Meteo: ecco il Burian! Italia nella morsa del gelo con neve furiosa. Quando l’inverno picchia duro


di  Redazione, 13-12-2024 ore 18:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il Burian, uno dei fenomeni meteorologici più temuti e affascinanti, rappresenta il vero volto dell’inverno più rigido e spietato. Questo vento gelido, di origine siberiana, porta con sé un’ondata di gelo intenso e spesso accompagnata da nevicate furiose, trasformando l’Italia in un paesaggio artico. Ma dove nasce il Burian? Come si forma l’anticiclone russo-siberiano, e quali effetti produce quando arriva sulla nostra penisola? Scopriamolo insieme.

Dove nasce il Burian e come si forma

Il Burian nasce nelle sterminate pianure della Siberia, una delle aree più fredde del pianeta. Questo vento gelido trae origine dall’anticiclone russo-siberiano, una vasta area di alta pressione che si sviluppa durante i mesi invernali a causa del raffreddamento intenso del suolo.

In Siberia, le temperature possono scendere stabilmente sotto i -40°C durante l’inverno. L’aria fredda, essendo più densa, tende a stagnare al suolo, formando un’alta pressione molto potente. Questo anticiclone è uno dei motori principali del Burian: quando il flusso atmosferico lo consente, l’aria gelida si mette in movimento, spingendosi verso sud-ovest. È in questa fase che il Burian prende vita, iniziando il suo viaggio verso l’Europa orientale e, talvolta, l’Italia.

Il Burian si manifesta come un vento molto freddo e secco, con velocità che possono superare i 50 km/h. Nonostante la sua origine arida, quando incontra l’umidità del Mediterraneo, questo vento può scatenare nevicate di eccezionale intensità, anche a livello del mare.

Gli effetti del Burian in Italia

Quando il Burian raggiunge l’Italia, il suo impatto è devastante. Le temperature crollano in poche ore, con valori che possono scendere di 10-15°C rispetto alle medie stagionali. Le giornate diventano gelide, con massime vicine allo zero anche nelle regioni più temperate e minime che sfiorano i -10°C o meno nelle aree interne.

Il fenomeno si manifesta con particolare violenza sul versante adriatico e nelle regioni del Centro-Sud. Qui, l’interazione tra l’aria gelida e l’umidità del Mediterraneo può generare vere e proprie bufere di neve. La neve, spinta dal vento, si accumula rapidamente, creando disagi significativi soprattutto nei centri urbani e lungo le infrastrutture. Anche il Nord Italia, seppur meno esposto al Burian diretto, può risentire dell’irruzione fredda, con nevicate diffuse e gelate estese.

La peculiarità del Burian è la capacità di portare neve fino alle coste. Città come Rimini, Ancona, Pescara, Bari e persino Napoli hanno vissuto episodi di nevicate storiche dovute al Burian. Le aree collinari e montuose, invece, vengono letteralmente sommerse dalla neve, con accumuli che possono superare il metro in pochi giorni.

Quando il Burian picchia duro: gli episodi storici

L’Italia ha vissuto diverse ondate di Burian memorabili nel corso degli anni, episodi che hanno lasciato un segno nella storia climatica del paese. Tra i più celebri, ricordiamo:
    •    Febbraio 1956: probabilmente uno degli inverni più freddi del XX secolo, con il Burian che portò neve e gelo su gran parte del paese. Roma fu imbiancata da una nevicata storica, e le temperature scesero ai minimi storici in molte località.
    •    Gennaio 1985: un altro episodio iconico, con temperature glaciali e nevicate straordinarie in tutto il Nord Italia. Milano e Torino furono sepolte sotto mezzo metro di neve, mentre il gelo colpì duramente anche il Centro-Sud.
    •    Febbraio 2012: il Burian tornò a farsi sentire con forza, soprattutto nelle regioni adriatiche e meridionali. L’Abruzzo e le Marche furono investite da bufere di neve che paralizzarono intere città, mentre il freddo raggiunse anche il Sud peninsulare.
    •    Febbraio 2018: più recentemente, il Burian fece il suo ingresso in Italia, portando nevicate sorprendenti fino a Napoli e alla costa adriatica. Le immagini di Roma innevata fecero il giro del mondo, rendendo questo evento uno dei più ricordati degli ultimi anni.

Quando il Burian colpisce: il lato estremo dell’inverno

Il Burian non è un fenomeno da sottovalutare. Le sue ondate di gelo possono avere impatti significativi sull’agricoltura, sui trasporti e sulla vita quotidiana delle persone. Le infrastrutture, soprattutto nelle aree non abituate a temperature così rigide, possono subire danni ingenti. Inoltre, l’esposizione al freddo estremo rappresenta un rischio per la salute, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Tuttavia, il Burian ha anche un fascino unico. La sua capacità di trasformare il paesaggio in poche ore, coprendo città e campagne con un manto di neve, lo rende un evento straordinario, che ogni appassionato di meteorologia attende con una certa trepidazione.

Conclusioni

Il Burian è il simbolo dell’inverno più rigido e spettacolare. Nato nelle gelide pianure siberiane, questo vento riesce a trasformare l’Italia in un paesaggio polare, portando con sé gelo e neve. Gli episodi storici di Burian, dal 1956 al 2018, testimoniano la potenza di questo fenomeno, capace di lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva. E mentre i suoi effetti possono essere devastanti, il Burian continua a rappresentare l’essenza stessa dell’inverno, con il suo volto spietato ma affascinante.

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Riusciremo a vedere un suo ritorno?

Non escludiamo affatto che proprio durante le festività natalizie il gelido vento delle steppe siberiane possa farci visita. Monitoreremo costantemente i modelli probabilistici per aggiornarvi.




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