di Redazione, 13-02-2023 ore 20:30 |
Ci aspetta almeno una settimana caratterizzata da un'area di alta pressione con connotati "ibridi", difatti sarà l'anticiclone delle Azzorre che si espanderà su gran parte dell'Europa centrale e del Mediterraneo centro-occidentale con un contributo di una cellula di origine africana che contribuirà a far aumentare anche se di poco le temperature specie nei valori massimi.
In questa settimana prevarranno deboli correnti settentrionali specie sul versante Adriatico della nostra Penisola compresa la nostra Regione ma non vi saranno precipitazioni degne di nota. Torneranno localmente le nebbie e soprattutto torneranno le temperature leggermente al di sopra delle medie stagionali di riferimento con punte che potranno sfiorare i 18°C specie sulle coste. Ma tutto questo è solamente un "miraggio" di primavera che quest'anno, rispetto agli ultimi anni, non vuole arrivare in anticipo ma vuole concedere ancora spazio all'inverno un pò di sapore di "altri tempi". Difatti si affaccia la possibilità nella fine dell'ultima decade di febbraio e specificamente tra il 25 ed il 28 febbraio e gli inizi di marzo di una possente irruzione di aria artico-continentale, con venti di BURIAN che si attiveranno dalle basse pianure sarmatiche della vicina Russia occidentale dirette verso il bacino centro-orientale del Mediterraneo. Le carte di questa sera sono abbastanza eloquenti e mostrano questa eventualità. Nello specifico vi mostriamo una carta del centro americano il quale mostra l'ammasso gelido adagiarsi sulla vicina Russia e le zone balcaniche pronto a sfondare attraverso la porta della bora sulle zone Adriatiche ed il Mediterraneo dove potrà attivare una serie di depressioni con annesse perturbazioni cariche di neve e gelo. Possibile ondata di gelo grazie all'arrivo di una saccatura gelida dalla Russia occidentale verso il bacino centro-orientale del Mediterraneo ed i Balcani Ma perché questa ondata di freddo avrà sapore d'altri tempi? Perché le proiezioni mostrano la possibilità di avere nei bassi strati un afflusso di aria pellicolare e freddissima con basso gradiente termico verticale. Questo significa che dove sarà prevista una -5°C alla quota di circa 1.500 metri, grazie alla presenza di questa aria continentale pura, la differenza anzichè di essere di oltre 10°C al livello del mare sarà praticamente quasi in omotermia, quindi con temperature prossime allo 0°C e sopratutto le minime che potranno scendere specie al Nord al di sotto dei -5°/-7°C cosa che accadeva appunto ai "vecchi tempi"... e poi la neve, abbondante, presente e molto distribuita geograficamente soprattutto sul versante Adriatico ma anche sulle Pianure del Nord Italia dove sarà presente il famoso "cuscino" che tanto tempo fa si formava in questi episodi. Difatti dalla elaborazione della carta che abbiamo messo in questo articolo si evince l'interazione che questa enorme massa gelida potrà avere con le correnti più miti Atlantiche pronte ad intervenire in un secondo momento proprio a partire dal Nord Italia regalando a queste ultime copiose nevicate!
Vi lasciamo con un commento sulla immagine di copertina di questo articolo: si tratta della nevicata in atto del 16 febbraio 1956 nei pressi di Alberobello, difatti si scorgono i famosi trulli tipici del luogo. A presto per ulteriori aggiornamenti. Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: