E’ da giorni che stiamo osservando un cambiamento della situazione barica sulla nostra Italia. Una svolta che farà piombare il nostro Paese in pieno inverno, con tanta pioggia e neve.
Il tutto avrà inizio dalla prossima settimana, esattamente da lunedì 16 gennaio quando correnti di aria molto fredda di origine polare si porteranno a ridosso dell’arco alpino innescando una fase di maltempo piuttosto intensa, oltre che ad un crollo drastico delle temperature. I primi segnali del cambiamento avranno inizio al nord quando le correnti fredde ed instabili giungeranno sui nostri mari e innescheranno un profondo vortice ciclonico. Dopodiché il vortice instabile innescherà precipitazioni piuttosto intense con temporali su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia e alta Toscana. In queste sei regioni sono previste nevicate anche al di sotto anche dei 300 metri, quasi ai livelli di pianura, ove i fenomeni risulteranno piuttosto intensi. Con il passare delle ore e giunti dunque alla giornata di martedì 17 gennaio, il maltempo si sposterà più ad est e sarà la volta anche del Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia. In queste tre regioni la neve cadrà copiosamente a quote leggermente più alte (600/800 metri).
Ma non è finita. Il generale il peggioramento interesserà principalmente le regioni tirreniche da nord a sud dell’Italia. Sulle coste del Lazio e Campania prevediamo accumuli davvero notevoli con punte superiori ai 100 millimetri in poche ore.
Inoltre, gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli matematici, propongono una fase ancora più fredda nella terza decade del mese di gennaio. Il periodo da tenere sotto la lente è tra il 23 e il 27, dove non escludiamo che possa giungere il famigerato BURIAN SIBERIANO direttamente dal cuore della Russia.
Cosa comporterebbe se tutto ciò si avverasse? L'Europa e l'Italia verrebbero catapultate nell'inverno più crudo, con bufere di neve, giorni di ghiaccio e temperature abbondantemente sotto lo zero termico. Insomma, la BOMBA GELIDA, cosiddetto Burian, direttamente dalle steppe russe porterebbe neve principalmente sulle regioni adriatiche, con abbondanti accumuli anche sulle coste dell’Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.
Insomma, ad oggi le possibilità crescono e la neve fino a fine mese potrebbe cadere su ben 15 regioni d’Italia, ad esclusione di Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Seguono aggiornamenti.
Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:
di Redazione, 11-01-2023 ore 20:00 
