di Redazione, 12-11-2024 ore 12:00 |
Nei prossimi giorni, l’Italia e gran parte dell’Europa saranno interessate da una serie di cambiamenti atmosferici importanti che porteranno dapprima piogge abbondanti, specialmente sull'Europa centrale e sulla Gran Bretagna, e poi una brusca irruzione di freddo polare. Prima fase: le piogge al Centro-Sud Italia La prima fase di questo peggioramento è rappresentata dall’arrivo di un'area di bassa pressione proveniente dall'est europeo. La perturbazione si sposterà verso la penisola italiana, portando piogge intermittenti in particolare sulle regioni centrali e meridionali. Le regioni come Lazio, Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria dopo l'alta pressione di queste settimane, vedranno arrivare tra oggi martedì 12 novembre e giovedì 14, nubi con rovesci e qualche temporale localmente più intenso. Le piogge potrebbero essere moderate sulla Sardegna e in Sicilia, dove le temperature rimarranno relativamente miti, pur mantenendo un clima instabile. Questa fase di maltempo durerà qualche giorno appunto e porterà un generale rinnovamento delle riserve idriche, pur in un contesto comunque ancora siccitoso.
Seconda fase: l’arrivo del gelo polare Subito dopo la fase di breve maltempo e piogge, un cambiamento radicale sarà in arrivo per l’Europa e l’Italia. Dalle regioni artiche scenderà una massa di aria fredda che si spingerà verso l’Europa centrale e meridionale, coinvolgendo anche la penisola italiana. Questa irruzione di gelo polare farà abbassare rapidamente le temperature, con un calo brusco su tutto il continente. In Italia, le prime regioni a risentirne saranno quelle settentrionali, con l’arrivo del freddo già nelle regioni alpine e prealpine, e un calo delle temperature accompagnato da venti gelidi di tramontana e grecale. Le nevicate faranno la loro comparsa a quote relativamente basse sull’arco alpino, interessando anche località di media collina. Il target temporale sarà sempre lo stesso, ovvero tra la fine della seconda decade di novembre e la terza decade. Nei giorni successivi, l’aria polare si estenderà al Centro-Sud, portando un calo termico significativo anche in queste aree. Sulle zone appenniniche del Centro, come Abruzzo e Umbria, non si esclude la possibilità di neve a quote di media-bassa collina, attorno ai 500-700 metri. In appennino meridionale, la neve potrebbe scendere fino ai 700-900 metri. Questi cambiamenti meteorologici indicano l’arrivo anticipato di condizioni invernali e ricordano l’importanza di monitorare le previsioni per affrontare al meglio sia le fasi di maltempo sia il successivo calo delle temperature. Probabile NEVE anche a NATALE, proprio il giorno 25. Ne parliamo in questo articolo. Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: