di Redazione, 22-01-2023 ore 17:00 |
Ci apprestiamo a vivere l'ultimo scorcio di gennaio e sotto l'aspetto meteorologico con molta probabilità l'andamento barico continuerà a proporre scenari climatologicamente freddi. Le temperature infatti, che già in questi giorni hanno visto un calo anche consistente rispetto al periodo precedente, continueranno a restare su valori al di sotto della norma un po' in tutta Italia. Altro aspetto fondamentale è stata la presenza delle nevicate su gran parte del territorio nazionale, abbondante specie sui rilievi sin a partire dalle basse quote, ma anche in pianura anche se in maniera meno intensa. La settimana che sta per iniziare, praticamente l'ultima del mese di gennaio, ci traghetterà sempre sotto un respiro freddo. Un clima quindi invernale, con precipitazioni alternate a variabilità e nevicate a quote mediamente basse. Da sottolineare probabilmente la possibilità di fenomeni solidi nuovamente tra Emilia Romagna e parte della pianura padana in questa prima parte. Che succederà dopo? A partire dal weekend prossimo, ovvero tra venerdì 27 gennaio e domenica 29, l'alta pressione atlantica guadagnerà spazio verso nord, mettendosi a blocco per le correnti zonali e favorendo quindi una prima lieve ondulazione, con aria fredda in arrivo dall'est europeo, quindi un misto tra aria artica marittima ed in parte continentale. Questo primo ingresso, supportato anche dalla concomitante risalita di una bassa pressione sullo jonio, garantirà già una breve fase di maltempo e precipitazioni, specie al Sud e sui lati orientali del Paese. Grazie al contributo dell'aria fredda in arrivo, i fenomeni potrebbero risultare nevoso sin a partire da quote intorno ai 3/400 metri del medio adriatico, intorno ai 4/500 metri del basso adriatico e sui 6/700 metri del Sud. Ma non finirà qui probabilmente. Perché l'alta pressione atlantica sarà favorita da un pattern sostanzialmente in auge in questa parte di stagione, ovvero da blocco alle correnti atlantiche. Questa nuova tendenza, non farà altro che sospingere continuamente masse d'aria più fredde dall'artico verso latitudini meridionali, quindi anche sull'Italia. In particolare proprio sul finire di gennaio e ad inizio del mese di febbraio, la rotazione oraria dell'alta delle azzorre, permetterebbe la discesa di una quantità più vasta di aria fredda dall'artico marittimo, ma immediatamente supportata anche dal contributo continentale. Questa nuova dinamica ovviamente sarebbe propedeutica all'arrivo di un freddo poi intenso e capace di generare fenomeni nevosi anche in pianura, specie sul lato adriatico. Una doppia azione artica quindi con possibile neve. Siamo ancora alle prese con le elaborazioni proposte come tendenza dai modelli matematici, anche se a dire il vero con frequentazioni sempre più insistenti verso il freddo, pertanto entreremo nei dettagli con i prossimi editoriali e i prossimi aggiornamenti. L'inverno comunque sembra bussare alle porte dell'Italia. Ecco le mappe del possibile freddo tra fine gennaio ed inizio febbraio
Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: