Meteo: freddo e neve dalla Russia tra fine anno e inizio gennaio. Possibilità in forte aumento. Ecco perché


di  Redazione, 22-12-2024 ore 13:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sembra finalmente pronto a entrare nel vivo, e le prospettive per la fine dell’anno e l’inizio di gennaio 2024 si fanno sempre più interessanti per gli amanti del freddo e della neve. Sebbene i principali modelli meteorologici continuino a mostrare incertezze nel delineare il quadro barico generale per questo periodo, alcune indicazioni lasciano spazio a scenari che potrebbero portare freddo intenso e neve in Italia, grazie a correnti fredde di origine russa.

L’incertezza dei modelli e il potenziale blocco atlantico

Attualmente, le simulazioni dei modelli numerici mostrano ancora una certa difficoltà nel definire con precisione l’evoluzione atmosferica per la fine dell’anno. Tuttavia, analizzando le tendenze e alcuni segnali a lungo termine, emerge la possibilità che un blocco atlantico possa svilupparsi proprio tra il 30 dicembre e i primi giorni di gennaio.

Il blocco atlantico è una configurazione meteorologica in cui l’anticiclone delle Azzorre si spinge verso nord, solitamente in direzione della Groenlandia o dell’Islanda. Questo movimento favorisce la discesa di masse d’aria molto fredde dall’Europa orientale o direttamente dalla Russia verso l’Europa centrale e meridionale, Italia compresa.

Secondo questa ipotesi, il blocco potrebbe intercettare una vasta area di aria gelida presente sulla Russia, spingendola verso il Mediterraneo centrale. Questo scenario, se confermato, potrebbe portare condizioni di freddo intenso e nevicate diffuse su diverse regioni italiane.

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Freddo dalla Russia: come influenzerebbe l’Italia?

Se l’aria fredda di origine russa dovesse raggiungere il nostro Paese, i primi settori a risentirne sarebbero quelli adriatici, dalla Romagna fino alla Puglia, passando per Marche, Abruzzo e Molise. Queste aree, infatti, sono più esposte alle correnti fredde orientali e spesso fungono da porta d’ingresso per le irruzioni gelide.

Le nevicate potrebbero interessare non solo le zone collinari e montuose, ma anche le pianure e le coste, grazie alle temperature particolarmente basse che caratterizzano le masse d’aria provenienti dalla Russia. Tuttavia, lo scenario non si limiterebbe alle sole regioni adriatiche. Un afflusso di aria così gelida potrebbe coinvolgere in modo più ampio l’intera Penisola, con nevicate che potrebbero estendersi anche su settori tirrenici e interni.

Le città del Nord, come Milano, Torino e Bologna, potrebbero sperimentare temperature rigide e possibili nevicate al piano, mentre al Centro-Sud le precipitazioni nevose potrebbero interessare aree collinari e, localmente, anche le pianure.

Un’Italia imbiancata: ipotesi plausibile?

Non è raro che irruzioni di aria fredda di matrice russa interessino l’Italia durante i mesi invernali. Se il blocco atlantico si dovesse concretizzare come ipotizzato, i paesaggi italiani potrebbero colorarsi di bianco candore, regalando scenari spettacolari e creando un’atmosfera invernale ideale per chi ama la neve e il freddo.

Le nevicate più abbondanti si registrerebbero nelle zone interne e montuose, ma non è da escludere che anche le coste possano assistere a episodi nevosi, specie lungo l’Adriatico. Questo tipo di configurazione meteorologica è spesso accompagnata da venti forti di tramontana e grecale, che contribuiscono a mantenere le temperature rigide e favoriscono la formazione di rovesci nevosi.

Quando sapremo di più?

La situazione rimane ancora incerta e sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni per avere un quadro più chiaro. Tuttavia, le condizioni sembrano sempre più favorevoli a un’evoluzione fredda per l’inizio del 2024. I modelli meteorologici a lungo termine continueranno a essere monitorati attentamente, alla ricerca di conferme o smentite su questa possibile irruzione gelida. Se queste previsioni troveranno conferma, sarà importante prepararsi a un inizio d’anno caratterizzato da condizioni invernali anche estreme. Per chi deve viaggiare, soprattutto nelle aree montane o interne, si raccomanda di dotarsi di pneumatici invernali o catene da neve. Inoltre, attenzione ai disagi che potrebbero derivare da neve e ghiaccio su strade e infrastrutture.

L’inizio del 2024 potrebbe quindi regalare all’Italia un’autentica esperienza invernale, con paesaggi innevati e un clima rigido tipico delle correnti siberiane. Resta ora da vedere se la natura confermerà questa affascinante ipotesi.




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