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Fa oggi ufficialmente il suo ingresso il solstizio d'inverno, che sancisce l'arrivo dell'inverno astronomico. Come tutti ormai sappiamo invece il 1° dicembre segna l'ingresso dell'inverno meteorologico. La vera notizia però è che l'inverno non è ancora mai partito veramente. Ci siamo resi conto un pò tutti che il clima non ha affatto assecondato quella che dovrebbe essere la stagione invernale in quanto tale. Le temperature si sono mantenute e si mantengono ancora per lo più al di sopra della norma. Non va meglio sul resto dell'Europa e in quasi tutto l'emisfero settentrionale. Anche l'America ha visto finora anomalie davvero elevate e da record sui territori canadesi. Anche la stessa New York, città notoriamente associata a nevicate natalizie, viaggia invece su temperature decisamente miti per la zona. Anche sull'Europa, a parte la sfuriata polare del mese di novembre, dove la neve ha potuto ricoprire vasti territori, è rimasta a secco dal vero freddo duraturo. Certamente siamo ancora a dicembre pertanto, come ben sappiamo, sono i mesi seguenti quelli che in genere offrono il lato più crudo. Di certo le premesse non sono state affatto però incoraggianti. Ma cosa succederà? Abbiamo già parlato in altri editoriali di un possibile cambio di rotta a causa dello STRATWARMING, quel fenomeno di riscaldamento stratosferico che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere. Ebbene, proprio questo riscaldamento che dovrebbe concretizzarsi entro la fine dell'anno corrente, scombussolerà un pò i piani del vortice polare, che vedrà improvvisamente un effetto destabilizzante. In genere le conseguenze di uno stratwarming, si manifestano molto rapidamente, ovvero nell'arco dei 7/10 giorni da quando esso avviene. Pertanto le date che vanno dal 2/3 gennaio al 10/12 gennaio, sarebbero quelle designate per un cambio di scenario forse importante. Dapprima pensiamo infatti che si innescheranno condizioni che porteranno ad un regime di attacchi polari artici, forse già intorno alla fine dell'anno, anche se non collegati direttamente allo stratwarming, ma di natura prettamente troposferica. Quello che invece potrebbe rivelarsi un effetto domino, avverebbe appunto nei giorni precedentemente menzionati. Le correnti infatti potrebbero poi disporsi sempre più ad artiche-continentali, man mano diventando molto più fredde. Non escludiamo appunto che possa apparire improvvisamente il pericolo BURIAN, anche se non ancora paventato nell'elaborazioni dei modelli numerici. Sicuramente siamo ancora lontani dal periodo designato, ma abbiamo modo di credere secondo le nostre analisi, che possa davvero rappresentare una svolta invernale, con gelo e neve che sarebbero poi alle porte dell'Italia. Ai prossimi aggiornamenti. Ecco le mappe che mostrano scenari molto freddi a gennaio Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: