![]() ![]() ![]() |
Il Natale del 1986 è rimasto impresso nella memoria meteorologica della Puglia come uno degli eventi più significativi degli ultimi decenni. Un’ondata di gelo di origine artica si abbatté sull’intera penisola italiana, raggiungendo anche le regioni meridionali, dove le temperature rigide e le nevicate furono eccezionali, trasformando la Puglia in un paesaggio fiabesco. Il contesto meteorologico Durante il Natale del 1986, una vasta massa di aria gelida proveniente dall’Europa settentrionale raggiunse l’Italia, portando con sé un’ondata di freddo intenso e neve abbondante. Questo fenomeno, originato da un blocco atmosferico sull’Atlantico, favorì l’afflusso di venti freddi che investirono anche il Sud, un evento raro per la Puglia, soprattutto in quelle proporzioni. Le temperature scesero sotto lo zero in gran parte della regione, mentre il cielo si coprì di nuvole cariche di neve, che non tardò a cadere anche a quote bassissime. Le nevicate e le città coinvolte La neve imbiancò gran parte del territorio pugliese, dalle colline alle coste. A Bari si registrarono circa 10 cm di neve, un accumulo straordinario per una città costiera. Le vie principali del capoluogo furono avvolte da un manto bianco, creando uno scenario quasi surreale. Anche Brindisi e Lecce furono colpite dalle nevicate: a Brindisi caddero circa 8 cm, mentre Lecce vide i suoi monumenti barocchi adornati da una sottile coltre nevosa. La situazione fu ancora più spettacolare nelle zone interne e collinari, come il Subappennino Dauno e la Valle d’Itria, dove gli accumuli superarono i 20 cm, rendendo i piccoli borghi incastonati nella neve. Giornate di ghiaccio Uno degli aspetti più impressionanti di quell’ondata di freddo furono le temperature minime, che in alcune aree della Puglia scesero fino a -7°C, con punte ancora più basse nelle zone interne. In molte città pugliesi, le temperature non superarono lo zero per diversi giorni, configurando quelle che vengono definite “giornate di ghiaccio”. Il fenomeno, oltre a essere meteorologicamente rilevante, ebbe un impatto significativo sulla vita quotidiana: strade ghiacciate, difficoltà nei trasporti e un rallentamento delle attività agricole, con danni alle colture sensibili al gelo. Un Natale indimenticabile Nonostante i disagi, il Natale 1986 rimane nel cuore dei pugliesi per la sua straordinarietà. Le famiglie trascorsero il 25 dicembre avvolte in calde atmosfere domestiche, con lo spettacolo della neve fuori dalle finestre che aggiungeva magia alle festività. I bambini giocavano all’aperto, costruendo pupazzi di neve in luoghi dove tali scenari erano considerati una rarità. Un evento raro ma non unico Episodi di neve e gelo come quello del 1986 sono rari per la Puglia, ma non impossibili. Il clima della regione, caratterizzato da inverni miti e ventilati, può occasionalmente subire irruzioni fredde di origine artica o siberiana, capaci di portare nevicate anche a bassa quota. Leggi anche: ecco il BURIAN a NATALE La memoria di un Natale speciale Il Natale del 1986 in Puglia è un ricordo che riunisce suggestione e straordinarietà. Quei giorni di freddo intenso e neve copiosa rimangono impressi non solo per i record meteorologici, ma anche per l’atmosfera magica che seppero creare, trasformando una regione nota per il sole e il mare in una cartolina natalizia degna del Nord Europa. Chissà che anche il Natale 2024 possa regalarci bianche sorprese. Ecco qualche immagine storica e le mappe dell'epoca Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: