Meteo: riscaldamento stratosferico, cosa comporta quando accade? Spesso gelo e neve anche per l'Italia


di  Redazione, 16-12-2024 ore 14:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il meteo non si limita a ciò che accade vicino alla superficie terrestre, ma è influenzato anche da processi che avvengono negli strati superiori dell’atmosfera, in particolare nella stratosfera. Uno dei fenomeni più interessanti e rilevanti per l’inverno è il riscaldamento stratosferico, che può portare a conseguenze significative per il clima nelle settimane successive, spesso legate a condizioni di gelo e neve.

Cos’è il riscaldamento stratosferico?

Il riscaldamento stratosferico (o Stratospheric Sudden Warming, abbreviato SSW) è un fenomeno che si verifica quando le temperature nella stratosfera – lo strato atmosferico che si trova sopra la troposfera, tra i 10 e i 50 km di altitudine – aumentano rapidamente, fino a 50°C o più in pochi giorni. Questo riscaldamento anomalo può avere un impatto diretto sul vortice polare stratosferico, la grande area di bassa pressione e venti molto forti che si forma intorno al Polo Nord durante l’inverno.

Quando si verifica un riscaldamento stratosferico, il vortice polare può indebolirsi, dislocarsi o addirittura dividersi in più parti. Questo sconvolgimento può “propagarsi” verso il basso, influenzando anche la troposfera, dove si sviluppano le condizioni meteorologiche che percepiamo a livello del suolo.

Riscaldamento stratosferico e raffreddamento stratosferico: le differenze

Al contrario del riscaldamento, il raffreddamento stratosferico si verifica quando la temperatura nella stratosfera si mantiene anormalmente bassa, rafforzando il vortice polare. In questo caso, i venti zonali (ovvero i venti che scorrono da ovest verso est intorno al Polo Nord) diventano più forti, impedendo la discesa di aria fredda verso le latitudini medie. Di conseguenza, gli inverni tendono a essere più miti in Europa e nelle aree circostanti.

Quando invece si verifica un riscaldamento stratosferico, le dinamiche atmosferiche cambiano radicalmente. Il vortice polare può perdere forza e l’aria gelida presente alle alte latitudini viene spinta verso sud, aumentando la probabilità di ondate di gelo in Europa, Nord America e Asia.

Cosa succede quando il riscaldamento stratosferico si ripercuote sulla troposfera?

Non tutti i riscaldamenti stratosferici influenzano direttamente la troposfera, ma quando questo accade, le conseguenze possono essere rilevanti. Ecco i principali effetti:
    1.    Sconvolgimento del vortice polare troposferico: Quando il riscaldamento si propaga verso la troposfera, il vortice polare si indebolisce anche a livello del suolo. Questo porta spesso alla formazione di blocchi atmosferici, ovvero aree di alta pressione che ostacolano il normale flusso delle correnti occidentali.
    2.    Discese di aria gelida: Con il vortice polare indebolito, l’aria artica può spingersi verso sud, portando ondate di freddo intenso e nevicate fino a bassa quota nelle aree esposte. Questi episodi di gelo possono durare giorni o settimane, influenzando ampie regioni dell’Europa e del Nord America.
    3.    Neve anche in pianura: Le masse di aria fredda che scendono verso sud, incontrando l’umidità presente sul Mediterraneo, possono dar luogo a nevicate diffuse, anche in pianura. Eventi storici di gelo e neve in Italia, come quelli del 2012 o del 1985, sono stati associati a fenomeni di riscaldamento stratosferico.

Quanto tempo ci vuole per percepire gli effetti?

Gli effetti di un riscaldamento stratosferico non sono immediati. Di solito, il tempo necessario affinché l’alterazione raggiunga la troposfera è di circa 10-14 giorni. Questo rende possibile prevedere in anticipo gli impatti del fenomeno, aiutando a prepararsi a eventuali ondate di gelo e nevicate.

Gli scenari di questo inverno

Gli esperti tengono costantemente sotto osservazione i modelli stratosferici per identificare segnali di riscaldamento stratosferico. L’inverno 2024 potrebbe vedere uno o più episodi di SSW, con conseguenze potenzialmente significative per il clima in Europa. Se dovesse verificarsi un forte riscaldamento, le probabilità di condizioni invernali rigide aumenterebbero, specie tra gennaio e febbraio.

Un fenomeno da monitorare

Il riscaldamento stratosferico è uno dei meccanismi più complessi e affascinanti della meteorologia. Anche se non sempre si traduce in ondate di freddo, resta un indicatore cruciale per capire come potrebbe evolvere l’inverno. Monitorare questi fenomeni è fondamentale per prepararsi agli eventuali effetti, che spesso portano gelo e neve su molte regioni europee, Italia inclusa.

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