di Redazione, 21-12-2024 ore 13:30 |
L’inverno 2024 sembra deciso a mantenere la sua presa sull’Italia meridionale, con una nuova dinamica meteorologica che potrebbe portare freddo e neve anche dopo Santo Stefano. Dopo i giorni natalizi caratterizzati da temperature rigide e nevicate a quote molto basse, l’ultimo aggiornamento del modello matematico GFS lancia un’ipotesi suggestiva: l’arrivo di una nuova goccia fredda in grado di far ripiombare il Centro-Sud in un contesto invernale intenso, con ulteriori possibilità di neve su Puglia, Molise e Basilicata. La dinamica della nuova goccia fredda La particolarità di questa configurazione sta nella possibilità che il freddo non si limiti solo alle zone interne e montuose, ma possa nuovamente lambire le aree pianeggianti e persino quelle costiere, come già avvenuto nei giorni precedenti al Natale. Nevicate possibili a quote molto basse Le quote più basse, comprese tra i 100 e i 300 metri, potrebbero essere interessate da nevicate coreografiche, mentre le aree più elevate potrebbero registrare nuovi accumuli importanti. Tuttavia, è ancora presto per quantificare l’esatta entità e distribuzione delle precipitazioni nevose, poiché il sistema è ancora in fase di definizione. Leggi anche: NEVE in PUGLIA, tutti i dettagli Cosa aspettarsi nei prossimi giorni Conclusione Il sogno di un periodo natalizio imbiancato e dal sapore d’altri tempi sembra quindi prolungarsi, con ulteriori sorprese meteorologiche pronte a caratterizzare l’ultima parte di dicembre. Resta ora da capire se questa nuova dinamica sarà in grado di regalare alla Puglia e al resto del Sud un altro spettacolo invernale unico e suggestivo. ECCO LE MAPPE CHE VEDONO L'ARRIVO DELLA GOCCIA FREDDA DA EST CON L'ULTIMO AGGIORNAMENTO
La goccia fredda è una massa d’aria gelida intrappolata in un’area di bassa pressione, separata dal flusso principale delle correnti. Secondo le ultime analisi del modello GFS, questa nuova incursione fredda potrebbe originarsi da una discesa di aria gelida dai Balcani, spinta da una persistente circolazione orientale. La goccia si dirigerebbe verso il Mediterraneo centrale, favorendo un calo delle temperature e nuove precipitazioni nevose, anche a quote molto basse.
Se la previsione del modello GFS dovesse essere confermata, le regioni più esposte a questa nuova irruzione fredda sarebbero:
• Puglia: La neve potrebbe fare la sua comparsa ancora una volta nelle aree interne e collinari, con possibilità di fiocchi fino alle pianure e lungo le coste, specialmente sul Gargano e nel Subappennino Dauno.
• Molise: Campobasso e le zone limitrofe potrebbero vedere nuove nevicate, con accumuli più consistenti nelle aree montuose.
• Basilicata: Potenza e l’Appennino lucano sarebbero interessati da ulteriori nevicate, con possibili accumuli significativi.
Rischio di una recrudescenza del freddo
L’aspetto più interessante di questa nuova dinamica è la possibilità che la goccia fredda possa essere addirittura più intensa di quanto attualmente previsto. Se i prossimi aggiornamenti dei modelli confermassero un maggiore afflusso di aria gelida da est, l’irruzione potrebbe risultare particolarmente significativa, con un ulteriore calo delle temperature e un aumento del rischio di neve su gran parte del Sud.
Gli esperti consigliano di monitorare attentamente i prossimi aggiornamenti, poiché i dettagli sull’intensità e sulla traiettoria della goccia fredda saranno cruciali per comprendere la reale portata di questo nuovo evento invernale. Al momento, i segnali puntano verso un mantenimento di condizioni climatiche rigide anche dopo Santo Stefano, con un inverno che sembra intenzionato a non allentare la sua presa almeno fino alla fine dell’anno.
L’arrivo di una nuova goccia fredda rappresenta una novità importante nel quadro meteorologico di fine anno, con il rischio di nuove nevicate su Puglia, Molise e Basilicata. Se confermata, questa nuova fase invernale potrebbe accentuare il carattere rigido di un inverno che già nei giorni pre-natalizi ha mostrato il suo volto più freddo.