Meteo, GELO e NEVE investiranno l’Italia. Sarà il PERIODO più FREDDO dell’anno. Ecco quando tornerà BURIAN


di  Redazione, 18-02-2023 ore 13:15      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Prosegue imperterrito il mese di febbraio, lentamente giungendo verso il suo epilogo, che ricordiamo ancora non proprio così vicino. Pur essendo il mese più corto dell'anno, non ha ancora terminato il suo percorso. Di certo, con molta probabilità non sentiremo parlare a lungo del febbraio 2023, ma non sarà così invece per il mese successivo. Marzo infatti, promette di essere uno dei più freddi dell'ultimo ventennio, uno dei più dinamici sull'emisfero settentrionale, in special modo sull'Europa.

Ad onor del vero, sussistono ancora alcune possibilità che l'ultima decade di febbraio possa instaurare una circolazione comunque mediamente fredda per l'Europa centro-settentrionale. Ovvio poi che anche l'Italia potrebbe essere raggiunta da una fase più dinamica e turbolenta, con temperature in diminuzione, basse pressioni sul mediterraneo e precipitazioni. Non vengono escluse nemmeno le possibili nevicate sul Centro-Nord anche a bassa quota. Su questi aspetti però continuano a divergere i modelli matematici. Leggi anche: ULTIMI giorni dell'ANTICICLONE, poi ARRIVA FREDDO e NEVE

 

Da una parte abbiamo ECMWF che disegna uno scenario abbastanza anonimo per l'ultima parte di febbraio, con qualche strappetto nord atlantico, ma diretto principalmente sulla Spagna, con richiamo sciroccale invece sull'Italia. Dall'altra abbiamo UKMO e GFS, che invece inquadrano una saccatura più distribuita e molto più vicina all'Italia, un vero e proprio attacco di aria fredda artico marittima insomma. Le due configurazioni ovviamente determinano conseguenze molto diverse in ambito italico. Continuiamo ad attendere i prossimi aggiornamenti per districare la matassa e poter sciogliere la prognosi.

Ecco le mappe che vedono le differenze configurative per le sorti italiche

 

 

 

 

Vogliamo invece soffermarci su ciò che potrebbe accadere durante il mese di marzo 2023. Ebbene, ci sono tutte le carte in regola che possa davvero verificarsi il periodo più freddo dell'anno. Ma cè di più. Non solo dell'anno in corso, ma come detto in precedenza, almeno dell'intero ultimo ventennio. Perchè diciamo questo? Siamo ormai ad un passo da un MMW (mid-winter major warming) di tipo SPLIT (con vortice polare quindi spodestato dalla sua sede principale). Questa importante manovra vedrebbe il suo compimento proprio nei primissimi giorni di marzo, con effetti troposferici quasi immediati, pur se graduali. Ricordiamo solo per statistica, che manovre di questo genere sono avvenute in anni freddi storici per l'Italia, come il gennaio del 1929 e il febbraio del 1956.

Ecco lo split confermato all'altezza di 10hpa

 

 

Stiamo parlando ovviamente di un riscaldamento stratosferico maggiore di tipo split, quindi ciò che di più intenso possa avvenire per le sorti meteorologiche dell'emisfero settentrionale. Ovviamente gli effetti potrebbero essere plurimi e non per forza gelidi anche per l'Italia. Questo bisogna effettivamente dirlo. Però, abbiamo modo di pensare che gli incastri giusti possano trovare collocazione opportuna anche per un interessamento del nostro Paese in termini di gelo e neve. Ciò che si consumerà in stratosfera comincerà a palesarsi anche in troposfera durante il proseguo di marzo, nel periodo compreso tra il 3-5 e il 15-18 del mese. Leggi: MARZO GELIDO, ARRIVA il BURIAN

 

Se in troposfera dovesse manifestarsi un asse giusto configurativo, simile ai piani alti, allora vedremmo un'alta pressione possente tra Groenlandia ed atlantico a regime di blocco e dall'altra parte una discesa maestosa di aria gelida dalla Siberia, dai posti più freddi del pianeta. Il burian arriverebbe senza troppe difficoltà con impostazioni bariche simili. Non vogliamo fare chissà quali proclami, ma effettivamente nelle nostre precedenti analisi editoriali, già da tempo abbiamo parlato di questa possibilità, ovvero che marzo sarebbe potuto essere un periodo davvero molto freddo.

 

Ad oggi ci sentiamo di confermare questa tendenza, sottolineando anche che il freddo potrebbe diluire il proprio incedere persino durante tutto il mese di marzo e forse oltre, ma in questo caso non vogliamo spingerci davvero così tanto. Per ora, mettiamo a verbale che la prima quindicina (o comunque le prime due decadi) di marzo, possano davvero sprigionare qualcosa di esplosivo in termini di gelo e neve. Restate aggiornati con noi, perchè man mano cominceremo a cogliere i maggiori dettagli dai prossimi aggiornamenti dei modelli matematici.

Ecco le prime proiezioni di GFS per il mese di marzo (dove possiamo notare una forte retrogressione di aria gelida verso l'Europa)

 

 




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