di Redazione, 02-11-2024 ore 08:43 |
L'autunno, seppur sottotono, continua tra alti e bassi e in attesa di capire cosa ci riserverà ancora novembre, spostiamo lo sguardo, con una LINEA di TENDENZA molto larga, a quello che potrebbe accadere durante la PROSSIMA STAGIONE invernale. Iniziando da DICEMBRE. E dunque, la domanda è lecita: CHE INVERNO SARA'? Partiamo con l'analisi di alcuni fattori Influenza dell'attività solare sull'inverno L'influenza del sole sul clima della terra si esplica, attraverso le fluttuazioni, apparentemente modeste, della quantità di quantità di energia irradiata in 2 distinti cicli periodici durante i quali raggiunge un valore massimo e poi un valore minimo. L'attività solare è in forte da 15-20 anni e seguiterà a calare almeno per prossimi 10 anni a seguito di un altro ciclo periodico di circa 90 anni. Quindi nei prossimi 5-10 anni si sommerà la scarsa attività solare del ciclo undecennale e quella del ciclo di 90 anni, dando luogo alla minima attività solare degli ultimi 100 anni. Ma quando l'attività solare viaggia verso il suo valore minimo, allora in inverno è minima anche la radiazione solare in arrivo tra 0-30° latitudine (entro il circolo polare in inverno è nulla o quasi). Pertanto la stratosfera equatoriale e subtropicale tende a raffreddarsi. Il raffreddamento è in genere avvertito solo nella stratosfera equatoriale (tra 18 e 50 km di altezza) perché la modesta densità dell’aria a tali quote bariche, fa sì che qui le variazioni seppure molto modeste di radiazione solare (appena 1 watt/m2 ) producano sensibili variazioni di temperatura. Ma il raffreddamento stratosferico tra 0 e 30 gradi di latitudine ha diminuito, l’indice zonale, ovvero il dislivello barico equatore-polo, il vero motore delle correnti occidentali tra 30 e 60° di latitudine, le quali pertanto, in inverno, sono state costrette a rallentare e, come tali, ad ondularsi più che mai nel verso dei meridiani dando vita ad anticicloni di blocco sulle Isole britanniche e freddi cicloni sull'area euroatlantica (NAO negativa!). Ecco perché in corrispondenza dei minimi di 11-12 anni nell'attività solare l'inverno è stato più rigido nell'emisfero Nord e anche in Italia. Tali onde in inverno riescono penetrare spesso anche la stratosfera artica ove iniettano flussi di calore da più basse latitudini (stratwarming). Quindi con attività solare molto debole, come dovrebbe essere nell'inverno 2024/2025, è più probabile un surriscaldamento della stratosfera polare il quale, in contrapposizione al raffreddamento della stratosfera equatoriale e subtropicale, provoca a sua volta un ulteriore indebolimento dell’indice zonale e quindi un ulteriore rallentamento delle correnti occidentali, con conseguenti più frequenti irruzioni di aria polare verso le medio-basse latitudini E QUINDI verso l'ITALIA. E dicembre? L'Alta Pressione delle Azzorre riuscirà a spingersi verso le alte latitudini europee, bloccando la corrente a getto, correnti gelide direttamente dal cuore della Russia settentrionale avrebbero così la possibilità di gettarsi sul mediterraneo centrale portandoci neve in pianura, tra il 10 e il 20 dicembre, e anche sulle spiagge (soprattutto del versante adriatico in quanto maggiormente esposto alle correnti molto fredde da est) ma anche gelo a ripetizione su tutte le regioni. Stessa cosa anche a gennaio. Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: