di Redazione, 19-02-2023 ore 13:05 |
La nostra opinione in merito continua a protendere per un marzo indirizzato ad un raffreddamento climatico sostanziale, ovviamente non perchè ci auguriamo che sia così, ma più semplicemente perchè le condizioni configurative che si andranno a creare, ci spingono a considerare questa ipotesi come una delle più probabili. Abbiamo ampiamente detto i motivi di questo possibile andamento di marzo, ma riteniamo utile ribadirli, per non sembrare riduttivi rispetto alle condizioni bariche potenzialmente esplosive che man mano si paleseranno. Partiamo con il dire che il finale di febbraio continua a non essere ancora ben definito. Difatti i modelli matematici mostrano alternativamente scenari per un possibile interessamento freddo dell'Italia o addirittura condizioni bariche di tipo opposto, ovvero con il freddo diretto verso la Spagna e la Francia e richiamo più mite proprio in direzione del mediterraneo centro-orientale. Una lotta a suon di colpi di cui verrà sciolta la prognosi sicuramente tra non molto. Intanto continuiamo a prendere atto anche di questa ipotesi. Ecco alcune mappe dei modelli che vedono scenari diversi per la fine di febbraio Vogliamo soffermarci però sul mese di marzo, durante il quale le condizioni climatiche non saranno affatto primaverili. Molto probabilmente, l'alta pressione e il clima più caldo sull'Europa centro-meridionale e sull'Italia tra seconda e terza decade di febbraio, indurranno a pensare che la stagione invernale avrà poco altro da dire. Non sarà così. Ripetiamo che non necessariamente significa gelo, neve e ghiaccio anche verso l'Italia, ma che sicuramente la situazione sinottica garantirà percentuali di realizzazione abbastanza alte per un raffreddamento italico e già questo non risulta essere scontato. L'inversione dei venti zonali a 10hpa (circa 31.000 metri di altezza) sarà cosa certa, che questo presupponga ad una propagazione immediata del freddo sarà invece cosa più graduale. La natura in particolari condizioni atmosferiche ha bisogno di tempo per trasferire l'energia necessaria ad un cambio di pattern così importante. Parliamo di un MMW (mid-winter major warming) di tipo SPLIT, che per chi ci segue spesso ha ormai imparato a conoscere anche come terminologia. Una dinamica potenzialmente esplosiva, una bomba ad orologeria innescata e pronta ad esplodere, ma con risvolti ancora tutti da scrivere. Leggi anche: MARZO ESPLOSIVO, GELO a SPASSO per l'EUROPA Negli anni storici (tipo il 1929 o il 1956), in cui l'Italia è stata investita da gelo e neve, i MMW erano le prime cause di un pattern configurativo utile all'arrivo del gelo sul nostro Paese. Ma se fosse così semplice, in ogni MMW, sarebbe presto apparecchiato il piatto giusto per l'Italia. Non è così. Nemmeno un MMW presuppone che il vortice polare mandi pezzi di se stesso a spasso per colpire proprio l'Italia, servono anche altri incastri teleconnettivi. Ebbene, per questo mese di marzo del 2023, riteniamo che questi incastri possano risultare utili al coinvolgimento del gelo anche per il nostro Stivale. Il burian si farà sentire in tutta la sua forza. Aria gelida, proveniente dalla Siberia, dalla steppe sarmatiche, cavalcherà i territori dell'Europa senza intoppi, fino a conquistarla gradualmente. Non abbiamo la certezza matematica, ma il sentore (coadiuvato da un quadro barico favorevole) che bufere di neve e ghiaccio, oltre a spazzare vaste nazioni europee, investiranno anche l'Italia. Sarà come una grossa bomba gelida che quando esplode si propaga senza particolari freni inibitori. Qui abbiamo a che fare con l'atmosfera, con il caos che la contraddistingue, pertanto serviranno molti run di conferma da parte dei modelli matematici, tra l'altro con molta difficoltà di lettura vista la tipologia di dinamica in preparazione. Leggi: LA TENDENZA della PRIMAVERA 2023 Ci aspettiamo secondo le nostre analisi, che il gelido burian possa palesarsi sin dai primi giorni di marzo ed estendere il suo dominio graduale anche per la quindicina di giorni successivi. Avevamo pensato a questo sblocco così importante già da diverse settimane, ma ovviamente restiamo sempre ed ancora nel campo della tendenza previsionale. Non possiamo avere la presunzione e la certezza della concretizzazione di questa dinamica così pesante a livello meteorologico (tra l'altro addirittura inserita in un contesto climatico mensile quasi al di fuori dell'inverno), ma sicuramente ne abbiamo avuto spesso il sentore per la particolare disposizione barica che si sarebbe potuta venire a creare, come scritto più volte nei precedenti editoriali. Seguiteci, perchè saranno dei giorni molto importanti per le sorti meteorologiche. Potremmo scrivere la storia della climatologia, oppure più semplicemente prendere atto del contrario. Lo vedremo insieme a voi. Ecco le mappe da prendere sempre in linea generale per l'impianto barico che potrebbe crearsi durante il mese di marzo