di Redazione, 08-03-2023 ore 11:30 |
Abbiamo parlato di una possibile seconda e terza decade del mese di marzo più predisposta a discese del freddo verso latitudini più meridionali rispetto alla stazionarietà del gelo siberiano oltre il 50esimo parallelo di questo inizio di mese. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici sono eloquenti. Dopo la fase più temperata che avremo durante la prima parte della seconda decade, con temperature anche intorno ai 17°/21°C di massima, ecco che il quadro barico ridisegnerà il clima dell'Europa. Una leggera frenata zonale infatti, permetterà all'alta pressione atlantica di frapporsi tra le più miti correnti oceaniche e il gelo presente sul nord Europa. La conseguenza sarà quella di avere un blocco utile alla discesa di parte del freddo anche sull'Europa meridionale, quindi sull'Italia. Questa nuova improvvisa fase potrebbe palesarsi molto presto, ovvero tra il 15 e il 18 marzo. Come abbiamo più volte detto, le nostre analisi a lungo termine mettevano in conto di una possibile ondata fredda tardiva, più propensa intorno alla fine della seconda decade, ma ancor più nella terza. Leggi: WEEKEND con IMPROVVISO BOOM di caldo sull'ITALIA, poi ARRIVA FREDDO e PIOGGIA Ebbene, questo primo possibile attacco freddo risulta essere addirittura in anticipo sulla tabella di marcia che avevamo pensato. Diversi modelli matematici, attraverso gli ultimi aggiornamenti mostrano proprio questo tipo di scenario. Su tutti UKMO (acronimo di united kingdom meteo office, il modello inglese tra i più prestigiosi al mondo), che mostra un'ondulazione media in atlantico, capace di far scendere buona parte del freddo al di sotto delle nazioni europee centrali. Ma anche GFS (il modello americano) non è da meno. LEGGI anche: NUOVA variante COVID, scatta l'ALLARME Ecco le mappe del modello inglese UKMO e di quello americano GFS che mostrano il blocco atlantico e la possibile discesa fredda a tutte le quote ormai alle porte dell'Italia Se questo avvenisse, il freddo e la neve sarebbero praticamente ad un passo dal nostro Paese. Ma non solo. I contrasti termici generati fra masse d'aria opposte (ricordiamo infatti che prima avremo una rimonta temporena di aria calda nord africana), potrebbero dar vita poi a precipitazioni più intense, con temporali diffusi e nevicate a quote molto basse. Intanto noi prendiamo atto di questa possibilità che sorge in anticipo e quasi inaspettata. D'altronde siamo a marzo, un mese in cui, lo ribadiamo, gli scambi meridiani sono più accesi e spesso tendono a palesarsi in maniera repentina, tant'è che i modelli matematici possono improvvisamente cambiare gli scenari da un run all'altro. Attendiamo i prossimi aggiornamenti, perche se questa nuova impostazione barica dovesse trovare conferma, allora ci troveremmo davvero con freddo, neve e temperature sottomedia in gran parte del nostro Paese. Per ora ci limitiamo a guardare cosa ha in serbo la natura per noi, consci che a comandare il tempo è sempre lei e noi possiamo solo essere narratori dei fatti meteorologici che essa decide. Seguiteci, perchè i cambi di scenario durante questo mese possono davvero cogliere di sorpresa.