di Redazione, 13-03-2023 ore 11:30 |
Siamo ormai al passaggio di boa del mese di marzo, dove la prima metà non ha prodotto grossi scossoni in ambito meteo sull'Italia, bensì invece in tutte le nazioni al di sopra del 50esimo parallelo, si sono abbattute vere e proprie bufere di neve anche in pianura. La neve tra l'altro ha fatto la sua comparsa anche a Londra, ricoprendola di bianco. Adesso siamo in una fase interlocutoria, quasi di attesa, dove le temperature tendono a guadagnare qualche grado verso l'alto e fin qui non ci sarebbe novità dato che siamo in un periodo in cui i valori termici dovrebbero comunque assecondare la primavera o perlomeno una parvenza di essa. Tutto però non è come sembra. Aria fredda dal polo infatti è pronta per riversarsi sull'Europa meridionale producendo a breve un abbassamento drastico delle temperature e apportando anche un guasto del tempo. Leggi: ARRIVA il FREDDO e la NEVE a BASSA QUOTA A partire dalla giornata di martedì 14 marzo, l'aria polare, addossata al di là delle alpi, tracimerà man mano verso l'Italia, innescando una bassa pressione proprio sui mari del nostro Paese. Le precipitazioni inizieranno a cadere dapprima al Nord, per spostarsi gradualmente sul resto d'Italia durante la giornata di mercoledì 15 marzo, specie sul versante adriatico. Sarà comunque una parentesi invernale, anche se non gelida, i valori termici perderanno tra i 5 e i 10 gradi rispetto ai giorni precedenti. Cadrà anche la neve fino a quote basse dei rilievi esposti ad oriente. Guarda il VIDEO: IMPATTO VIOLENTISSIMO a 200kmh, l'AUTO si DISINTEGRA Successivamente il tempo sarà in miglioramento ed a partire dal weekend le temperature tenderanno nuovmanete ad aumentare, fino a portarsi su valori decisamente miti primaverili. La solita altalena di marzo insomma. Ma dopo cosa succederà? L'ultima decade del mese vedrà dapprima una fase stabile sull'Italia, dove le correnti tenderanno a scorrere da ovest verso est, mantenendo i valori termici decisamente miti. Ma quando ormai il clima parlerà di primavera inoltrata, all'orizzonte tutto non sarà nuovamente come sembra. Difatti, il vortice polare quest'anno sembra avere molte vite e sta attardando ancora il suo decadimento stagionale. Questo vuol dire che le sortite si aria fredda fino a latitudini basse non sono affatto scongiurate. Una di queste potrebbe proprio proporsi negli ultimi 10 giorni di marzo e farci piombare in inverno da un momento all'altro. I modelli matematici su questo aspetto sono molto discordi fra loro, mostrando elaborazioni diverse a seconda dei centri di calcolo presi in considerazione. La parte finale del mese ancora non sembra essere chiara e molto soggetta a repentini cambi di programma. Secondo le nostre considerazioni, se è vero che le temperature tenderanno ad aumentare, resta comunque la probabilità di freddo tardivo. Continuiamo a ribadirlo, consci che si tratta di una possibilità, non di una certezza. Resta il fatto però, che i movimenti meteorologici sull'emisfero nord non sono ancora definitivamente primaverili. Ecco alcune mappe del modello canadese GEM che mostrano un possibile blocco per la terza decade con freddo pronto a riversarsi sull'Europa meridionale