di Redazione, 14-12-2024 ore 10:00 |
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, l’attenzione si concentra sempre più sul meteo. Le domande che tutti si pongono sono: sarà un bianco Natale, con neve in pianura e un’atmosfera da fiaba? Oppure un anticiclone potrebbe rovinare i piani di chi spera in un paesaggio imbiancato? I principali modelli matematici, tra cui il celebre GFS (Global Forecast System) e l’europeo ECMWF, iniziano a delineare uno scenario più chiaro per i prossimi giorni, ed emergono importanti novità che potrebbero sorprendere molti. Lotta tra freddo polare e anticiclone subtropicale Il periodo natalizio rappresenta spesso un banco di prova per i modelli meteorologici. In questi giorni l’atmosfera è soggetta a intensi movimenti, con masse d’aria gelida provenienti dal Polo Nord che cercano di scendere verso le latitudini meridionali, trovandosi a scontrarsi con l’anticiclone subtropicale, tipico del Mediterraneo. Quest’anno non sembra fare eccezione. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli mettono in evidenza un’interessante battaglia tra un’irruzione di aria fredda artica, che punta a raggiungere l’Europa centrale e meridionale, e la resistenza dell’anticiclone delle Azzorre, che potrebbe invece portare stabilità atmosferica con cieli sereni e temperature relativamente miti per il periodo. La possibile irruzione artica: neve in pianura? Secondo i dati più recenti, tra il 22 e il 26 dicembre potrebbe verificarsi un’irruzione di aria fredda sull’Italia. Questo afflusso di aria polare, se confermato, sarebbe in grado di determinare un netto calo delle temperature, soprattutto sulle regioni del Centro-Nord. Il modello GFS, in particolare, suggerisce che una massa d’aria gelida potrebbe arrivare dal Nord Europa, generando un minimo depressionario sul Mediterraneo occidentale. Questa configurazione sarebbe ideale per innescare precipitazioni diffuse, con la possibilità di nevicate fino a quote molto basse, incluse le pianure del Centro-Nord e parte del Centro-Sud. Città come Milano, Torino, Bologna e Firenze potrebbero vedere i primi fiocchi, un evento che manca da diversi anni proprio durante il giorno di Natale. Leggi anche: Possibile Natale gelido anche sulle coste L’anticiclone potrebbe rovinare i piani? Dall’altro lato, il modello europeo ECMWF mantiene una posizione più cauta. Secondo le sue elaborazioni, l’anticiclone subtropicale potrebbe riuscire a spingersi verso l’Italia proprio intorno al 24 dicembre, bloccando l’ingresso delle correnti fredde e garantendo un Natale con clima stabile, anche se relativamente freddo al mattino per effetto delle inversioni termiche. In questo scenario, la neve sarebbe confinata esclusivamente alle aree montane, lasciando le pianure sotto cieli sereni o poco nuvolosi. L’anticiclone, sebbene portatore di condizioni stabili, potrebbe però far aumentare il fenomeno delle nebbie, soprattutto in Val Padana, creando disagi alla viabilità e un’atmosfera meno festosa rispetto a quella di un bianco Natale. La situazione al Centro-Sud: neve o pioggia? Per le regioni del Centro-Sud, lo scenario è altrettanto interessante. Se l’irruzione fredda dovesse concretizzarsi, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata sarebbero tra le regioni più esposte a nevicate a bassa quota. Le coste adriatiche potrebbero vivere l’emozione dei fiocchi di neve, un evento raro ma non impossibile nel periodo natalizio. In caso di dominio anticiclonico, invece, le temperature risulterebbero più miti, soprattutto lungo le coste, con cieli sereni o leggermente velati. Tuttavia, le aree interne, specie dell’Appennino, potrebbero continuare a sperimentare gelate notturne e mattutine, rendendo il paesaggio comunque invernale. Natale 2024: freddo a intermittenza o clima mite? Entrambi gli scenari previsti dai modelli hanno punti a favore e contro. Lo scenario di un’irruzione fredda porterebbe neve a basse quote, creando l’atmosfera perfetta per un bianco Natale, ma comporterebbe anche disagi per chi deve spostarsi, soprattutto sulle strade montane e collinari. Al contrario, un Natale anticiclonico garantirebbe stabilità atmosferica e facilità di movimento, ma con un clima meno tipico delle festività invernali. Quando avremo certezze? Le previsioni meteorologiche a medio termine sono sempre soggette a variazioni, soprattutto in situazioni complesse come quella attuale. I prossimi aggiornamenti dei modelli, attesi nei prossimi giorni, saranno fondamentali per comprendere se l’Italia sarà interessata da un’irruzione artica o se l’anticiclone riuscirà a imporsi. In ogni caso, la chiave sarà la traiettoria delle correnti fredde. Anche un leggero spostamento del minimo depressionario potrebbe determinare differenze significative nella distribuzione delle precipitazioni e nella possibilità di neve in pianura.