto da scoprire con il gelo ad un passo Gennaio: freddo e neve per l’Epifania? Con l’inizio del nuovo anno, i modelli sembrano concordare su una tendenza sempre più marcata verso un’irruzione fredda significativa. Le prime due settimane di gennaio potrebbero essere caratterizzate da condizioni invernali estreme, con temperature ben al di sotto della media e nevicate diffuse, anche in pianura. L’Epifania, in particolare, potrebbe essere il momento clou di questa ondata di gelo, con scenari che vedrebbero coinvolte sia le regioni del Nord che quelle del Centro-Sud. La configurazione sinottica che si sta delineando prevede un blocco delle correnti oceaniche, causato dall’espansione dell’anticiclone verso il Nord Europa. Questa situazione permetterebbe una discesa di masse d’aria molto fredde direttamente dall’Artico, che potrebbero attraversare l’Europa centrale per poi raggiungere il Mediterraneo. In passato, configurazioni simili hanno portato eventi meteorologici di grande impatto, come il “Big Freeze” del gennaio 2017, quando molte regioni italiane furono investite da nevicate record e temperature rigidissime. Cosa aspettarsi: gelo e neve anche in pianura Se questa tendenza trovasse conferma nei prossimi aggiornamenti, potremmo aspettarci giornate caratterizzate da freddo intenso e possibilità di nevicate anche a quote molto basse, specie sulle regioni adriatiche e al Sud, tipicamente più esposte alle correnti settentrionali. Le regioni settentrionali, invece, potrebbero vivere episodi di neve da “cuscinetto freddo”, un fenomeno che si verifica quando l’aria gelida si accumula in pianura, creando le condizioni ideali per la neve anche con l’arrivo di perturbazioni di origine mediterranea. Le città della Pianura Padana potrebbero quindi vedere fiocchi di neve scendere anche in modo significativo, mentre le colline e le zone montuose potrebbero registrare accumuli importanti. Cautela nelle previsioni: aggiornamenti decisivi nei prossimi giorni Va comunque ribadito che, trattandosi di una tendenza a medio-lungo termine, ci sono ancora margini di incertezza. Le previsioni per il periodo che va da San Silvestro all’Epifania potrebbero subire ulteriori aggiustamenti, man mano che i modelli meteorologici affinano i loro calcoli. Al momento, tuttavia, la possibilità di una botta gelida artica appare sempre più concreta, e con essa l’idea di un gennaio 2025 che potrebbe essere ricordato come uno dei più freddi degli ultimi anni. Nei prossimi giorni, gli aggiornamenti saranno decisivi per confermare o smentire questa clamorosa tendenza. Non resta che prepararsi a un inizio d’anno con temperature gelide e, forse, a uno scenario da fiaba, con la neve protagonista delle festività natalizie e di inizio anno. Conclusioni Il passaggio tra il 2024 e il 2025 potrebbe essere segnato da una svolta invernale di grande intensità, con freddo e neve che potrebbero fare la loro comparsa su gran parte del territorio italiano. Per chi ama l’inverno, questa notizia non può che essere accolta con entusiasmo, ma è fondamentale restare aggiornati sulle ultime evoluzioni meteorologiche per affrontare al meglio le condizioni climatiche che potrebbero presentarsi.