di Redazione, 03-12-2024 ore 09:15 |
L’Immacolata 2024 si preannuncia all’insegna di condizioni meteorologiche estreme, con un’ondata di freddo artico che investirà l’Italia, portando neve abbondante sulle montagne e temporali violenti nelle pianure e lungo le coste. Gli ultimi aggiornamenti delineano un quadro meteo molto dinamico, caratterizzato da un crollo termico importante e da fenomeni intensi, con conseguenze rilevanti su buona parte del territorio nazionale. Tanta neve tra Alpi e Appennini La neve sarà una delle protagoniste di questa irruzione artica. Le correnti fredde in arrivo dal Polo, spinte da una configurazione barica favorevole, andranno a scontrarsi con l’aria più mite presente sul Mediterraneo, generando condizioni ideali per abbondanti nevicate. Le Alpi saranno interessate da accumuli significativi, con la possibilità di raggiungere o superare i 50-80 cm di neve fresca nelle zone maggiormente esposte, soprattutto lungo i versanti centro-orientali. Anche gli Appennini riceveranno il loro carico di neve, con fiocchi attesi già dai 700-1000 metri nelle prime fasi, ma con la possibilità di quota neve in rapido calo fino ai 500-600 metri durante i fenomeni più intensi. Questa situazione sarà particolarmente favorevole per le località montane, ma potrebbe creare disagi a livello di viabilità e trasporti, specialmente nei passi alpini e appenninici, dove si raccomanda massima attenzione. Temporali furiosi e fenomeni estremi Uno degli aspetti più preoccupanti di questa ondata di maltempo saranno i temporali furiosi, innescati dai forti contrasti termici tra l’aria artica in arrivo e le correnti miti preesistenti. Questi fenomeni potrebbero risultare particolarmente intensi, con grandine, graupel (neve tonda) e gragnola, soprattutto nelle zone costiere e nelle pianure del Centro-Sud. Le regioni più colpite da questi temporali sono ancora in fase di definizione, poiché i modelli matematici continuano a mostrare variazioni significative. Tuttavia, le aree tirreniche e adriatiche sembrano essere tra le più esposte, con la possibilità di rovesci intensi accompagnati da raffiche di vento di burrasca e, localmente, da fulminazioni frequenti. Questi fenomeni potrebbero avere un impatto notevole, con rischio di allagamenti e danni dovuti alle grandinate. Incertezza dei modelli: quadro barico in evoluzione La situazione barica che determina questa irruzione artica è in continua evoluzione. I modelli meteorologici aggiornati evidenziano una grande variabilità nell’esatta posizione dei minimi di pressione e delle masse d’aria fredda. Questo rende complesso definire con precisione le aree più colpite e l’intensità dei fenomeni. Questa incertezza è legata alla particolare configurazione geografica dell’Italia, con le Alpi e gli Appennini che agiscono come barriere naturali, modificando la traiettoria delle masse d’aria e dei fronti perturbati. Per questo motivo, ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni saranno fondamentali per avere un quadro più chiaro. LEGGI ANCHE: come sarà l'inverno 2024/25, l'outlook Uno sguardo al proseguo di dicembre Se l’Immacolata porterà un primo assaggio dell’inverno artico, il prosieguo del mese potrebbe riservare ulteriori sorprese. Le proiezioni a lungo termine suggeriscono un raffreddamento ancora più marcato nella seconda parte di dicembre, con la possibilità di irruzioni di aria gelida di matrice siberiana. Questo scenario, se confermato, potrebbe portare temperature rigide e nuove nevicate anche in pianura, soprattutto al Nord e lungo le coste adriatiche. Conclusioni L’Immacolata si prospetta come una giornata caratterizzata da maltempo diffuso, neve abbondante in montagna e temporali violenti in molte zone del Paese. La situazione, resa incerta dall’evoluzione dei modelli, richiede attenzione e aggiornamenti costanti. Il grande freddo, comunque, sembra destinato a caratterizzare anche la seconda metà di dicembre, regalando un inverno che si preannuncia intenso e gelido. Alcune mappe per l'Immacolata Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: