di Redazione, 23-12-2024 ore 17:30 |
Le ultime elaborazioni modellistiche e le analisi meteorologiche confermano uno scenario che sembra sempre più probabile: il gelo proveniente dalla Russia potrebbe raggiungere il nostro Paese a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio di gennaio, portando con sé un’ondata di freddo intenso e neve diffusa su molte regioni. Questa evoluzione meteorologica, collegata a dinamiche di blocco atmosferico, potrebbe segnare uno dei periodi più freddi dell’inverno 2023/2024. Blocco atlantico e gelo dall’Asia La configurazione emisferica sta mostrando segnali chiari di un possibile blocco atlantico, una situazione in cui un’area di alta pressione persistente sull’Atlantico settentrionale devia le correnti atlantiche, favorendo l’ingresso di masse d’aria molto fredde dal continente asiatico verso l’Europa. Questo tipo di configurazione, se confermata, rappresenta una delle dinamiche più favorevoli per un’ondata di gelo significativa sull’Italia. I modelli meteorologici iniziano a delineare con maggiore precisione il quadro barico: l’anticiclone delle Azzorre si espanderebbe verso nord, stabilendosi tra l’Atlantico settentrionale e la Groenlandia, mentre una vasta area di bassa pressione si posizionerebbe sull’Europa orientale. Questo setup creerebbe un “corridoio” per l’aria gelida proveniente dalla Siberia, che attraverserebbe la Russia e i Balcani per poi raggiungere il Mediterraneo centrale, includendo l’Italia. Freddo e neve tra fine anno e inizio gennaio Secondo le attuali proiezioni, l’ondata di freddo potrebbe iniziare a manifestarsi già negli ultimi giorni di dicembre, intensificandosi con l’arrivo del nuovo anno. Le temperature scenderebbero sensibilmente su gran parte del territorio italiano, portandosi ben al di sotto della media stagionale. Le regioni più colpite inizialmente sarebbero quelle del Nord-Est e del medio-basso Adriatico, grazie all’ingresso diretto dei venti gelidi dai Balcani. Le precipitazioni potrebbero assumere carattere nevoso anche a bassa quota, con la possibilità di nevicate diffuse su molte aree interne e collinari del Centro-Sud. Al Nord, le condizioni fredde potrebbero favorire nevicate sulle pianure, in particolare nelle zone soggette a fenomeni di stau (accumulo di nubi e precipitazioni sui rilievi). Il Centro-Sud, invece, potrebbe sperimentare episodi nevosi anche lungo le coste adriatiche, con la Puglia, l’Abruzzo, il Molise e la Basilicata tra le regioni maggiormente interessate. Leggi anche: Super mappe di ECMWF Conferme dai modelli: la nostra analisi La nostra analisi già nei giorni scorsi aveva sottolineato la possibilità di un interessamento molto freddo del nostro Paese proprio tra la fine dell’anno e i primi giorni di gennaio. Tutto sembra confermare questa tendenza: i modelli matematici più affidabili, come ECMWF e GFS, convergono sempre più su uno scenario di forte irruzione fredda. Questo non significa che le dinamiche siano completamente definite, ma i segnali sono chiari e coerenti con l’evoluzione tipica di una configurazione di blocco atlantico. Rimane ancora da valutare la portata dell’evento: un ulteriore approfondimento del minimo depressionario nel Mediterraneo centrale potrebbe amplificare gli effetti del freddo, estendendo le nevicate a gran parte del territorio italiano, incluse le aree costiere e pianeggianti. Prossimi aggiornamenti e tendenza meteo Sebbene al momento ci sia una forte convergenza verso questo scenario, è importante monitorare i prossimi aggiornamenti modellistici per confermare l’entità e l’esatta traiettoria del gelo in arrivo. Le ondate di freddo di questa portata possono variare sensibilmente in intensità e localizzazione, a seconda delle dinamiche atmosferiche. Se il quadro dovesse ulteriormente confermarsi, potremmo trovarci di fronte a un inizio d’anno caratterizzato da freddo intenso e nevicate diffuse, un vero e proprio attacco invernale su larga scala. Questo evento rappresenterebbe una delle più significative incursioni fredde della stagione, con possibili effetti anche sulla circolazione atmosferica a lungo termine. Per ora, possiamo affermare con ragionevole certezza che le condizioni atmosferiche sono favorevoli a un’ondata di freddo di origine siberiana, con potenziali nevicate anche in pianura e temperature molto rigide su tutto il Paese. Restate aggiornati per ulteriori dettagli e preparatevi a un inizio di gennaio all’insegna del gelo e della neve.