Meteo: freddo e neve dritti sull’Italia. Il gelo artico sta per arrivare. L’inverno ruggisce e presto anche il Burian


di  Redazione, 02-12-2024 ore 07:15      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un poderoso blocco atlantico è in fase di formazione questa settimana, gettando le basi per l’arrivo di una delle prime grandi incursioni fredde della stagione. Questa configurazione atmosferica permetterà all’aria artica di spingersi verso il Mediterraneo centrale, puntando dritta sull’Italia proprio in concomitanza con la festa dell’Immacolata. Ciò che si prospetta è una fase di gelo intenso, con temperature estremamente basse sia in quota che nei bassi strati, e il potenziale per nevicate a quote molto basse.

L’arrivo del freddo artico: una configurazione esplosiva

Le analisi meteorologiche indicano che l’aria fredda di matrice artica sarà accompagnata da valori termici estremi. In particolare, a 500 hPa (circa 5.000 metri di altitudine), le temperature potrebbero toccare i -38°C, un valore indicativo dell’intensità dell’aria fredda in arrivo. Con il passare dei giorni, il freddo inizierà a radicarsi anche nei bassi strati, portando a un progressivo raffreddamento su tutto il territorio nazionale.

La dinamica atmosferica prevede inoltre la formazione di una bassa pressione sul Mediterraneo centrale, che potrebbe innescare precipitazioni estese. In un contesto così freddo, queste precipitazioni potrebbero facilmente trasformarsi in neve, scendendo fino a quote molto basse o addirittura in pianura in alcune regioni. Le aree più esposte a questo tipo di fenomeni potrebbero essere quelle del versante adriatico e del Sud, ma non si escludono sorprese anche sul lato tirrenico.

Un’ondata fredda che ricorda il passato

Questa configurazione ricorda vagamente alcune grandi ondate di freddo che hanno segnato la storia meteorologica italiana. Un esempio significativo è quello del febbraio 2012, quando un potente blocco atlantico favorì la discesa di aria gelida dalla Siberia, causando nevicate eccezionali su molte regioni italiane, inclusa Roma. Anche nel gennaio 1985, un’altra storica ondata di gelo portò nevicate abbondanti in pianura padana e temperature record in tutto il Paese. Ciò solo per dire che non è così impossibile che il grande freddo arrivi sul nostro Paese pur se sono necessari diversi incastri.

Sebbene ogni evento meteorologico abbia caratteristiche uniche, le attuali proiezioni lasciano intravedere la possibilità di una fase fredda altrettanto significativa, con il potenziale per nevicate a quote molto basse.

Burian in arrivo per Natale?

Dopo questa prima incursione artica, l’atmosfera potrebbe predisporre le condizioni per l’arrivo di correnti siberiane, comunemente associate al temuto Burian. Questo vento gelido, proveniente dalle steppe russe, porta con sé un freddo secco e intenso, capace di far precipitare le temperature su valori eccezionalmente bassi e di innescare fenomeni nevosi anche in pianura.

Le proiezioni a lungo termine suggeriscono che questa fase potrebbe concretizzarsi nella seconda metà di dicembre, forse proprio in concomitanza con le festività natalizie. L’idea di un Natale innevato e gelido, oltre a evocare scenari da cartolina, potrebbe rappresentare un’ulteriore conferma dell’impatto che il riscaldamento globale ha sulla dinamicità dell’inverno, con eventi estremi sempre più accentuati.

Conclusioni

Il quadro meteorologico per il mese di dicembre si preannuncia decisamente interessante. L’arrivo del gelo artico per l’Immacolata segna l’inizio di una fase invernale che potrebbe culminare con l’arrivo del Burian nel periodo natalizio. Le previsioni a medio e lungo termine saranno decisive per confermare o meno questa tendenza, ma le condizioni attuali sembrano puntare verso un dicembre all’insegna del freddo e della neve, rendendo questo inverno già memorabile.

 

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