COVID: le REGOLE dal 1° SETTEMBRE. Addio MASCHERINE, stop allo SMART WORKING, QUARANTENA ridotta e altre NOVITA' importanti. I dettagli


di  Redazione, 31-08-2022 ore 13:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Dalla scuola allo smart working, il 1 settembre 2022 debuttano nuove regole Covid, mentre si attendono a giorni novità su quarantena e isolamento dei positivi. Si tratta del nuovo giro di boa per la convivenza con il virus. Il grosso delle decisioni sarà probabilmente rimandato al nuovo governo, mentre quello uscente si limiterà soltanto a varare provvedimenti per la gestione ordinaria della situazione.

La più grande novità, dal 1 settembre 2022, riguarda le regole per lo smart working che non sarà più quello “semplificato” applicato durante l’emergenza Covid. Per i lavoratori privati non sarà più così facile lavorare da casa: da giovedì servirà l’accordo individuale tra l’azienda e il dipendente per attivare il lavoro agile. Il procedimento di comunicazione al Ministero del Lavoro sarà più semplice rispetto al passato, perché non sarà necessario inviare anche la copia dell’intesa. Per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under 14 (anche della pubblica amministrazione) in queste ore si sta lavorando invece alla proroga dello smart working.

Sui banchi addio alle mascherine e alla Dad, in quanto arrivano nuove regole Covid per il mondo della scuola, proprio a partire dal 1 settembre 2022. Nel caso di positivi in classe, solo gli alunni che hanno contratto il virus dovranno stare in isolamento a casa fino al tampone negativo, per gli altri non scatterà la quarantena e potranno andare a scuola regolarmente. Sarà possibile frequentare le lezioni anche con sintomi lievi, come raffreddore o tosse, ma indossando la mascherina, che rimarrà anche per le persone fragili, più a rischio di sviluppare una forma grave di infezione. Con il nuovo anno scolastico, scompare inoltre l’obbligo vaccinale per i docenti.

Salvo un colpo di mano sulle regole Covid, l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 resta fino al 30 settembre 2022 sui mezzi pubblici di trasporto, come bus, metro, tram, navi e in treno. La misura infatti era contenuta nel decreto trasporti approvato lo scorso giugno e la scadenza è fissata proprio al termine del mese di settembre. Inoltre le mascherine sono obbligatorie sempre fino al 30 settembre per entrare in ospedali e strutture sanitarie.

Non cambia nulla sui posti di lavoro, dove adesso non esiste un obbligo esplicito, ma l’azienda può decidere di prevedere l’uso della mascherina per gruppi specifici di dipendenti. Le regole, stabilite dal protocollo Covid per la sicurezza sul lavoro, sono valide ben oltre settembre, fino al 31 ottobre 2022. Nonostante questo, in base all’evoluzione della situazione pandemica, non è escluso che il tavolo tecnico tra i ministeri e le parti sociali si torni a riunire prima della scadenza, per aggiornare le norme.

Ciò che invece si attende da tempo è l’aggiornamento delle regole per la quarantena e l’isolamento dei positivi al Covid, che potrebbero cambiare proprio dal mese di settembre 2022. Finora chi risulta positivo a un tampone ufficiale è costretto a restare a casa dai 7 ai 10 giorni e comunque non si può uscire prima di un test negativo ufficiale. Non è prevista invece la quarantena per i contatti stretti di un positivo. La proposta, di cui si parla da mesi, è quella di una “quarantena light”, ossia più corta. Su questo fronte però si deve attendere una circolare del Ministero della Salute guidato da Roberto Speranza.

Dal 1 settembre 2022 non cambiano le regole per la quarta dose di vaccino anti-Covid, che è raccomandata per tutti gli over 60 e i fragili, ma senza un obbligo vaccinale, né la previsione di un green pass. Il secondo richiamo booster viene somministrato a chi ha fatto la terza dose (oppure è guarito dal Covid) da almeno 4 mesi. Al momento la campagna di vaccinazione prosegue a rilento, ma un impulso potrebbe arrivare dall’approvazione a settembre delle versioni “aggiornate” alle varianti Omicron del vaccino anti-Covid da parte dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, e dell’Aifa, l’agenzia nazionale che si occupa di sicurezza dei medicinali.




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