di Redazione, 06-02-2023 ore 12:30 |
L'ondata che sta attanagliando l'Italia è nel pieno della sua magnitudo. Le termiche ad 850hpa infatti hanno raggiunto i -10°C -11°C e continueranno a farlo anche per le prossime ore. Abbiamo a che fare con una massa di aria gelida direttamente dalla Russia, ed anzi, di estrazione ancora più remota, dalla Siberia. Il BURIAN quando arriva in Europa, in genere picchia davvero duro, tra l'altro difatti il suo arrivo non è sempre frequente. Sottolineamo comunque che la colonna d'aria essendo di matrice prettamente continentale, non manifesta molta instabilità, proprio perchè l'aria in questione, tende ad essere pesante e a condizionare tutta la colonna sopra di se, rendendola più stabile. Non è infatti difficile assistere ad aumenti di pressione proprio in concomitanza di tale massa d'aria. Non a caso, l'anticiclone russo-siberiano si forma proprio in condizioni simili. Non è il nostro caso, ma il freddo riesce comunque a farsi sentire in maniera determinante. Leggi: CARICO di NEVE in ARRIVO Questa ondata fredda è iniziata con la particolare disposizione configurativa emisferica, che ha permesso una manovra tale da poter pescare l'aria direttamente dal continente asiatico. Affinchè si sviluppino le nevicate importanti, quando ci troviamo dinanzi ad una massa d'aria continentale (di per se più stabile), è necessario avere un apporto freddo anche in quota che aumenta la turbolenza e permette lo sviluppo di nubi cumuliformi, o comunque essere in presenza di un minimo depressionario che contribuisce ad esaltare di gran lunga le precipitazioni. L'uno quindi non esculde l'altro, ma in assenza di entrambe queste due condizioni, le nevicate riescono solo ad essere sporadiche e saltuarie, così come avvenuto in questi primi giorni gelidi, attraverso lo sviluppo dell'ASE (adriatic snow effect). Le temperature comunue hanno subito un calo importante, toccando valori molto freddi su gran parte del Paese da Nord a Sud. Valori sotto lo zero sin dai primi rilievi anche di bassa collina ed intorno allo 0°C anche su molte località di pianura. ECCO le MAPPE della NEVE Cosa accadrà adesso? Come dicevamo pocanzi, a partire dalle prossime ore, specialmente tra mercoledì 8 febbraio e giovedì 9, una delle due condizioni necessarie per l'aumento delle precipitazioni si farà strada. Stiamo parlando di un minimo depressionario in risalita dall'Africa. Questa bassa pressione, seppur non eccessivamente profonda, determinerà un guasto del tempo in particolare su Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo, Marche, parte della Puglia e Romagna. Nella giornata di mercoledì 8 febbraio, le nuvole aumenteranno gradualmente, con possibili nevicate in pianura tra Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Calabria jonica e Sicilia orientale. Gli accumuli cominceranno ad essere più presenti in special modo sui rilievi di queste regioni. Soprattutto però nella giornata di giovedì 9 febbraio, assisteremo ad un peggioramento ancora più consistente del tempo, con tante nubi e nevicate intense. Saranno nevicate con bufere diffuse, un'apoteosi di neve. Il Burian picchierà duro. Su Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e nord della Calabria le nevicate risulteranno molto estese fino in pianura. Un pò più esclusa la Puglia, dove invece il minimo non sufficientemente vicino non potrà arrecare precipitazioni di rilievo. Nevicate intense anche sul resto della Calabria a partire sin dai 2/300 metri di quota e bufere anche sulla Sicilia, con etna sommerso da oltre 1 metro e mezzo di accumulo a fine evento. Nevicherà comunque anche sul resto dell'isola sin a partire dai 3/400 metri di quota. Fiocchi di neve anche in Sardegna, specie sui rilievi. Sarà davvero apoteosi di neve, specialmente per regioni dove non di certo la neve risulta essere sempre di casa, anche se comunque presente ogni inverno sui rispettivi rilievi. Vi aggiorneremo fequentemente. ECCO le precipitazioni in ARRIVO tra mercoledì 8 febbraio e giovedì 9
Ecco la mappa degli accumuli nevosi totali fino a venerdì 10 febbraio (si può notare il deciso accumulo su Romagna, Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia)