Meteo: molto freddo a Natale, poi stop. Ma per capodanno rischio gelo e neve con il Burian - La tendenza


di  Redazione, 19-12-2024 ore 15:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le festività natalizie si preannunciano all’insegna del freddo, con un netto calo termico e possibili nevicate a bassa quota, soprattutto al Centro-Sud. Tuttavia, subito dopo Natale, un temporaneo miglioramento delle condizioni atmosferiche potrebbe far credere in una tregua definitiva dal maltempo. Ma l’illusione potrebbe durare poco: sul finire dell’anno e nei primi giorni del 2024, lo scenario meteorologico potrebbe cambiare radicalmente, con il rischio di un’ondata di gelo proveniente direttamente dalla Siberia e accompagnata dal temibile Burian. Ecco cosa ci attende nei prossimi giorni secondo le tendenze meteo.

Freddo e neve a Natale

Ormai è quasi certo che tra il 23 e il 25 dicembre l’Italia sarà interessata da una consistente irruzione di aria artica. Questo porterà un sensibile calo delle temperature, che si porteranno ben al di sotto delle medie stagionali. Al Centro-Sud, soprattutto lungo il versante adriatico e nelle zone interne, ci saranno le condizioni per nevicate a bassa quota e, in alcuni casi, anche in pianura.

Le regioni più coinvolte saranno le Marche, l’Abruzzo e il Molise, dove i fiocchi potranno raggiungere le coste, specialmente nei rovesci più intensi. Anche Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia vedranno la neve, con accumuli significativi già a partire dai 200-300 metri. Questo scenario regalerà un Natale bianco a molte località italiane, creando un’atmosfera unica e suggestiva.

L’illusione dell’alta pressione dopo Natale

A partire dal 26 dicembre, la situazione meteorologica inizierà a cambiare. L’alta pressione tenderà a guadagnare terreno, dapprima al Nord-Ovest e successivamente sul resto della penisola. Questo garantirà condizioni più stabili e un graduale rialzo delle temperature, soprattutto nelle ore diurne. Tuttavia, questa fase di tregua sarà solo temporanea.

L’alta pressione non riuscirà infatti a consolidarsi in modo definitivo, poiché la configurazione atmosferica emisferica si predisporrà per favorire un evento molto più intenso e potenzialmente di grande impatto: una possente irruzione di aria gelida direttamente dalla Siberia, accompagnata dal Burian.

Rischio Burian: gelo e neve per Capodanno?

La tendenza meteorologica per la fine dell’anno e i primi giorni del 2024 mostra uno scenario che potrebbe portare a un marcato cambiamento. Un poderoso blocco atlantico si posizionerà sull’Europa occidentale, costringendo l’aria fredda di origine siberiana a scivolare verso il continente europeo e, successivamente, verso il Mediterraneo centrale e l’Italia.

Se questa configurazione dovesse realizzarsi, l’arrivo del Burian potrebbe segnare l’inizio di un periodo di gelo intenso, con temperature crollate ben al di sotto dello zero e possibili nevicate fino a quote pianeggianti su molte regioni. Il Burian, noto per il suo carattere violento e per il gelo estremo che porta con sé, rappresenta una delle situazioni meteorologiche più significative dell’inverno. La sua presenza potrebbe determinare neve abbondante al piano su vaste aree della Penisola, con un coinvolgimento maggiore del Nord-Est, delle regioni adriatiche e del Centro-Sud. Tuttavia, è importante sottolineare che, trattandosi di una proiezione a lungo termine, il dettaglio degli effetti e delle zone interessate deve essere ancora monitorato e confermato nei prossimi aggiornamenti.

Le prime regioni che potrebbero risentire di questa irruzione fredda sarebbero quelle del Nord-Est e del versante adriatico, dove il Burian potrebbe portare un netto calo termico e nevicate diffuse già entro la fine dell’anno. Successivamente, le correnti gelide siberiane potrebbero propagarsi al Centro-Sud, con possibili nevicate fino in pianura su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e zone interne di Calabria e Sicilia.

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Gli effetti del Burian: cosa aspettarsi

Se il Burian dovesse colpire l’Italia, gli effetti principali sarebbero:
    1.    Calo drastico delle temperature: I termometri potrebbero scendere sotto lo zero anche di giorno in molte aree, con gelate diffuse e persistenti.
    2.    Nevicate abbondanti e diffuse: La combinazione di aria gelida e instabilità potrebbe favorire nevicate copiose anche in pianura e lungo le coste, specialmente nelle regioni adriatiche.
    3.    Venti intensi: Il Burian è spesso accompagnato da venti molto forti, che aumentano la sensazione di freddo e possono causare condizioni di blizzard (tempeste di neve) nelle zone più esposte.

Tendenza da monitorare

È importante sottolineare che, nonostante i modelli meteorologici mostrino questa possibilità, si tratta ancora di una tendenza a lungo termine, e molte variabili potrebbero influenzare l’evoluzione della situazione. La posizione del blocco atlantico, la traiettoria delle correnti siberiane e l’interazione con le depressioni mediterranee saranno fattori determinanti per capire se e quanto il Burian potrà impattare sull’Italia.

Conclusioni

Dopo un Natale freddo e nevoso, ci attende una breve pausa caratterizzata da un temporaneo dominio dell’alta pressione. Tuttavia, sul finire dell’anno, lo scenario potrebbe cambiare drasticamente con l’arrivo del Burian, che potrebbe riportare gelo e neve su gran parte del Paese proprio a ridosso di Capodanno e nei primi giorni del 2024.

L’ipotesi di un evento così intenso non è ancora certa, ma rappresenta una possibilità concreta che continueremo a monitorare nei prossimi giorni. Per ora, chi sta pianificando viaggi o spostamenti per il periodo delle feste è bene che tenga conto di possibili criticità legate al gelo e alle nevicate, in attesa di conferme più precise.

Restate aggiornati per ulteriori sviluppi, poiché le prossime settimane potrebbero regalarci uno scenario meteorologico di grande interesse e, per molti, un inizio d’anno davvero “glaciale”.




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