di Redazione, 21-12-2024 ore 07:30 |
L’inizio della settimana di Natale porta con sé un evento meteorologico straordinario, destinato a lasciare il segno nella memoria climatica del nostro Paese. A partire dal 23 dicembre, una vasta sacca di aria polare, accompagnata da una depressione molto profonda, si getterà sull’Italia sfruttando il blocco anticiclonico atlantico. Questo fenomeno, noto come “tempesta polare”, avrà effetti diretti su gran parte della Penisola, trasformando il Natale 2024 in uno dei più bianchi degli ultimi 40 anni, un evento che non si vedeva dal lontano 1986. Le dinamiche della tempesta polare Leggi anche: la GELIDA TENDENZA PER San Silvestro e Capodanno L’arrivo dell’aria polare avrà due effetti principali: Le regioni più colpite dalla neve Il confronto con il 1986 Evoluzione per i giorni successivi Raccomandazioni e preparativi In conclusione, il Natale 2024 si preannuncia indimenticabile, con un clima da cartolina che renderà ancora più speciale l’atmosfera delle feste. Un evento così raro e suggestivo sarà un’occasione per vivere le festività in uno scenario unico, dove la neve farà da protagonista assoluta, riportandoci con la mente e il cuore al fascino degli inverni di un tempo.
L’aria gelida proveniente dalle latitudini artiche sarà canalizzata verso il Mediterraneo centrale, generando una vasta area di bassa pressione proprio sul nostro Paese. Questo tipo di configurazione atmosferica è caratterizzata da un profondo minimo barico che si svilupperà tra il Tirreno e l’Adriatico, portando condizioni di marcata instabilità. Le precipitazioni saranno diffuse, interessando soprattutto il Centro-Sud, con piogge abbondanti in pianura e nevicate già a quote collinari.
1. Calo termico sensibile: Le temperature scenderanno ben al di sotto della media stagionale, rendendo possibile la formazione di neve anche a basse quote.
2. Fenomeni nevosi diffusi: La neve farà la sua comparsa su molte aree interne e, tra la Vigilia e il giorno di Natale, arriverà fino in pianura in regioni come Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.
Tra il 23 e il 25 dicembre, la neve sarà protagonista su gran parte dell’Appennino centro-meridionale. In Abruzzo e Molise, sono attese nevicate anche nelle città di pianura come L’Aquila e Campobasso, mentre in Puglia e Basilicata i fiocchi potrebbero imbiancare località come Faeto, Potenza e persino alcune zone delle Murge e del Subappennino Dauno.
Le nevicate saranno per lo più coreografiche, con accumuli modesti al di sotto dei 500 metri, ma in montagna potrebbero raggiungere spessori importanti, creando uno scenario magico che raramente si verifica a Natale.
L’ultima volta che l’Italia ha vissuto un evento simile risale al 1986, quando una situazione barica analoga portò nevicate abbondanti e un freddo intenso su gran parte del territorio nazionale. Tuttavia, ciò che rende speciale il Natale 2024 è il carattere quasi “fiabesco” delle nevicate, che interesseranno molte aree dove la neve è un evento raro, specie in questo periodo dell’anno.
Anche dopo Natale, il clima rimarrà mediamente freddo, con temperature che si manterranno rigide su tutta la Penisola. Il maltempo tenderà gradualmente ad attenuarsi, ma l’instabilità potrebbe persistere in alcune regioni, soprattutto al Sud. Per la fine dell’anno, i modelli meteorologici ipotizzano la possibilità di un nuovo afflusso di aria artica, che potrebbe portare ulteriori episodi di gelo, soprattutto nelle zone interne del Centro-Nord e lungo la dorsale appenninica.
La tempesta polare non sarà solo un evento spettacolare dal punto di vista meteorologico, ma potrebbe anche comportare disagi. Si consiglia di prestare attenzione agli aggiornamenti meteo, in particolare per chi deve mettersi in viaggio durante le festività. Le nevicate, sebbene prevalentemente deboli, potrebbero causare difficoltà sulle strade, specie nelle aree montane e collinari.