di Redazione, 31-01-2023 ore 18:00 |
Una vera e propria TROTTOLA GELIDA sta per colpire l'Italia. La causa è da attribuire all'elevazione dell'Anticiclone delle Azzorre fin verso i Paesi Scandinavi, aiutata da un arricciamento del vortice canadese. Questo movimento farà scorrere sul bordo orientale europeo, e quindi Balcani e Italia, masse d'aria gelida pronte a portare NEVE fin verso le coste e le pianure italiane in particolar modo quelle adriatiche, dalla Romagna alla Puglia. Tutto avverrà da DOMENICA 5 FEBBRAIO anche se il GELO arriverà da noi nella giornata di lunedì 6 febbraio 2022. Dove nevicherà? In 25 città ma potrebbero essere anche di più. Ecco l'ELENCO e i CM previsti ad oggi (soggetti a modifiche). Tra il 6 e l'8 FEBBRAIO NEVICHERA' a Ravenna (5 cm), Cesena (8 cm), Rimini (8 cm), Riccione (8 cm), Pesaro (10 cm), Ancona (9 cm), Pescara (14 cm), Ortona (15 cm), Fermo (15 cm), Vasto (15 cm), Termoli (5 cm), Foggia (2 cm), Barletta (3 cm), Bari (5 cm), Brindisi (10 cm), Lecce (2 cm), Taranto (1 cm), Potenza (25 cm), Matera (20 cm), Campobasso (30 cm), L'Aquila (30 cm), Teramo (25 cm), Urbino (35 cm), Avellino (15 cm), Benevento (5 cm). Si tratta di una prima stima. I prossimi aggiornamenti potrebbero addirittura aumentare la dove così come dimunirla, ma siamo certi che BURIAN colpirà duro soprattutto al Centro-Sud con GELO e nevicate, anche sottoforma di BLIZZARD o BUFERE di neve per l'effetto ASE. Cos'è l'effetto ASE? E' l'acronimo di Adriatic Snow Effect, che nel nostro idioma si traduce in Effetto Neve Adriatica oppure come Effetto Nevoso provocato dal mare Adriatico. Si tratta di un fenomeno peculiare, poco frequente e tipicamente invernale, che porta abbondanti nevicate sul versante adriatico dello stivale, col possibile coinvolgimento anche di pianure e spiagge. L'ASE è un fenomeno nevoso ben noto nel Nord America, dove coinvolge i Grandi Laghi e prende il nome di Lake Effect Snow. Qui da noi coinvolge i mari e in particolar modo l'Adriatico, per questo prende il nome di ASE. Si manifesta quando grandi masse d'aria fredda e secca provenienti dalla zona del Circolo Polare Artico – ad esempio dalla Russia / Siberia e dalla Scandinavia – giungono sul braccio orientale del Mar Mediterraneo, dopo aver attraversato altipiani e incuneandosi tra le montagne dei Balcani, come le Alpi Dinariche. Il vento che discende a rapida velocità lungo i pendii viene chiamato catabatico. Sospinte da venti di bora e tramontana, queste masse d'aria gelide, dense e pesanti incontrano come primo spazio aperto marino proprio l'Adriatico, la cui superficie è accarezzata da condizioni sensibilmente differenti da quelle continentali, con aria più calda, umida e leggera. Questo incontro tra “opposti” innesca una elevata instabilità che dà origine a significative formazioni nuvolose, in particolar modo grandi cumuli e cumulonembi. Durante il loro percorso guidato dal vento, le nubi finiscono per “schiantarsi” contro la catena appenninica innanzi al Mar Adriatico, producendo ulteriori stravolgimenti nella massa d'aria – in virtù dei moti convettivi che si innescano – dando vita ad abbondanti precipitazioni. Il sollevamento improvviso e obbligato delle masse d'aria prende a sua volta il nome di “effetto stau”.
Esempio di ASE Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: