di Redazione, 18-02-2023 ore 17:30 |
Il virus dell’influenza aviaria pare diffondersi in numerosi Paesi d’Europa e non solo. Nelle ultime settimane il livello di allerta è aumento vertiginosamente, anche in Italia. Ma cosa sta accadendo? Il virus H5N1 nelle ultime settimane è aumentato in maniera esponenziale fra gli uccelli selvatici e ora il timore è che questi possono trasmetterlo con facilità ai tanti allevamenti avicoli e non solo. Occorre precisare che nel mese di gennaio 2023 si è verificata la trasmissione del virus dai volatili ad un intero allevamento di visoni in spagna, ed ora è cresciuta l’attenzione da parte delle autorità sanitarie verso possibili mutazioni del virus H5N1 che potrebbero favorirne il passaggio ai mammiferi e all’uomo. Proprio per quest’ultimo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Woah) ha invitato tutti i Paesi ad innalzare il livello di allerta sull’arrivo di una nuova pandemia di influenza nella popolazione umana. "Non ci sono focolai di aviaria negli allevamenti italiani, ma vista l'alta circolazione nelle specie selvatiche stiamo quotidianamente in contatto con le autorità veterinarie regionali e del ministero della Salute. Abbiamo avviato le misure del sistema di biosicurezza: mezzi di trasporto sanificati e ad esempio chiunque entri negli allevamenti professionali deve avere calzari e tute disinfettati usa e getta", ha affermato Lara Sanfrancesco, direttore di Unaitalia, associazione delle imprese della filiera avicola italiana.