di Redazione, 12-01-2023 ore 17:30 |
Il tempo è cambiato, finalmente si respira aria invernale con le temperature che sono tornate sui valori medi stagionali, la neve è ricomparsa sui monti e sulle alte colline, c'è stato vento e pioggia anche se non abbondante. Non male per una situazione che stava diventando pericolosa per la natura ed anche per un equilibrio per l'essere umano e gli animali; persino gli insetti hanno sofferto il periodo così anomalo e inusuale interrompendo o modificando drasticamente il ciclo di letargo.
Possiamo confermare che il periodo anomalo è ormai alle spalle e che la seconda parte di gennaio, come stiamo già da tempo sottolineando, ci prospetta un periodo successivo fortemente invernale. Se escludiamo una breve parentesi tra oggi e il week end dove l'alta pressione tenterà invano di riconquistare il bacino Centrale del Mediterraneo, già dalla prossima settimana si affaccia un pezzo del vortice polare diretto sull'Europa centrale lambendo addirittura il Nord Italia.
Pezzo del vortice polare troposferico centrato sull'Europa centrale lambendo le regioni settentrionali previsto per la metà della prossima settimana.
Questo affondo del vortice sarà proprio il preludio di un seguente affondo più nordorientale grazie all'espansione dell'anticiclone delle Azzorre verso nord e successivamente nordest. Il movimento perfetto per far scendere dalle grandi steppe russe aria molto fredda, gelida tutt'ora presente con temperature al di sotto dei -20°C. Questa aria fredda, grazie a questi movimenti, si metterà in moto alla conquista del Mediterraneo centrale con venti forti o molto forti nordorientali.
Tendenza entro la fine del mese di gennaio con il BURAN sull'Italia con neve e gelo specie sulle regioni Adriatiche compresa la Puglia, temperature sotto lo zero e venti fortissimi di tramontana o grecale.
Segue l'immagine che ci fa vedere l'eventuale presenza della massa d'aria molto fredda, gelida che si adagierà sull'Italia con temperature in quota al di sotto dei -10°C. Questa aria fredda si metterà in moto già nei giorni immediatamente precedenti grazie come detto all'espansione dell'anticiclone delle Azzorre verso nordest che andrà ad incontrarsi con quello russo-sarmatico formando anche se temporaneamente un flebile ma efficace ponte di Woeijkoff. Sappiamo bene che l'instaurarsi di questo ponte, può contribuire in maniera determinante ad un pattern configurativo di tipo continentale ed ovviamente, propedeutico all'arrivo di masse d'aria gelida direttamente dai territori più freddi del pianeta su gran parte dell'Europa.
Temperature previste per la fine di gennaio all'altezza di 850 hPa (1500 metri), mostra come una vasta massa di aria molto fredda/gelida dalle steppe russe si adagierà sull'Italia interessandola interamente anche con fenomeni nevosi praticamente in pianura ovunque
Per quanto riguarda la nostra Regione è chiaro che con una situazione del genere non si potrà che avere un periodo caratterizzato da forti venti, gelo intenso con giornate di ghiaccio localmente anche sulle coste Baresi e Brindisine e il gradito ritorno della neve a quote molto basse perfino in pianura specie sulla Puglia centro-settentrionale. Se si andranno a confermare esattamenti i movimenti che vi abbiamo mostrato in questo articolo non è escluso che la neve potrà comparire anche in maniera abbondante sul Salento.
Tutto ciò sarebbe in linea con i giorni della merla o giù di li, quindi sarebbero rispettate le usanze popolari che vedono la fine di gennaio il periodo più freddo dell'anno
Insomma, il preludio di un fine gennaio nevoso e gelido ci sono tutte, non ci rimane che attendere le conferme che diventano sempre più presenti e chiare dai modelli matematici che in questo periodo stanno facendo una gran fatica a seguire le bizzarie atmosferiche di un clima che si mostra sempre più impazzito.