di Redazione, 23-01-2023 ore 09:15 |
Siamo pienamente in inverno, ma questo lo sapevamo già guardando il calendario. A dire il vero però non sempre i giorni di un determinato periodo dell'anno corrispondono anche con il clima che dovrebbe rappresentare la norma stagionale. Difatti, fino ad ora abbiamo avuto un inverno decisamente anonimo, con pochi spunti freddi e situazioni invece abbastanza stabili. Non è più così. Il pattern che ha condizionato la configurazione barica sull'emisfero nord ha avuto modo di modificare il suo assetto, disegnando più spesso carte sinottiche orientate a basse pressioni sul mediterraneo a fungere da richiamo alle correnti fredde più frequentemente in discesa da latitudini settentrionali. Tanta neve infatti su buona parte d'Italia, abbondante sin dai rilievi a partire dai 500 metri di tutto l'appennino. L'estrazione dell'aria fredda ha avuto spesso provenienza dall'artico marittimo. Ricordiamo però che questo cambio configurativo è avvenuto dapprima con un affondo polare marittimo molto significativo su gran parte dell'Europa. Adesso il trend sembra invece favorire ripetuti affondi dal nord Europa verso latitudini inferiori. Questo permette che il freddo man mano tenta di conquistare anche nei bassi strati gran parte dei territori europei, specie orientali, dove finora invece ha spesso latitato. Leggi anche: DOPPIA azione ARTICA sull'ITALIA Questa settimana appena cominciata, ci ha ricordato che ormai le temperature sono e resteranno invernali. Continuerà infatti a cadere la neve su buona parte dell'appennino centro-settentrionale proprio in questo inizio settimanale, specie tra rilievi interni di Marche, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Piemonte e regioni di nord-est anche a bassa quota, fino a sfiorare le pianure. Man mano, dopo una breve tregua, un altro vortice depressionario sul meridione però, rinvigorirà i fenomeni dapprima su Sardegna e Sicilia con nevicate sui rilievi e successivamente risalirà fino ad interessare anche il resto delle regioni meridionali verso metà della settimana, con nuove precipitazioni e nevicate a quote intorno ai 500 metri del medio adriatico e al di sopra dei 6/700 metri scendendo verso Sud. Leggi anche: RISCHIO di NEVE e GELO in PIANURA, ECCO dove Cosa accadrà poi? Una novità e attesa dal weekend, quando grazie ad una prima rotazione dell'alta pressione delle azzorre, aria più fredda proveniente sia dall'artico marittimo che da quello continentale, scenderanno di latitudine entrando poi sull'Italia dalla porta della bora. Le termiche quindi ricominceranno a calare su valori più bassi e una goccia fredda in quota cercherà di raggiungere il medio-basso adriatico. Sarà in questo frangente che con molta probabilità si attiveranno le classiche correnti da ASE (adriatic snow effect), con la formazione di bande nuvolose che dal mare impatteranno poi l'Italia orientale. Ci attendiamo quindi la possibilità di nevicate fin da quote di pianura, tra Abruzzo, Molise e nord della Puglia ed a quote comunque basse (circa dai 300 metri anche su Basilicata e resto della Puglia, intorno ai 5/700 metri su Calabria e Sicilia). Non si escludono però fenomeni solidi localmente anche sulle pianure di Basilicata e Puglia centro-meridionale. Inverno quindi alla ribalta, con un'altra ondata di gelo e neve. Ci attendiamo inoltre una dinamicità ancora maggiore nel mese di febbraio, dove probabilmente avremo a che fare con freddo molto più intenso, non appena si paleserà una frenata zonale più importante sul comparto atlantico. Vi aggiorneremo. Ecco le mappe con il possibile freddo in arrivo nel weekend