Siamo appena entrati nella terza decade di febbraio, pur se con qualche giorno in meno, visto che il mese in questione presenta i suoi soliti giorni mancanti. Questo però poco interessa alla natura e alla meteorologia, che prosegue invece il suo percorso senza fare troppi conti numerici. L'alta pressione che ha ormai preso possesso di gran parte dell'Europa, Italia compresa, non avrà vita molto lunga. Di certo continuerà a condizionare le giornate di questa ultima parte di febbraio, anche se verrà scalzata via ancor prima che esso finisca.
Sarà infatti un primo ribaltone. Nell'ultimo weekend del mese più corto dell'anno, un improvviso attacco di aria artica prenderà sempre più piede da nord, andando a mescolare le carte in maniera turbolenta. L'aria fredda proveniente dal Nord Europa con radici artico marittime, entrerà dirompente in parte dall'adriatico sull'Italia centro-settentrionale, ovviamente con tutte le conseguenze del caso. Nello stesso tempo una bassa pressione proveniente dalle baleari si posizionerà sulla Sardegna e creerà il mix perfetto per le precipitazioni su gran parte del Paese.
Tanta pioggia sarà distribuita in maniera quasi omogenea sull'Italia, con buona sorte di alcune zone in evidente deficit idrico. Ma non solo. L'aria fredda che riuscirà a passare dall'adriatico (con la maggior parte diretta invece oltralpe), abborderà sul settentrione e sull'Emilia Romagna dando luogo a possibili nevicate a quote molto basse. Questa ipotesi è ancora in ballo, perchè i modelli non hanno ben inquadrato la traiettoria esatta dell'aria fredda, anche se salgono le quotazioni di possibili precipitazioni nevose (tra domenica 26 e martedì 28 febbraio) su gran parte delle pianure del Nord, specie tra Piemonte, Lombardia e Liguria, con fiocchi su tutti i rilievi sin da bassa quota sul resto delle regioni settentrionali. Pioggia sul resto del Centro-Sud.
Ecco le mappe del possibile guasto di fine febbraio
Questo però sarà solo l'antipasto. Il vero ribaltone lo vivremo durante il mese di marzo, come da tempo andiamo affermando. Forse lo precisiamo ogni volta, ma è bene ribadire che analizzare un periodo temporale oltre i 5/7 giorni significa entrare già nel campo della tendenza, pertanto soggetto a cambiamenti. Quello che vogliamo sottolineare però è la possibilità di vivere un evento di magnitudo importante su gran parte dell'Europa, Italia compresa, nel periodo tra il 3 e il 18 del mese. Questa ipotesi rappresenta già una svolta molto significativa per l'andamento climatico che il mese di marzo potrebbe poi assumere. Leggi anche: SCONQUASSO a MARZO, ECCO il BURIAN
Un MMW (mid-winter major warming) di tipo SPLIT scompiglierà non poco l'intero emisfero settentrionale, andando a ricollocare la maggior parte della vorticità del polo sulla Siberia e conseguentemente permettendo alle figure bariche di posizionarsi a seconda dello sconquasso creato. Un blocco possente si frapporrà proprio sull'atlantico con alta pressione centrata sulla Groenlandia. Da qui partità il moto antizonale delle masse d'aria, che dalla Siberia cominceranno a venire verso occidente. Ovviamente dipenderà poi dal posizionamento dell'alta pressione rispetto alla direzione dell'aria gelida per decretare i territori più colpiti. Leggi: BOMBA GELIDA a SPASSO per l'EUROPA durante MARZO
Sarà comunque storia. Sicuramente per molte nazioni europee. L'Italia si troverà in una fase di attesa, ma le frequentazioni dei modelli matematici stanno cominciando a vedere un coinvolgimento del nostro Paese sempre più significativo. Inutile sottolineare cosa potrebbe comportare una massa gelida così estesa perchè sarebbe uno show di nevicate in pianura su ogni territorio colpito. Il burian quindi vuole fare la voce grossa, con gelo e neve anzitutto su gran parte dell'Europa, ma con buona probabilità anche sull'Italia. Sarà bene prepararsi a questo possibile evento che si annuncia sicuramente esplosivo per la parte di stagione in cui si verrà a palesare. Noi continueremo a monitorare questo importante periodo meteorologico in arrivo, dandovi gli aggiornamenti in maniera frequente. L'inverno non vuole ancora finire.
Ecco le mappe della possibile configurazione di riferimento del mese di marzo
di Redazione, 20-02-2023 ore 12:30 
