Meteo: segnali dall'alto, ma non sono gli UFO. Il vortice POLARE va in frantumi, Gelo e NEVE sull'ITALIA a partire da...


di  Redazione, 29-12-2023 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Siamo ormai agli sgoccioli di questo 2023, con tutto quello che ci portiamo dietro, sia nei ricordi che meteorologicamente. E' stato un anno particolare, con alluvioni, siccità e poco spazio per il freddo. D'altronde non è affatto una novità che siamo ormai in un contesto di global warming conclamato. Gli inverni tendono ad accorciarsi e gli eventi diventano sempre più catastrofici. La normalità meteo sembra solo un lontano ricordo.

In tutto ciò però non significa che il freddo non può comunque scendere a latitudini meridionali. Ebbene, è proprio il caso di dire che giungono segnali dall'alto, sempre più pressanti. No, non abbiamo a che fare con gli ufo e con E.T. o con altri segnali da un pianeta sconosciuto, bensì restiamo sul nostro di pianeta, semplicemente saliamo un pò in altezza atmosferica, andando a toccare la stratosfera, che è quello strato sopra le nostre teste appena sopra la troposfera (luogo in cui invece si verificano gli eventi meteorologici).

I continui aggiornamenti dei modelli matematici mostrano un potente riscaldamento stratosferico (stratwarming) che dovrebbe concretizzarsi proprio tra la fine del 2023 e l'inizio dell'anno nuovo 2024. Il riscaldamento avverrà sulla verticale della Siberia e avrà sicuramente un impatto importante per il vortice polare stratosferico. Ricordiamo sempre che noi viviamo in troposfera ed è lì che dobbiamo sempre guardare, anche se in alcuni casi i due diversi piani sono in sincronia, pertanto si condizionano a vicenda.

Sarà proprio questo caso dove i piani atmosferici sembrano andare in accordo. C'è da dire comunque che molto probabilmente questo intenso stratwarming non spaccherà subito il vortice polare, ma avrà comunque l'onere di indebolirlo in maniera considerevole, difatti i venti zonali sono quasi previsti ad inversione totale, che comunque non avverrà per poco. Le conseguenze di questo primo riscaldamento stratosferico non saranno comunque indifferenti. L'onda atlantica verrà sollecitata e partirà un primo vero blocco alle correnti zonali. Il freddo quindi si metterà in direzione dell'Europa, solcando latitudini più meridionali.

Freddo e neve quindi saranno alle porte dell'Europa e dell'Italia sin a partire dal 7/9 gennaio e per giorni seguenti. I primi attacchi saranno di matrice artica ma non escludiamo anche un apporto continentale sin da subito. Questo sarà il primo step, dove ovviamente saremo più precisi nei prossimi aggiornamenti.

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Ci sarà però a nostro avviso anche un altro step atmosferico importante. Difatti un vortice polare così indebolito, continuerà a favorire attriti e riscaldamenti stratosferici. Sarà proprio quest'ultimo, che noi crediamo intorno al 18/22 gennaio che favorirà la scissione definitiva del vortice polare in un vero e proprio split di esso. Un pezzo del vortice si porterà sul Canada, mentre l'altro viaggerà in direzione siberiana. Sarà quindi importante valutare anche questo ulteriore movimento, perchè potrebbe davvero partire un'onda lunga in grado di veicolare masse d'aria gelide verso l'Europa, il temuto BURIAN, che avrà possibilità concrete di conquistare molti territori dopo il 20 gennaio e buona parte di febbraio.

Ribadiamo che parliamo sempre di tendenze, pertanto mai certe e sempre soggette a cambiamenti, ma allo stesso modo crediamo che la seconda parte dell'inverno possa davvero far parlare di sè. Seguiteci.

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:




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