di Redazione, 03-02-2023 ore 08:00 |
Ne abbiamo parlato più volte, rimarcando la possibilità che sin dalla seconda metà del mese di gennaio, qualcosa sarebbe potuto cambiare. La configurazione su scala emisferica ha mostrato effettivamente un reale cambio di passo. C'era stata la probabilità di avere un freddo di magnitudo rilevante già durante il mese scorso, ma per un gioco di combinazioni e inneschi sbagliati si è dovuto rimandare. Il freddo però è sempre stato in agguato, pronto ad azzannare la preda e conquistarla. Febbraio partirà decisamente con un pattern impostato al freddo. Non si farà attendere da Nord a Sud dell'Italia. Anche per il mese più corto dell'anno le nostre analisi vedevano una predisposizione piuttosto pronunciata per continui attacchi freddi da est. Ovviamente lo diremo fino allo sfinimento che provare a guardare oltre ad un range temporale di 3/5 giorni, significa entrare nel campo della tendenza e non della previsione. Possiamo ritenerci soddisfatti, perché l'incipit più dirimente sullo scacchiere barico, sarà quello di avere blocchi possibili e prolungati per gran parte del mese. Ma c'è di più. Prima o poi anche la neve farà la sua comparsa, fino a diventare abbondante, magari non subito, ma sicuramente durante il resto di febbraio. Leggi anche: ARRIVA IL GELO E LA NEVE Sin a partire da domenica 5 febbraio, i valori termici sul nostro Paese subiranno un crollo repentino, facendo piombare le temperature sotto zero su buona parte delle zone interne a localmente anche sulle pianure durante la notte. Di giorno i valori tenderanno a non superare i 5/7 gradi di massima, specie sul medio-basso adriatico. Il freddo dalla Russia si sta preparando per entrare franco sull'Italia e diffondere il proprio gelido respiro. La configurazione tipo sarà quella di un blocco alle correnti atlantiche atta a favorire una discesa di aria fredda sul bordo orientale di esso. Ad 850hpa (circa 1500 metri), le temperature in arrivo toccheranno dai -8 ai -10 gradi. Valori di tutto rispetto, pur senza scomodare i record del passato. Probabilmente però la prima possibile ondata resterà poco precipitativa, perché a 500hpa (circa 5.500 metri), la colonna d'aria si dimostrerà più secca e stabile. Non mancheranno però i fiocchi di neve anche sulle coste del medio-basso adriatico, anche se con poca possibilità di accumuli consistenti. Molte città potrebbero però avere un po' di coreografia. Il calo termico però intanto si farà sentire con forti raffiche di vento che metteranno il nostro corpo in grado di avvertire più freddo del dovuto. Il "Wind chill" infatti è proprio quell'effetto che il corpo umano soffre quando in corrispondenza di temperature fredde in sinergia subentra in vento. Leggi: ARRIVA IL BURIAN, ECCO DOVE COLPIRÀ I fiocchi di neve, dicevamo, non esiteranno a mancare lungo tutto l'adriatico e il Sud in genere, specie sui rilievi appenninici, dove il quantitativo di accumulo delle nevicate risulterà un po' più intenso, grazie al fenomeno dello stau, ovvero del vento in impatto sui monti, che risollevano l'aria forzandola e creando l'evaporazione di essa formando le nuvole e di conseguenza le precipitazioni. Molte città quali Pescara, Vasto, Termoli, Foggia, Barletta, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce. Saremo catapultati pieno inverno senza nemmeno quasi accorgercene. L'Italia sarà colpirà al cuore, con vento, freddo, gelate e fiocchi di neve, anche se non abbondanti. Prepariamoci quindi all'arrivo imminente del gelo dalla Russia, una massa d'aria di origine prevalentemente continentale. Le temperature risulteranno in picchiata puntando verso il basso e l'Italia entrerà come in un freezer battendo i denti. La dinamica favorevole all'arrivo del freddo orientale, non si risolverà presto, perché l'impostazione barica continuerà a proporre scenari di tipo freddo continentale. Crediamo quindi ad un mese di febbraio prevalentemente molto freddo, con la possibilità di neve a quote molto basse. Attendiamo innanzitutto il primo vero gelo della stagione in arrivo imminente. Ecco il freddo in arrivo