di Redazione, 09-01-2023 ore 08:10 |
A dire il vero siamo ormai entrati in una fase totalmente dinamica sotto il profilo meteorologico. Davvero una boccata d'ossigeno per la stasi configurativa che l'emisfero nord ormai aveva assunto. Quando la natura decide di intraprendere una strada è davvero difficile che poi la cambi in maniera repentina, a meno che non intervenga una forzante in grado di ribaltare le cose. Qui però parliamo di atmosfera, di per se molto caotica e difficilmente inquadrabile, tantomeno avvezza a movimenti continui. Di fatto l'equilibrio termodinamico del pianeta cerca di spendere meno energia possibile, cercando di dare equilibrio in un sistema appunto caotico. Ora però, bisogna subito tener presente un cambio di programma. La situazione meteorologica infatti tenderà a rendere dinamico tutto il quadro barico dell'emisfero settentrionale. Il vortice polare quest'anno è davvero in grande forma, tra l'altro aiutato da siffatti raffreddamenti stratosferici che danno poi la forza di girare ancora più velocemente come una trottola rinvigorita da continua energia su tutta la colonna isobarica. In tutto questo vengono spesso inibite le onde planetarie, che hanno meno vigore di sopraffazione sullo stesso. Non è detto però che in alcuni momenti di rotazione, alcuni sopraggiunti riscaldamenti (causati da attriti continui) possano favorire la ripartenza delle onde. Molto probabilmente quello che potrà accadere proprio per le sorti meteorologiche europee. Di cosa parliamo? Affinché il freddo venga veicolato alle basse latitudini infatti, il quadro barico necessita di blocchi coriacei in alcuni punti del globo. In genere esistono tre onde cosiddette più importanti che per convenzione attribuiamo alla zona pacifica, a quella atlantica e a quella siberiana. Quando almeno un paio di esse prendono vigore disturbando il vortice polare, allora il freddo riesce a scendere di latitudine molto più verosimilmente. Per le sorti europee ed italiane, la più importante è quella atlantica, che per forza di cose diventa conseguenza di una delle due onde precedenti. Ovvero, in mancanza ad esempio dell'onda pacifica diventa difficile che l'onda atlantica riesca ad essere sollecitata, produrre blocchi alle correnti zonali e via dicendo. Quando potrebbe arrivare il freddo vero sull'Italia? In quali giorni di gennaio? Partiamo con il dire che non abbiamo la bacchetta magica ma che il nostro compito è quello di analizzare le dinamiche e coglierne gli aspetti più interessanti secondo il nostro punto di vista (che non per forza deve essere simile a quello di altri). Ecco quindi che nascono le tendenze e le ipotesi. Le mappe dell'arrivo del freddo
L'inverno sarà quindi in grado di prendersi la rivincita? Con più probabilità questo potrebbe avvenire nel periodo suddescritto, in cui il freddo e la neve sull'Italia sarebbero in grado di estendersi prima al settentrione e poi sul resto del Paese. L'aria artica che potrebbe giungere infatti, avrebbe modo di apportare occasioni di fenomeni precipitativi sotto forma solida fino alle basse quote. Successivamente potrebbe contribuire anche un apporto russo, quindi di estrazione continentale. Allora le nevicate sarebbero in grado di spingersi anche alle pianure e alle coste. Dapprima ci aspettiamo quindi un'articata marittima, comunque capace di generare freddo e neve ed in seguito la chiusura continentale farebbe in modo di offrirci la partenza dell'inverno con la I maiuscola. Continueremo a raccontarvi le prossime dinamiche con i successivi e sempre presenti aggiornamenti.
Quello che noi crediamo quindi è che la possibilità dell'arrivo del freddo vero possa palesarsi intorno dalla metà del mese di gennaio in poi, più o meno nel periodo che va dal 17 al 24/25 gennaio. Questo periodo è stato spesso da noi evidenziato nei precedenti editoriali, dove abbiamo più volte ipotizzato ad un periodo freddo tra la seconda e la terza decade del mese. Avevamo detto che i tempi molto probabilmente sarebbero stati maturi solo in questo lasso temporale, mentre in quello precedente (sin da subito dopo l'Epifania) una dinamicità più presente avrebbe comunque portato un po' di pepe a questo inverno senza sapore.
Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: