Meteo: la Nina sconvolge l’inverno. Il gelo e la neve colpiscono l’Italia ripetutamente. L’analisi


di  Redazione, 03-12-2024 ore 11:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno 2024/25 potrebbe essere ricordato come uno dei più rigidi e dinamici degli ultimi anni, a causa di un fenomeno meteorologico globale noto come La Niña, che sta avendo un ruolo decisivo nel plasmare le condizioni atmosferiche a livello planetario, influenzando anche l’Italia.

Cos’è La Niña e come si forma

La Niña è un fenomeno climatico caratterizzato da un anomalo raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale e orientale. Questo raffreddamento è causato da un’intensificazione degli alisei, i venti costanti che soffiano da est a ovest lungo l’equatore, che spingono l’acqua calda verso l’Asia e lasciano emergere acqua più fredda dalle profondità oceaniche al largo del Sud America.

Gli effetti di La Niña non si limitano al Pacifico, ma si ripercuotono sull’intera circolazione atmosferica globale, modificando il comportamento delle correnti a getto. Questo genera configurazioni di blocco e dinamiche atmosferiche capaci di portare freddo intenso e condizioni meteorologiche estreme in molte parti del mondo, inclusa l’Europa e l’Italia.

L’impatto di La Niña sull’inverno italiano

Grazie all’influenza di La Niña, l’inverno 2024/25 si prospetta diverso dai precedenti, con un aumento della probabilità di attacchi di aria artica e continentale. Le correnti fredde provenienti dalla Siberia e dal Polo Nord potrebbero raggiungere l’Italia ripetutamente, portando gelo intenso e nevicate fino in pianura, in particolare al Centro-Nord e sulle coste adriatiche.

I periodi più favorevoli all’arrivo del grande freddo saranno probabilmente:

    •    La seconda parte di dicembre fino agli inizi di gennaio, quando un blocco atlantico potrebbe spingere l’aria artica verso il Mediterraneo.
    •    La seconda parte di febbraio, che storicamente rappresenta uno dei momenti più propizi per irruzioni fredde di matrice siberiana.

Gelo e neve: cosa aspettarsi

Durante i picchi di freddo, le temperature potrebbero scendere ben al di sotto dello zero, sia in montagna che in pianura, con un elevato rischio di nevicate abbondanti. Le regioni più esposte saranno le pianure del Nord, le aree interne del Centro e le coste adriatiche, ma ondate di gelo potrebbero raggiungere anche le regioni meridionali. Le Alpi e gli Appennini vedranno accumuli di neve importanti, con effetti positivi per il turismo invernale.

Un inverno dinamico e imprevedibile

La combinazione tra La Niña e la posizione geografica unica dell’Italia, con le sue barriere naturali come le Alpi e gli Appennini, potrebbe creare un quadro meteorologico estremamente dinamico, caratterizzato da continui cambiamenti. L’influenza di La Niña, unita alle oscillazioni del Vortice Polare, potrebbe accentuare la frequenza e l’intensità delle irruzioni fredde, rendendo questo inverno particolarmente interessante dal punto di vista climatico.

Conclusioni

La Niña avrà un ruolo cruciale nell’inverno 2024/25, con il potenziale di sconvolgere le condizioni atmosferiche italiane. Gelo, neve e dinamiche invernali intense potrebbero essere protagonisti, offrendo un quadro invernale che mancava da tempo. L’attenzione si concentra ora sui prossimi aggiornamenti meteorologici per confermare l’esatta evoluzione di questa stagione che promette di essere storica.

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Alcune mappe che ci spettiamo come assetto barico preponderante dell'inverno 2024-25

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:

 




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