di Redazione, 13-12-2024 ore 14:50 |
Gli ultimi aggiornamenti del modello matematico numerico americano GFS (Global Forecast System) ribaltano completamente lo scenario meteorologico per i prossimi giorni. L’atteso freddo polare, inizialmente previsto per il periodo tra Natale e Capodanno, potrebbe anticipare il suo arrivo sull’Italia, portando condizioni climatiche estreme già tra venerdì 20 e sabato 22 dicembre. Questo cambiamento di scenario aumenta le possibilità di un impatto significativo sull’intero territorio nazionale, con freddo intenso e nevicate che potrebbero interessare anche le zone di pianura, soprattutto al Centro-Sud. L’aggiornamento del modello GFS: freddo polare anticipato Secondo l’ultimo run del modello GFS, un’irruzione di aria gelida di origine polare potrebbe raggiungere l’Italia già a partire dalla giornata di venerdì 20 dicembre. Questa massa d’aria, proveniente direttamente dal Polo Nord, sarebbe in grado di generare un marcato calo delle temperature su tutto il territorio italiano. Il dato più interessante riguarda la formazione di un minimo depressionario sul Mar Tirreno, il quale, interagendo con l’aria fredda, favorirebbe precipitazioni diffuse e nevicate fino a quote bassissime. Si tratta di un aggiornamento che sposta in avanti di alcuni giorni l’ondata di freddo attesa tra Natale e Capodanno, suggerendo che le condizioni invernali più rigide potrebbero manifestarsi già nella settimana precedente le festività. Previsioni per il Centro-Sud: neve in pianura possibile Lo scenario delineato dal modello GFS è particolarmente favorevole per le regioni del Centro-Sud. La combinazione di aria gelida e la formazione del minimo depressionario potrebbe determinare nevicate non solo in collina, ma anche a quote prossime alla pianura. Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata sembrano le aree più esposte a questo fenomeno, con la possibilità di accumuli significativi. Anche le coste adriatiche potrebbero vedere i primi fiocchi di neve, un evento non frequente per il mese di dicembre. Il Nord Italia: freddo intenso ma meno precipitazioni Al Nord, invece, il freddo sarà intenso ma le precipitazioni risulteranno più sporadiche, con possibili nevicate principalmente sulle Alpi e in alcune aree pedemontane. La Pianura Padana potrebbe assistere a fenomeni più limitati, anche se non si esclude la formazione di nebbie congelanti e gelate diffuse, che renderanno le condizioni particolarmente critiche per la viabilità. Un Natale sotto il segno dell’inverno Questo anticipo di freddo polare non esclude una nuova e più marcata irruzione tra Natale e Capodanno, come inizialmente previsto. Se confermato, l’Italia vivrebbe un periodo festivo da pieno inverno, con temperature rigide e possibili nevicate su vaste aree del territorio. Ipotesi ancora da confermare Va sottolineato che, al momento, questa evoluzione necessita di ulteriori conferme nei prossimi aggiornamenti. I modelli meteorologici, pur essendo sempre più affidabili, possono subire variazioni importanti nei dettagli, soprattutto quando si tratta di eventi di questa portata. La traiettoria precisa dell’aria polare e la posizione del minimo depressionario saranno elementi decisivi per determinare l’entità e la distribuzione dei fenomeni. Leggi anche: NATALE con i FIOCCHI sull'ITALIA Conclusioni L’Italia potrebbe essere investita da un’ondata di freddo polare prima del previsto, con un possibile impatto significativo tra il 20 e il 22 dicembre. Se l’ipotesi del GFS fosse confermata, ci troveremmo di fronte a uno scenario di grande interesse meteorologico, con neve fino a bassa quota e un inizio d’inverno che lascerebbe il segno. Per chi ha in programma spostamenti in quei giorni, sarà fondamentale seguire con attenzione i prossimi aggiornamenti e prepararsi a condizioni atmosferiche che potrebbero influire sulla viabilità e sulle attività quotidiane. Non resta che attendere ulteriori dettagli per scoprire se l’Italia sarà davvero protagonista di un evento meteorologico eccezionale. Ecco le mappe di GFS