Meteo: Goccia Gelida confermata. Neve Attesa alla Vigilia e a Natale. Centro-Sud preso in pieno


di  Redazione, 19-12-2024 ore 10:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno entra nel vivo con l’arrivo di un’ondata di freddo artico che investirà l’Italia nei prossimi giorni. Si tratta di una goccia gelida proveniente direttamente dal Polo Nord, una massa d’aria fredda dalle caratteristiche ben definite che porterà un deciso calo delle temperature e nevicate anche a bassa quota su molte regioni italiane.

Le caratteristiche dell’aria polare

L’aria fredda che arriva dal Polo Nord è nota per la sua turbolenza, soprattutto alle quote medio-alte dell’atmosfera. In genere, questa massa d’aria è caratterizzata da temperature estremamente basse alle alte quote, con valori che a 500 hPa (circa 5500 metri) possono scendere fino a -30/-35°C, mentre a 850 hPa (circa 1500 metri) le termiche oscillano tra -3 e -5°C.

La turbolenza di questa aria alle alte quote è dovuta alle intense differenze di temperatura con le aree circostanti, che generano instabilità atmosferica. Quando tali masse di aria fredda scendono verso sud, spesso si accompagnano a fenomeni intensi, come nevicate abbondanti e venti sostenuti.

La configurazione necessaria per il freddo artico in Italia

Perché il freddo artico raggiunga l’Italia, è necessaria una specifica configurazione atmosferica. Questa situazione si verifica quando l’anticiclone delle Azzorre si spinge verso nord, posizionandosi in Atlantico, favorendo la discesa di correnti fredde dal Polo Nord verso l’Europa centrale e il Mediterraneo. In questo caso, una goccia gelida si stacca dal flusso principale polare e scivola verso sud, investendo in pieno l’Italia, in particolare le regioni centro-meridionali.

L’attuale configurazione vede proprio questo schema prendere forma: l’aria fredda artica scenderà verso l’Europa orientale, stazionando momentaneamente in quella zona prima di retrocedere e raggiungere il nostro Paese, ulteriormente raffreddata.

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Quota neve e previsioni regionali

Le prime nevicate sono attese già a partire dal 23 dicembre, quando le temperature inizieranno a calare drasticamente. Le quote neve varieranno in base alla regione:
    •    Marche, Abruzzo e Molise: neve attesa intorno ai 100 metri;
    •    Puglia e Basilicata: fiocchi tra 300 e 400 metri;
    •    Calabria e Sicilia: neve inizialmente sopra i 500 metri.

Tra il 24 e il 25 dicembre, la goccia gelida retrocederà verso l’Italia, raffreddando ulteriormente sia i bassi strati che le quote superiori. Di conseguenza, la quota neve si abbasserà ulteriormente:
    •    In Abruzzo, Molise e Puglia, la neve potrebbe arrivare fino alle pianure;
    •    In Calabria e Sicilia, la quota neve si abbasserà fino a 200-300 metri.

Questa evoluzione sarà accompagnata da venti freddi e possibili accumuli nevosi significativi, soprattutto sulle aree interne e collinari del Centro-Sud.

Cosa aspettarsi dopo Natale

Il miglioramento delle condizioni meteo è atteso a partire da Santo Stefano, quando la goccia gelida inizierà a dissiparsi e le temperature torneranno gradualmente a salire. Tuttavia, il freddo lascerà il segno, con possibili gelate mattutine diffuse nelle aree interne anche nei giorni successivi.

Incertezza e aggiornamenti

È importante sottolineare che le retrogressioni delle gocce fredde sono difficili da inquadrare con precisione dai modelli matematici, e piccoli spostamenti del nucleo gelido possono cambiare radicalmente l’evoluzione. Nei prossimi aggiornamenti verranno forniti ulteriori dettagli sulla distribuzione e sull’entità delle nevicate, nonché sugli accumuli previsti.

In ogni caso, il Centro-Sud si prepara a vivere un Natale dal sapore pienamente invernale, con la possibilità di paesaggi innevati che renderanno le festività ancora più suggestive.




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