di Redazione, 08-11-2022 ore 09:00 |
Ci prepariamo ad un INVERNO GELIDO come non si vedeva da tempo. Ci sono delle possibili conferme dalle tendenze stagionali per una stagione invernale molto fredda, forse la più fredda degli ultimi 50 anni, anche se probabilmente a fasi alterne, con poche occasioni di freddo vero e proprio, ma quasi sicuramente gelide e con precipitazioni nevose abbondanti. Il fenomeno della Nina infatti, continuerà a farci compagnia per tutta la stagione, condizionando anche un altro fattore altrettanto importante per capire l’evoluzione dell’inverno, la corrente a getto. Quest'ultima infatti potrebbe influenzare le diverse configurazioni climatiche sull'intero emisfero nord ma anche più specificatamente sull'Europa e sul nostro Paese. Il modello matematico europeo, nonché il modello più affidabile e performante, ECMWF nelle proiezioni a lungo termine (ancora non propriamente certe ma sempre più affidabili con gli anni), sta già cercando attraverso svariati aggiornamenti, di farci capire l'evoluzione delle strutture bariche del nostro emisfero e il loro relativo posizionamento. Da questo ne traggono gli effetti del clima sull'Italia. Per quanto riguarda la disposizione delle Alte e delle Basse Pressioni, il modello europeo sembra ancora confermare la presenza della Nina, considerando quindi plausibile l’ipotesi di un forte blocco anticiclonico nel Pacifico settentrionale. Di contro andrebbe a svilupparsi un sistema di bassa pressione sul Canada orientale e la corrente a getto oscillerebbe pesantemente proprio tra queste due strutture bariche. Per quanto riguarda il Nord Atlantico, invece, ECMWF vedrebbe un indice NAO debolmente positivo, con una predisposizioni maggiore quindi ad anticicloni di blocco sulle isole britanniche e in scandinavia. Va detto che questa configurazione, essendo sbilanciata un pò verso ovest, non sarebbe una tipica configurazione da NAO positiva e tale sbilanciamento potrebbe consentire situazioni invernali in tutta Europa già dal mese di Dicembre fino a proseguire alternandosi con brevi fasi piovose e anticicloniche tra Gennaio e Febbraio. Se l’Alta Pressione delle Azzorre dovesse riuscire a spingersi verso le alte latitudini europee, bloccando e costringendo la corrente a getto ad ondulazioni pronunciate, le correnti gelide direttamente dal cuore della Russia settentrionale avrebbero la possibilità di gettarsi sul mediterraneo centrale regalandoci forse pochi episodi freddi, ma eccezionalmente gelidi e abbondantemente nevosi in pianura e anche sulle spiagge (soprattutto del versante adriatico in quanto maggiormente esposto alle correnti molto fredde da est) da nord a sud. Al momento ciò resta un'ipotesi e non una previsione, trattandosi ovviamente di tendenze a lungo termine, con percentuali di realizzazione intorno al 55/60%, di per se quindi già abbastanza elevata. Ovviamente seguiremo l'evolversi stagionale con puntuali disamine successive.